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Matteo fa il suo ingresso tra i primi 10 del mondo a soli 23 anni: il tennista romano è anche in piena corsa per la qualificazione alle Atp Finals di Londra
di Angelo Mancuso | 25 ottobre 2019
Matteo Berrettini è il quarto italiano dell'era open ad entrare tra i top ten. In passato sono stati infatti tre i giocatori italiani a raggiungere tale traguardo da quando è stato istituito il ranking ATP nel 1973. Un traguardo che raggiunge a 23 anni e 6 mesi, secondo italiano più giovane dell'era open. Meglio, ma di appena 5 mesi, solo Adriano Panatta, romano come Matteo, che entrò per la prima volta in carriera tra i primi 10 del ranking Atp il 23 agosto 1973.
Il migliore degli azzurri, ripetiamo, nell’era open, è Adriano Panatta, giunto al numero 4 nel 1976, l'anno della conquista degli Internazionali d'Italia e del Roland Garros. Dietro di lui c'è Corrado Barazzutti, salito fino al numero 7 nel 1978. Lo scorso 10 giugno Fabio Fognini ha centrato a sua volta l'ingresso tra i primi 10 del ranking, salendo poi fino al numero 9 il 15 luglio. La stessa posizione occupata nel ranking appena pubblicato dall'Atp.
Questa graduatoria però, è bene sottolinearlo, non tiene conto del tennis che ha preceduto l’era open. Negli anni Cinquanta-Sessanta, quando ancora i computer non c’erano, la classifica mondiale veniva stilata dal giornalista Lance Tingay, che scriveva per il "Times". Nicola Pietrangeli, vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960 e agli Internazionali d’Italia nel 1957 e 1961, è stato indicato come numero tre del mondo (numero uno sulla terra rossa) sia nel 1959 che nel 1960. Numeri alla mano, dunque, appare indiscutibile come Nicola sia di gran lunga il miglior giocatore italiano di sempre.