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Challenger

Olbia ricambia l'amore di Bellucci

"Sogno la top 100 ma sono sereno e mi sento maturo", dice Mattia. Vincono Vavassori, Gigante e Travaglia. Un infortunio alla caviglia ferma Nardi. Cinà si arrende a Bertola, ma il futuro è suo

15 ottobre 2024

Mattia Bellucci (foto Serafini)

Mattia Bellucci (foto Serafini)

Con Mattia Bellucci sale a cinque il numero di italiani al secondo turno dell’Olbia Challenger. Esordio sicuro quello del numero due del seeding, che ha avuto il pieno controllo delle operazioni nella sfida vinta 6-3 6-4 contro Maxime Janvier. Apprezza il pubblico della Cloto Arena, che già l’anno scorso aveva preso in simpatia il tennista lombardo. Nella serata del Tennis Club Terranova, teatro del torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events, è invece arrivato il ritiro di Luca Nardi. Il pesarese, numero 1 del seeding, si è infortunato dopo quattro giochi nel match contro Javier Barranco Cosano. Il classe 2003 ha provato a onorare l’incontro lottando nonostante il dolore alla caviglia, ma in svantaggio 7-5 4-1 ha alzato bandiera bianca.

Mattia Bellucci colpisce di rovescio (foto Serafini)

Mattia Bellucci colpisce di rovescio (foto Serafini)

Bellucci torna a Olbia con il sorriso – “Mi rendo conto di essere migliorato. Adesso vinco partite che un anno fa forse avrei finito con i crampi. Il dritto mi sta dando una grande mano e sono contento di come sto gestendo allenamenti e partite. Le sensazioni della vigilia non erano le migliori, ma ne sono venuto a capo con una grande intensità”. In queste parole tutta la soddisfazione di Mattia Bellucci, vittorioso su Maxime Janvier nell’esordio all’Olbia Challenger. 

Il successo per 6-3 6-4 è arrivato senza patemi e lancia l’azzurro al secondo turno contro il qualificato Hynek Barton. Questa settimana numero 106 del mondo, Bellucci già da un po’ flirta con l’ingresso in Top 100: “Sto vivendo con abbastanza serenità questo momento. Parlando in Cina con il mio coach mi sono reso conto di aver fatto un salto di qualità in allenamento e nella vita di tutti i giorni. Questo si è tradotto in partita. Ora sono un po’ di mesi che ballo tra il numero 101 e il 110 e ogni volta penso che sia il momento. Alla fine però l’obiettivo primario è entrarci per fine stagione, così da garantirmi il main draw all’Australian Open”. Alla vigilia dell’Olbia Challenger, Bellucci è stato anche protagonista di una lezione di barca a vela: “È stato fighissimo. Sono contento perché adesso riesco a godermi di più i posti dove vado. La Sardegna è famosa e ogni anno mi riprometto di farci una settimana di vacanza. Spero di riuscirci, ma intanto penso al torneo”.

Andrea Vavassori (foto Serafini)

Andrea Vavassori (foto Serafini)

Stefano Travaglia (foto Serafini)

Stefano Travaglia (foto Serafini)

L’inizio di giornata non aveva deluso le grandi aspettative del pubblico olbiese. Buona la prima per Andrea Vavassori, che ha superato l’ottava testa di serie Jan Choinski per 6-4 6-0. Avanti anche Matteo Gigante con un netto 6-2 6-2 a Rudolf Molleker e Stefano Travaglia, vittorioso nel derby con Jacopo Berrettini con lo score di 7-5 6-0. Match molto interessante anche quello tra Remy Bertola e Federico Cinà: il diciassettenne si è arreso all’elvetico al termine di uno splendido match che ha evidenziato ulteriormente il suo potenziale. Sugli spalti anche il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, che ha assistito ai match al fianco del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi e del presidente del TC Terranova Giuseppe Bianco.

Federico Cinà (foto Serafini)

Federico Cinà (foto Serafini)

Cinà a un passo dalla prima vittoria Challenger – Dopo 2 ore e 52 minuti di grande spettacolo, sulla Cloto Arena si è arreso sul più bello Federico Cinà. Al settimo main draw Challenger della carriera, il classe 2007 azzurro deve rimandare l’appuntamento con il primo successo. Alla fine nei momenti cruciali fa la differenza lo svizzero Remy Bertola, che si porta a casa il match con lo score di 6-4 6-7(3) 7-5, bravo ad avere recuperato un break di svantaggio in ogni parziale. Il tennis di Cinà ha impressionato per l’aggressività, specialmente in risposta dove riesce a impattare avvicinandosi alla riga. Di contro ancora qualche errore e una gestione perfettibile dei momenti cruciali, ma a 17 anni il tempo è decisamente dalla parte del palermitano.  

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