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Al Piemonte Open Intesa Sanpolo, l'azzurro ha vinto il suo titolo più importante, diventando uno dei protagonisti del 2024 nella categoria dei Challenger 175: assieme a lui, grandi nomi del circuito.
di Samuele Diodato | 17 dicembre 2024
Alla fine dell’anno è tempo di bilanci, di guardarsi indietro con la possibilità di riassaporare i momenti salienti del 2024. Un anno, come quasi tutti per la verità, denso di storie da raccontare. Anche per quanto riguarda il circuito Challenger.
Il sito ATP, ripercorrendo i Challenger 175 (quelli che assegnano più punti, si è ad esempio concentrato su giocatori che anche nel circuito maggiore si sono fatti notare, come Arthur Fils e Alejandro Tabilo, vincitori rispettivamente a Bordeaux e a Aix-en-Provence. O ancora, Nuno Borges, capace di riconfermarsi campione a Phoenix dopo la finale contro Matteo Berrettini.
Tra le tante storie da ricordare, però, ce n’è anche una che riguarda l’Italia, in particolare Francesco Passaro e il suo trionfo nel Challenger 175 di Torino, in concomitanza con le fasi finali degli Internazionali BNL d’Italia.
Now entering the big stage ?????
— ATP Challenger Tour (@ATPChallenger) May 20, 2024
Get to know 23-year-old Francesco Passaro ??#OnTheRise | @federtennis pic.twitter.com/XoooK70BlN
Una settimana da sogno, per lui, che al Piemonte Open Intesa Sanpaolo ha fatto segnare un “record” atteso dal 2009 nel circuito. Esattamente come lo svedese Robin Soderling (celebre per aver inflitto la prima sconfitta sui campi del Roland Garros a Rafael Nadal), il perugino ha battuto la bellezza di cinque avversari nei Top-100 ATP sulla strada per il titolo.
E pensare che al Foro Italico, da numero 240 ATP, l’azzurro si era presentato solamente grazie ad una wild card per il tabellone di qualificazione, iniziando un percorso che l’ha portato a conquistare tutti, tra le tribune del Foro Italico. Al turno decisivo, contro Duje Ajdukovic (n. 129) si è imposto solo al tie-break del terzo set, dopo quasi tre ore di partita.
Arrivato nel main draw, senza aspettative e a braccio sciolto, ha messo in campo il miglior tennis della propria carriera battendo in fila, di nuovo per al gioco decisivo dell’ultimo parziale, sia Arthur Rinderknech (n. 73) che Tallon Griekspoor (n. 26).
A Torino, dunque, la possibilità di una sconfitta precoce, data anche la fatica pregressa, era dietro l’angolo. Invece la favola del tennista classe 2001 è proseguita in altre peripezie soltanto per regalargli un lieto fine ancor più dolce. Per primi, di fronte alla sua grinta e alla sua intensità atletica sono caduti Daniel Elahi Galan (n. 90 ATP) ed Emil Ruusuvuori (n. 71 ATP).
Il punto più alto, però, Passaro l’ha raggiunto dai quarti di finale in poi. Al sabato, infatti, ha trascorso in campo più di tre ore e mezza portando a termine un doppio impegno, contro Brandon Nakashima (n. 72) e contro il beniamino di casa, Lorenzo Sonego (n. 47). Infine, all’ultimo atto, un’altra vera impresa, con tanto di punteggio in due set (63 75) su Lorenzo Musetti, allora numero 29 al mondo e prima testa di serie del tabellone.
Edging closer to the finish line ??
— ATP Challenger Tour (@ATPChallenger) May 19, 2024
Francesco Passaro takes the opening set over Musetti in the Turin final#ATPChallenger pic.twitter.com/A9gMejiuIB
In quelle due settimane, l’allievo di Roberto Tarpani ha ritrovato sé stesso, recuperando più di 100 posizioni in classifica e cambiando totalmente marcia. Da lì ha continuato fino a raggiungere, a settembre, il suo best ranking assoluto di numero 106 ATP, a ridosso della posizione che nel 2022, prima delle tante difficoltà attraversate, gli aveva consentito di partecipare alle Next Gen ATP Finals a Milano.
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