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Campioni internazionali

La carica di Sinner: "Torino è un obiettivo per il 2023"

"Nonostante la sfortuna sono fiero di quel che ho fatto quest'anno" ha detto Sinner in un'intervista per il podcast dell'ATP. Contento del lavoro con Vagnozzi, punta alle Nitto ATP Finals

di | 12 dicembre 2022

Tutta la grinta di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Tutta la grinta di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Un anno difficile, un anno di cui andare fieri. Jannik Sinner ha sintetizzato così le due dimensioni di un 2022 che per molti aspetti si può considerare positivo ma che per altri ha fatto crescere i rimpianti. "E' stata una stagione dura per me, ho avuto piccoli problemi in tanti tornei - ha detto Sinner in un'intervista per il podcast dell'ATP -. Ma da un altro punto di vista ho giocato molte partite, ho ottenuto risultati più continui con tanti ottavi e tanti quarti di finale. E' stato un anno sfortunato, ma per molti aspetti posso essere fiero di quello che ho fatto".

Nel 2022 Sinner è stato costretto al ritiro contro Cerundolo ai quarti di Miami, contro Rublev agli ottavi del Roland Garros e contro Rune in semifinale a Sofia, e ha abbandonato il Masters 1000 di Indian Wells prima dell'ottavo di finale contro Nick Kyrgios. Inoltre, ha dovuto saltare le Finals di Coppa Davis per un infortunio alla mano.

Dal punto di vista dei numeri, ha giocato 19 eventi rispetto ai 26 del 2021. Ha vinto meno titoli (uno a Umag contro i quattro dell'anno scorso, record per un tennista italiano in una singola stagione). Ma ha perso all'esordio solo due volte: erano state otto nel 2021.

La differenza si è vista nei tornei più prestigiosi in calendario. Negli ultimi dodici mesi, infatti, Sinner ha raggiunto tre quarti di finale (Australian Open, Wimbledon, US Open) e un ottavo (Roland Garros) negli Slam; tre quarti (Miami, Montecarlo, Roma) e quattro ottavi nei Masters 1000 ((Indian Wells, Madrid, Canada, Cincinnati) nei Masters 1000.

Tra i migliori dieci per rendimento in risposta, secondo per efficacia nelle situazioni che mettono sotto pressione, secondo gli indicatori dell'ATP, Sinner è riuscito a ottenere tutto questo in una stagione in cui ha cambiato guida tecnica. A febbraio, infatti, ha chiuso la collaborazione con Riccardo Piatti che l'aveva accolto a tredici anni e ha scelto come nuovo coach Simone Vagnozzi, a cui da Wimbledon si è aggiunto come consulente Tim Cahill. 

"Con Simone Vagnozzi sta andando molto bene - ha detto Sinner all'ATP -. Lavoriamo tanto dal punto di vista fisico e ora inizierà la fase per noi più importante, la preparazione invernale. Nelle prossime settimane avremo modo di lavorare tanto. Sono convinto che il mio fisico sarà più forte. Anche dal punto di vista tecnico, avremo l'occasione di mettere a punto e automatizzare sempre di più le novità su cui abbiamo lavorato quest'anno".

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L'altoatesino fissa già l'obiettivo per il 2023. "Punto a Torino, voglio tornare a giocare le Nitto ATP Finals. So che ce la posso fare, ma sarà decisivo non saltare match e tornei importanti come sono stato costretto a fare quest'anno".

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