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Jannik ospite al telegiornale della Rai in prime time. ''Non ci sono segreti per questo successo, se non il duro lavoro con il mio team''
16 novembre 2020
Mentre i G8 del tennis si sfidano per l’ultima volta alla O2 Arena di Londra prima di trasferirsi idealmente già al quinquennio 2021-2025 per le ATP Finals di Torino, i riflettori, quelli degli studi televisivi, sono tutti proiettati sul personaggio del momento. Jannik Sinner, che già sabato aveva fatto il pieno di ascolti nelle due ore e un quarto di recita nella finale di Sofia vinta contro il canadese Vasek Pospisil, è stato protagonista in prime time nel telegiornale per antonomasia, il Tg1 delle 20, e poi ancora celebrato a sera inoltrata alla Domenica Sportiva.
Un sorriso che trasmette semplicità, la freschezza nelle interviste: così il 19enne altoatesino ha già fatto breccia nel cuore degli italiani. Il nuovo divo del tennis azzurro, che poi è il prototipo dell’antidivo. In diretta al Tg1, Sinner the winner ha raccontato le sensazioni della sua prima volta a livello ATP. “A Sofia è stata una settimana speciale, sono strafelice dopo la finale, una battaglia molto serrata. Non ci sono segreti per questo successo, se non il duro lavoro col team”. Tanti fatti e poche parole, insomma, anche per spiegare quando da ragazzino si è trovato davanti al bivio tra sci e tennis. “Ero più forte sulla neve, ma mi piaceva giocare. Nello sci fai un errore e finisce tutto, nel tennis puoi farne tanti e sei ancora dentro. In questo sport c’è sempre una soluzione per vincere la partita”. Pratico ed essenziale, come il suo tennis che gli ha schiuso le porte tra i primi 40 giocatori al mondo e lo ha reso uno degli sportivi emergenti più corteggiati dagli sponsor.
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