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Campioni next gen

Mattia Bellucci in orbita: per un futuro azzurro c’è anche lui

Il sorprendente trionfo al Challenger di Saint-Tropez porta il Next Gen varesino nei primi 200 del ranking ATP, garantendogli le qualificazioni del prossimo Australian Open. Da gennaio ha scalato oltre 500 posizioni. “Sono vicino a ragazzi che vedevo lontanissimo: ho stupito anche me stesso, ma non mi accontento”

19 ottobre 2022

Mattia Bellucci, classe 2001 da Castellanza (Varese), è uno dei 7 Next Gen italiani capaci di vincere un Challenger nel 2022

L’aggiornamento settimanale della Race to Milan dice che nella top-20 ci sono la bellezza di nove giocatori italiani, mentre lo scorso week-end sono diventati addirittura sette i Next Gen azzurri capaci di vincere un titolo Challenger da gennaio in avanti. Due traguardi ritoccati dall’ultimo exploit di Mattia Bellucci, mancino classe 2001 da Castellanza (Varese), che nell’appuntamento francese di Saint-Tropez, da qualificato, si è preso tutto in un colpo solo: prima semifinale, prima finale e prima vittoria, con tanto di trofeo alzato al cielo sotto gli occhi di una superstar come Jo-Wilfried Tsonga, co-organizzatore dell’evento.

Un colpaccio figlio sì di una settimana (ops, otto giorni) da sogno, ma soprattutto di una crescita impetuosa che dall’inizio della stagione l’ha visto cambiare dimensione un sacco di volte. Era partito da numero 681 della classifica ATP e puntava a un posto nei primi 450, poi ha vinto la bellezza di cinque tornei ITF, ha iniziato a farsi vedere a livello Challenger, ha capito che era già pronto per starci a tempo pieno e grazie ai 100 punti raccolti di colpo in Costa Azzurra si è trovato catapultato lunedì al numero 186, con un posto prenotato per le qualificazioni dell’Australian Open 2023, suo primo torneo del Grande Slam.

“Vedere l’1 come prima cifra del mio ranking mi fa quasi strano – racconta –, così come pensare di essere vicino in classifica a ragazzi che solo poco tempo fa vedevo lontanissimi. L’obiettivo di guadagnarmi un posto negli Slam si è venuto a creare nel corso della stagione, quindi settimana dopo settimana ho continuato a crederci sempre di più. La statistica dice che nel 2022 ho vinto il 75% dei match giocati (per la precisione 60 su 80, ndr): non me lo sarei mai aspettato”.

Dopo sei titoli Futures fra 2021 e 2022, Bellucci ha vinto in Costa Azzurra il suo primo Challenger

Come accennato, la settimana di Bellucci sul cemento della Costa Azzurra è iniziata con due vittorie nelle qualificazioni, proseguita con un successo al secondo turno sulla seconda testa di serie Hugo Grenier (numero 105 del mondo) e terminata con un doppio 6-3 in finale al connazionale e coetaneo Matteo Arnaldi, uno di quelli che solamente tre mesi fa parevano avere un’altra stoffa.

“La vittoria contro Grenier – dice ancora Mattia – mi ha dato grande fiducia. Batterlo è stata una conferma: malgrado lui sia un grande giocatore e il duello sia stato molto equilibrato, mi sono sentito quasi sempre padrone del match. Avevo buonissime sensazioni fin dalle qualificazioni, e giorno dopo giorno sono andate migliorando, permettendomi di mettere in fila tante partite di buon livello”. Alla fine ne ha portate a casa sette, e nemmeno l’emozione della prima finale l’ha frenato. Contro Arnaldi non era favorito, ma ha giocato una partita tatticamente perfetta, fino a sdraiarsi sul cemento quando il rivale non è arrivato sul suo ultimo diritto, prenotando un biglietto per Melbourne ma anche un posto nel gruppetto di azzurri che puntano dritto verso la top-100.

