Mouratoglou, arrivederci a Rune: "Completata la nostra missione"

Dopo sei mesi, Patrick Mouratoglou non sarà più nello staff di Holger Rune. Inizialmente il piano prevedeva una collaborazione di tre mesi, fino alla fine della scorsa stagione, ma la squalifica per doping di Simona Halep, con cui il coach francese lavorava, ha portato i due ad allungare una collaborazione di indubbio successo.

"Abbiamo completato la nostra missione, si chiude questa incredibile avventura di sei mesi - ha scritto Mouratoglou sui suoi profili social -. E' stato un piacere condividere con te questo viaggio. La tua energia e il tuo entusiasmo l'hanno reso ancora più speciale. Non ho dubbi che ci saranno risultati straordinari nel tuo luminoso futuro". 

Nei sei mesi in cui hanno lavorato insieme, Rune ha conquistato il suo primo Masters 1000 a Parigi-Bercy. In quell'occasione è diventato il primo a battere cinque Top 10 nello stesso torneo (Hurkacz, Rublev, Alcaraz, Auger-Aliassime e Djokovic). Il teenager danese ha conquistato anche il titolo all'ATP 250 di Stoccolma e raggiunto la finale all'ATP 500 di Basilea. Risultati che gli hanno permesso di entrare per la prima volta in Top 10.

"Abbiamo avuto l'opportunità di lavorare con Patrick per un periodo limitato di tempo, abbiamo vissuto sei mesi divertenti e istruttivi - ha dichiarato Rune in un comunicato alla stampa danese -. Abbiamo approfittato di questo apprendimento per preparare la stagione sulla terra battuta: tre Masters 1000 e uno Slam ci aspettano".

Rune continuerà a lavorare con il suo storico coach Lars Christensen e la madre Aneke. Con loro resteranno, scrive Tennis Majors, l'analista dati dell'accademia di Mouratoglou, Mike James, e il preparatore atletico Lapo Becherini.