Il Foro Italico infiammato, una scalata repentina, un dritto devastante. Matteo Donati si è arenato lì, 5 anni fa, a un passo dal sogno. Nato ad Alessandria il 28 febbraio 1995, il piemontese era arrivato, insieme a coach Max Puci, sino al ranking di numero 159 Atp prima di entrare in un vortice di scelte sbagliate e gravi infortuni. La vittoria su Santiago Giraldo al primo turno del Masters 1000 romano e l’ottima prestazione messa in scena contro Tomas Berdych sul campo centrale sembrano oggi soltanto un lontano ricordo, ma ‘Donats’ è pronto, finalmente, a tornare (
qui una gallery del piemontese).
Dopo mesi di sofferenza per un serio problema al gomito, è giunto inevitabile il momento dell’intervento chirurgico. “Sto bene, non ho dolore – ha raccontato Donati – e dopo un periodo buio e triste sono tornato a divertirmi in campo e sono fiducioso per la mia risalita in classifica. Apprezzo maggiormente tutto quello che ho intorno e il mio approccio verso il tennis è cambiato in positivo. Sono ormai tre mesi che lavoro a Tirrenia con lo staff della Federazione Italiana Tennis e con il mio nuovo allenatore Mosè Navarra. Non vedo l’ora di tornare alla competizione”.
Il nuovo connubio Donati-Navarra promette scintille. Mosè, ex numero 119 Atp nel 1999 e ormai da anni tecnico federale, è quanto mai propositivo e fiducioso per questa nuova avventura. “Matteo sta benissimo fisicamente e ha lavorato come una bestia sotto tutti i punti di vista - racconta Navarra a Supertennis -. È maturato molto come giocatore e ancora di più come persona. Ha voglia di tornare, è pronto, è carico”.