“È vero – continua –: ho compiuto un salto di qualità importante, ma rispetto agli altri giovani mi vedo ancora più indietro. Sono fatto così, voglio sempre di più. Intanto, ciò che mi rende più felice è che grazie a questa classifica avrò l’opportunità di fare tante esperienze nuove”. L’allusione è all’Australian Open, ma anche alla possibilità di giocare con continuità nel tabellone principale dei tornei Challenger e di fare qualche tentativo a livello ATP.

Per Bellucci la svolta è arrivata nell’estate del 2021, quando si è rivolto alla MXP Tennis Academy, realtà nuova nata dalle sue parti, guidata da Fabio Chiappini e Marco Brigo. Fino a quel momento era sempre stato cresciuto e allenato da papà Fabrizio, maestro di tennis di professione, ma col tempo la gestione del rapporto era diventata sempre più complicata.

“Si venivano spesso a creare dei conflitti in campo e fuori – spiega –, così abbiamo pensato di cercare un’altra soluzione. Su consiglio di Giancarlo Palumbo, che per me è sempre stato un prezioso punto di riferimento dal lato Federtennis, mi sono rivolto a Fabio Chiappini. Ho trovato un progetto molto interessante che mi ha spinto in questa direzione, e dal punto di vista del valore dell’allenamento c’è subito stato un enorme salto di qualità”.

Il tennista varesino ha vinto immediatamente il suo primo Futures, e da lì in poi è stato tutto un crescendo continuo fino alla top-200, a un posto nei primi 20 in Italia e da numero uno in Lombardia. “Sono tanto contento del percorso che stiamo seguendo da un anno e mezzo. Col team si è subito costruito un feeling importantissimo dentro e fuori dal campo. Non mi sarei mai immaginato di riuscire a lavorare con così tanta costanza, intensità e precisione, inseguendo obiettivi chiari. Ci ho messo tanto impegno e ho visto il mio tennis e la mia classifica migliorare ogni giorno. In passato mi era sempre capitato di giocare bene un periodo, poi malissimo, poi di nuovo bene, e via dicendo. Ora invece riesco finalmente ad avere continuità e mi sento molto più preparato rispetto a prima”.

Col successo in Costa Azzurra, Mattia Bellucci ha scalato 89 posizioni nel ranking in un colpo solo: dal n.275 a n.186

Lo conferma coach Chiappini, l’uomo che si cela dietro i tanti slice di diritto utilizzati nella finale con Arnaldi, per spezzargli un ritmo altrimenti difficile da reggere. Una scelta un po’ strampalata, che si è rivelata la chiave del successo. “Abbiamo introdotto una soluzione antica – spiega – e ha funzionato, ma il merito non è solo dell’idea. È anche dell’attuazione, quindi di Mattia. Essere disposti nel 2022 a utilizzare una strategia simile non è da tutti: oltre alle qualità tecniche bisogna avere un grande carattere. Non esiste una pozione magica per vincere: bisogna sempre allenarsi nel modo giusto, individuando gli obiettivi da inseguire”.

Alla sua MXP Tennis Academy, divisa su tre sedi nella zona dell’aeroporto di Malpensa, sembrano in grado di farlo piuttosto bene, visto che l’elenco dei professionisti e aspiranti tali che si rivolgono a loro è sempre più lungo. Bellucci è diventato in fretta la punta di diamante del progetto, ma ha ancora fame. Dopo il trionfo in Costa Azzurra è subito volato a Vilnius, per un altro torneo Challenger dove esordirà mercoledì, e la sua programmazione prevede anche gli appuntamenti di Ortisei, Bergamo e Andria. Tutte preziose occasioni per raccogliere altre vittorie e altri punti, sfruttando l’ottimo periodo di forma per provare a migliorarsi ancora.

Mattia Bellucci stringe la mano a Jo-Wilfried Tsonga durante la premiazione del Saint-Tropez Open

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