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Luca Nardi è giunto nei quarti al Challenger di Rovereto battendo il tedesco Max Hans Rehberg e mantiene vive le speranze di entrare nel main draw dell'Australian Open 2025
21 novembre 2024
La stagione di Luca Nardi è stata a due facce. Dopo il dirompente inizio, sublimato dalla vittoria contro Novak Djokovic a Indian Wells, è entrato in crisi dopo la separazione con coach Giorgio Galimberti. Il calo in classifica ha messo a rischio l'ammissione diretta all'Australian Open 2025, ma proprio a fine stagione sembra aver ritrovato la forma. La finale a Helsinki ha riacceso le speranze, ma per avere chance di evitare le qualificazioni a Melbourne deve arrivare in finale al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). Vincendo il torneo, invece, ne avrebbe la ragionevole certezza. Intanto è giunto nei quarti nel migliore dei modi, impiegando appena 54 minuti per rifilare un doppio 6-2 al tedesco Max Hans Rehberg, suo coetaneo ma decisamente meno formato di lui. Nonostante i buoni risultati nel 2024, Rehberg è parso molto distante dal livello di un buon Nardi.
C'è stata partita nei primi quattro game, poi il pesarese ha sfoderato le sue doti di formidabile colpitore, tirando un vincente dopo l'altro. Anche nel secondo set, lo strappo decisivo è giunto al sesto game. Ma il compito non è finito: nei quarti troverà Oleg Prihodko, con vista su una possibile semifinale contro Martin Landaluce che sarebbe - come dicono gli americani - un match pop-corn. Il programma di venerdì scatterà alle ore 13 con l'impegno di Landaluce, opposto al francese Geoffrey Blancaneaux: lo spagnolo è a caccia di punti preziosi per conquistare in extremis un posto alle Next Gen Finals. A seguire, Nardi cerca la semifinale contro Prihodko. Il clou sarà il match delle 19.30, con Francesco Maestrelli che proverà a contrastare la fisicità di Dino Prizmic.
Luca Nardi in azione (Foto Eccel)
La partita più combattuta del torneo, per certi versi la più bella, potrebbe aver simboleggiato un passaggio generazionale nel tennis croato. Il giovane Dino Prizmic (classe 2005) ha superato l'esperto Borna Coric, estromettendo la testa di serie numero 1 dal Challenger di Rovereto. I due si sono scambiati “sberle” per 2 ore e 40 minuti davanti a diverse centinaia di appassionati che hanno affollato il PalaBaldresca nonostante la contemporaneità dei singolari di Italia-Argentina di Coppa Davis. Coric e Prizmic possiedono un tennis molto simile, quasi fotocopia, fondato su estrema solidità e una condizione atletica perfetta, senza lasciare troppo spazio allo spettacolo. Sarebbe facile dire che ha vinto il più giovane (e dunque più fresco), ma la verità è che il match si è deciso sui dettagli. Dopo un primo set in cui Prizmic sembrava superiore, Coric ha trovato la misura dei suoi colpi e si è aggiudicato il secondo.
Enorme battaglia nel terzo, quando il treno buono per l'ex n.12 ATP è passato sul 3-2 in suo favore e 0-40 sul servizio di Prizmic. Lì il baby di Spalato ha dato il massimo, schivando il pericolo con coraggio. Sul 5-5 ha sigillato il break decisivo in modo spettacolare: sul 30-40, Coric ha tentato un coraggioso serve and volley, ma le due volèe non sono state incisive. Il secondo passante ha scatenato l'urlo di Prizmic, poi bravo a chiudere col punteggio di 6-3 4-6 7-5. Sarà lui l'avversario di Francesco Maestrelli nella Night Session di venerdì (non prima delle 19.30). Di certo, dopo una stagione in cui ha saltato quattro mesi complessivi (peraltro in due periodi diversi), la sua freschezza atletica sembra quasi strabordante. Grinta e motivazione, poi, fanno parte del pacchetto.