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Campioni internazionali

Racchetta o microfono... Yannick Noah è sempre uno show!

Giornata di festa per l’anniversario del suo trionfo al RG; applausi per il duetto con Mats Wilander

di | 27 maggio 2023

Yannick Noah infiamma il pubblico alla vigilia del Roland Garros (Getty Images)

Yannick Noah infiamma il pubblico alla vigilia del Roland Garros (Getty Images)

Due versioni di una stessa leggenda. Scatenato, festoso e pieno di ritmo prima; pacato, riflessivo, quasi timido poi. Yannick Noah è stato il protagonista assoluto della giornata di festa che tradizionalmente precede l’inizio del Roland Garros. Per celebrare il 40° anniversario del suo trionfo sulla terra rossa parigina, l’ex numero 3 del mondo, oggi 63enne, si è esibito sul Philippe Chatrier trasformato per l’occasione in un palcoscenico.

Ha cantato, ha ballato, ha trascinato a suo modo il pubblico, coinvolgendo in un duetto anche Mats Wilander, avversario di quella indimenticabile finale 1983. Il ritmo che rallenta, e poco dopo più tardi si è presentato in conferenza stampa in una versione più riflessiva e, accompagnato da un filo di voce suadente, ha riscaldato la conferenza stampa organizzata per ricordare il suo indimenticabile trionfo Slam.  “Per me è sempre una emozione entrare in questo stadio – ha dichiarato l’icona del tennis francese - , e questa volta se possibile lo è stato ancor di più perché per la prima volta ho cantato. Avevo il microfono al posto della racchetta ma è facile sentirsi bene in un luogo che ti ha dato delle emozioni indimenticabili. All’inizio ero un po’ nervoso, ma dopo qualche minuto mi sono sentito nuovamente a casa”. 

Mats Wilander chitarrista d'eccezione per un concerto di Yannick Noah al Roland Garros 2023 (Getty Images)

Il ‘Yannick Noah Day’ si è trasformato nell’ennesima dichiarazione di amore degli appassionati di casa per il carismatico giocoliere del tennis anni ’80 e ’90 che, dopo aver vissuto questo sport da ogni prospettiva – giocatore, coach, capitano, organizzatore di iniziative benefiche e mattatore del torneo delle leggende - adesso lo ha conquistato anche come performer: “Quando perdevo dicevo a tutti che ero un cantante… quando facevo casino sul palcoscenico dicevo a tutti che ero un tennista – ha detto scherzando - . Nella mia testa e nel mio cuore sono sempre stato un tennista, ma con la musica ho avuto l’opportunità di vivere l’altra mia grande passione.”. 

Sono trascorsi 40 anni dal momento più alto della sua ‘prima carriera’, e Yannick non nasconde l’emozione di poter festeggiare una così eccezionale ricorrenza: “Quando entro al Roland Garros le persone si avvicinano e mi raccontano ancora emozionati i ricordi di quella giornata. Ogni 10 anni è stata organizzata una cerimonia, ma questa volta sarà ancora più grande e speciale. Sono felice ed emozionato”.  

Yannick Noah e Mansour Bahrami (Getty Images)

E’ da quel magico 1983 che gli appassionati transalpini aspettano un altro campione Slam, ma sull’argomento, sulla domanda ‘quando finirà la lunga attesa?’, Noah ha utilizzato tutta la sua diplomazia per rispondere e provare a non guastare la giornata di festa: “Non seguo attentamente il tennis giovanile – ha detto ammiccando - , sono rimasto ad un paio di stagioni fa, all’epoca avevo seguito con interesse Gaston. So che adesso ci sono nuovi ragazzi promettenti ma conosco a malapena i loro nomi e non saprei riconoscerli per strada. Non so cosa accadrà più avanti ma di una cosa sono abbastanza certo…. non credo ci sarà un nuovo vincitore Slam francese nelle prossime settimane”. 

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