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Campioni nazionali

Mager, coach Cipolla… un vestito su misura!

Dietro il "colpo" con De Minaur del ligure - a Roma opposto ora a Sonego - c’è un rappresentante della nuova generazione di allenatori italiani: “Vorrei trasmettergli la sicurezza: già ha fatto grandi passi avanti ma ha ancora ampi margini di miglioramento in tutto, dalla tecnica, alla tattica al fisico”

di | 12 maggio 2021

Gianluca Mager e Flavio Cipolla IBI 2021

Gianluca Mager e Flavio Cipolla (foto Fioriti)

Gianluca Mager che elimina Alex De Minaur è una sorpresa grande quanto la differenza in classifica tra la wild card italiana e l’avversario, numero 90 contro 23. Così come evidente la qualità di tornei dei due, con il 26enne di San Remo che coglie agli IBI di Roma il primo successo in un Masters 1000 e negli Slam non ha ancora superato il primo turno, mentre il 22enne di Sydney ha vinto quattro titoli ATP arrivando l’anno scorso ai quarti agli Us Open.

Così diversi anche nell’aspetto, e nelle caratteristiche con l’italiano che sicuramente è molto più a suo agio sulla tera rossa, i due protagonisti del match sul “Pietrangeli” hanno in comune una guida che già quando giocava era un piccolo allenatore. Perché, nello sport, allenatori si nasce, come Lleyton Hewitt, che ha forgiato De Minaur, e Flavio Cipolla, che guida da un anno e mezzo Mager, affiancando il maestro storico Matteo Civarolo.

Tre anni fa, quando s’è ritirato, il romano è passato automaticamente nei panni del coach con un credo semplice e convinto: “Secondo la mia opinione, il bravo allenatore è quello che sa confezionare il vestito su misura per ogni suo atleta facendolo rendere al meglio delle sue possibilità”.

Parla per esperienza: papà Quirino aveva creato un gioco ad hoc, da grande difensore per il figliolo di 1.72 per 74 chili che fronteggiava i pesi massimi col rovescio slice e continui cambi di ritmo e di effetti. E lui allo stesso modo sta guidando Mager a ritrovare la strada maestra, come già ha fatto in passato anche Diego Nargiso. “Quello che vorrei trasmettergli è la sicurezza: già ha fatto grandi passi avanti nell’anno e mezzo in cui lavoriamo insieme, itineranti, fra San Remo e Roma, ma ancora di più può fare in tutto, dalla tecnica, alla tattica al fisico. Perché ha grandi margini di miglioramento”. Mager piace da sempre a Cipolla: “Non è solo la questione del giocatore che ha ottime potenzialità, c’è anche il fattore umano, la persona. E mi fa piacere che sia arrivato a un punto in cui, da numero 90 del mondo, ha raggiunto e sta tenendo il livello”. 

Gianluca Mager (foto Fioriti)

Mager fa parte della “generazione Cecchinato” predicata dall’ottimo Massimo Sartori, già braccio destro di Riccardo Piatti e ora titolare della sua Academy a Vicenza, quei giocatori ciò che maturano tardi sulla scia di uno di loro che fa un colpaccio come la clamorosa semifinale del Roland Garros 2018 di Cecchinato. “Non so se il nome sia giusto, ma sicuramente l’effetto traino è importantissimo, lo è stato anche con le ragazze di Fed Cup”, chiosa Cipolla.

Credere che un giocatore debba venire fuori presto fa parte di una mentalità, sbagliata, un po’ classica italiana. Invece, a 26 anni, Mager deve ancora esprimere il suo massimo potenziale perché da poco si allena al meglio e svolge la sua attività nel modo più professionale possibile. Cominciando più tardi rispetto ad altri si realizza più tardi. La svolta c’è stata con un grande esempio per tutti noi come Paolo Lorenzi che ha costruito un’ottima carriera quando nessuno più ci avrebbe pensato”.

Così come Lorenzi, anche Mager deve ringraziare il folto circuito italiano di tornei minori Challenger e Futures. “E’ una delle grandi spiegazioni di questo splendido momento del tennis maschile: ha dato un’opportunità decisiva a tutti i giocatori. Mettiamoci anche una nuova generazione di ex giocatori che sono diventati allenatori, di cui faccio parte anch’io, che si aiutano e hanno uno scambio di informazioni. Eppoi la Fit che sta aiutando tanto sia i circoli nell’organizzazione dei tornei che i ragazzi, sostenendo la loro attività e dando tante wild card”.

Con la testa di Cipolla, la passione del maestro storico Civarolo e l’amore della fidanzata Valentine Confalonieri, magari stavolta Mager ha trovato la strada giusta. Da Roma, capitale questa settimana dell’impero tennis.

Gianluca Mager sorridente con coach Flavio Cipolla

Gianluca Mager a colloquio con Flavio Cipolla (foto Fioriti)

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