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Jiri Lehecka ha battuto Denis Shapovalov e Botic Van de Zandschulp. Ha raggiunto così nell'ATP 500 olandese, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTennix. Figlio di due sportivi, in patria lo accostano a Thomas Berdych. Sarà l'avversario di Lorenzo Musetti
di Alessandro Mastroluca | 10 febbraio 2022
C'erano una volta Jan Kodes e Ivan Lendl, Petr Korda, Jiri Novak e Radek Stepanek. Oggi, invece, la Repubblica Ceca non ha nemmeno un giocatore tra i primi 100 del mondo nel ranking ATP. Ma l'atuale numero 137, il ventenne Jiri Lehecka, si candida a cambiare le cose. Nell'ATP 500 di Rotterdam, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTennix, ha ottenuto le sue prime vittorie nel circuito ATP. Ha eliminato il numero 12 del mondo Denis Shapovalov e, in rimonta, Botic Van de Zandschulp. Grazie al successo 1-6 6-4 6-4 contro l'olandese, ha raggiunto i quarti di finale. Sarà lui l'avversario di Lorenzo Musetti per un posto in semifinale. I due non si sono mai incontrati in carriera.
Lehecka, campione junior di Wimbledon in doppio con il connazionale Forejtek nel 2019 ha infatti inizio il 2021 fuori dalla Top 300. Ma anche grazie ai due titoli Challenger a Tampere e Bucharest, e alle due finali a Poznan e Pau, ha cambiato prospettive.
Ha imparato il tennis dalla nonna, tennista di livello nazionale, che aveva fatto lo stesso anche con la sorella maggiore di Jiri. Ledecka è figlio di due atleti, lo sport in famiglia non è mai mancato. Suo padre era un nuotatore, sua madre eccelleva nell'atletica, lui ha provato anche sci, ciclismo e nuoto. Questa formazione, ha ammesso Ledecka, l'ha aiutato a diventare un atleta più completo. "Quando stai andando in salita, puoi solo continuare ad andare o finirai per cadere" ha raccontato al sito dell'ATP dopo la vittoria su Shapovalov.
Avere alle spalle due genitori che, pur avendo mai giocato professionalmente a tennis, conoscono cosa voglia dire la vita da atleta, è stato altrettanto utile. "Mi ha fatto molto bene - ha detto Ledecka -. Sanno come funziona, com'è l'ambiente intorno a un atleta. Sanno anche come funziona il corpo e come aiutarmi in determinate situazioni".
Per la parte emotiva, per incanalare le emozioni e allenarsi al pensiero positivo, Ledecka assegna grandi meriti al suo allenatore Michal Navratil, figlio di Jaroslav capitano della Repubblica Ceca che vinse la oppa Davis nel 2012. Michal, ex sparring partner di Tomas Berdych, ha già aiutato Adam Pavlasek e Jiri Vesely a entrare tra i primi 100 del mondo. Ledecka potrebbe essere il prossimo a raggiungere lo stesso traguardo sotto la sua guida.
Molti in patria paragonano al giovane Berdych per la naturalezza degli spostamenti e la pulizia dei colpi. Il servizio deve ancora migliorare ma la risposta ha fatto la differenza contro il cileno Nicolas Jarry a Bucarest, in una delle significative vittorie che l'hanno lanciato verso il primo titolo Challenger in carriera, in finale su Filip Horansky. Un servizio vincente e un gran dritto gli hanno permesso di salvare due set point in semifinale contro Stefano Travaglia, prima di festeggiare il secondo successo contro un Top 100 in carriera.
Quella partita ha confermato come Lehecka sappia come alzare il suo livello di gioco nelle occasioni che contano. Pur non vincendo, il ceco ha stupito per il modo di stare in campo all'Australian Open contro Grigor Dimitrov nel suo match in tabellone principale in uno Slam.
"Giocare partite così mi aiuta molto - ha detto -. Il nostro piano, mio e del mio allenatore, è di giocarne il più possibile per salire in classifica". La prossima lo vede opposto all'olandese Botic van de Zandschulp: in palio un quarto di finale in un ATP 500. Sarebbe un ulteriore annuncio, un passo in più verso un futuro di grandi promesse.