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Campioni next gen

Basavareddy e Naef, come Nole e Iga in miniatura

A sette giorni dal trionfo di Djokovic e Swiatek al Foro Italico, arriva quello dello statunitense Nishesh Basavareddy e della svizzera Celine Naef negli Internazionali d’Italia juniores del Tc Milano. Vittorie sorprendenti che lanciano le quotazioni di due giovani di qualità

22 maggio 2022

Gli Internazionali d’Italia dei grandi sono stati il torneo delle conferme, quelli juniores il torneo delle sorprese. Da Novak Djokovic e Iga Swiatek, campioni al Foro Italico di Roma, si è passati a Nishesh Basavareddy e Celine Naef, che sette giorni dopo hanno trionfato al Trofeo Bonfiglio del Tennis Club Milano “Alberto Bonacossa”, lanciando la propria candidatura al ruolo di campioni del futuro. Alla vigilia gli occhi erano puntati su altri baby fenomeno, e invece a ricevere la coppa sono stati loro, entrambi classe 2005, lui statunitense di origini indiane, lei svizzera doc, con Martina Hingis come modello.

Affascinante il personaggio Basavareddy, figlio di indiani emigrati a Newport Beach (California) da Hyderabad, nel sud dell’India. Si allena tra l'Indiana e la Florida, gioca con gli occhiali da vista a causa della miopia e a 17 anni appena compiuti si è già lasciato alle spalle tre operazione al ginocchio destro. Non esattamente il miglior biglietto da visita per puntare a un futuro fra i grandissimi, ma a compensare la sfortuna c’è un tennis di pressione e coraggio, non troppo appariscente dal punto di vista tecnico, ma preciso tatticamente.

Di momenti delicati, nei suoi ultimi tre incontri al Bonfiglio (tutti vinti al terzo set) ce ne sono stati parecchi, e lui li ha risolti tutti con grande naturalezza, senza mai tremare. Nemmeno quando l’avversario della finale, il grande favorito Daniel Vallejo, gli ha preso le misure e pareva pronto per il sorpasso. Invece, ancora una volta ne aveva di più lui, che si ispira a Novak Djokovic e come lui adora l’Italia e il cibo del nostro paese.

A Milano ha colto la vittoria più importante della sua giovane carriera, diventando il quarto statunitense a vincere nel maschile al Bonacossa, il primo dal lontano 1990. Fra i suoi connazionali, insieme a Jensen (1984) e Baron (1990) c’è anche un certo Jim Courier, che in via Arimondi vinse nel 1984 e poi sarebbe stato a lungo numero uno del mondo. È lui che Basavareddy punta a imitare.

Nishesh Basavareddy, indiano classe 2005 (foto Francesco Panunzio)

Celine Naef è invece diventata la seconda svizzera nell’albo d’oro dei Campionati Internazionali d’Italia juniores dopo Belinda Bencic, vincitrice nel 2013. Ma più che a lei, la sua giovane connazionale (campionessa nazionale per ben 10 volte nelle categorie giovanili) sogna un futuro degno di Martina Hingis, un’altra che da giovanissima ha vinto tantissimo. Talvolta si sono allenate insieme, l’ex numero uno le ha dato qualche consiglio e c’è da scommettere che la 16enne elvetica li abbia sfruttati anche per vincere a Milano, dove è arrivata fresca fresca di successo all’Itf di Santa Croce sull’Arno.

La doppietta pareva improbabile, invece l’ha completata utilizzando a dovere pazienza e intelligenza tattica, armi importanti in un tennis che sulla terra battuta funziona a meraviglia. A seguirla, dalla panchina, un volto noto del tennis svizzero come Michael Lammer, che non è stato un fenomeno ma a differenza di tanti campioni può vantare una trionfo in Coppa Davis, vinta nel 2014 insieme a Federer, Wawrinka e Chiudinelli. Oggi è un tecnico della federtennis svizzera e si occupa di seguire i talenti del paese, anche se l’allenatrice di Celine rimane mamma Sandra.

È a lei che ha dedicato il primo pensiero dopo il successo, che la porterà fra le prime 10 del mondo e ne lancia le quotazioni in vista del Roland Garros juniores. Il torneo che proprio il suo modello Martina Hingis ha vinto due volte di fila, unica nella storia, fra 1993 e 1994.

Celine Naef, svizzera classe 2005 (foto Francesco Panunzio)

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