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Challenger

Nardi thriller: è finale a Chennai. Duello per la Top 100 con Nagal: live alle 12.30

Nardi salva un match point a batte Tseng. in finale sfida Nagal che beneficia di un evidente errore in suo favore da parte del giudice di linea contro Svrcina

di | 11 febbraio 2024

Luca Nardi alle Next Gen ATP Finals (Getty Images)

Luca Nardi alle Next Gen ATP Finals (Getty Images)

Luca Nardi giocherà per due obiettivi domenica a Chennai. Punta infatti al sesto titolo su sette finali Challenger in carriera e all'ingresso, per la prima volta in carriera, in Top 100. Al Chennai Open, torneo di categoria 100 sul duro (montepremi $133,250), il marchigiano ha sconfitto in semifinale il taiwanese Chun Hsin Tseng (n.307), 64 46 76(6) dopo aver salvato un match point nel tie-break aiutato dal nastro che rende imprendibile il suo diritto lungolinea

Domenica, in diretta su SuperTennis, sfiderà per il titolo l'indiano Sumit Nagal, che ha vinto quattro delle sette finali Challenger giocate finora in carriera, anche lui in campo con la prospettiva di entrare in Top 100 in caso di successo.

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Un break ha fatto la differenza nel primo set per Nardi, che ha avuto anche occasioni per aumentare il vantaggio. Più efficace al servizio con la prima e la seconda, il marchigiano ha concluso il primo set con un elegante rovescio lungolinea dei suoi.

E con un diritto da sinistra si prende il break nel primo game del secondo. Nardi incassa il controbreak al quarto game. La partita cambia. Nardi non modifica piano di gioco ma è via via più impreciso al momento di chiudere il punto. Tseng, tutto anticipo e sveltezza di gambe, rimette in piedi il match.

 Il taiwanese spinge di diritto, anche se lo gioca solo in accelerazione e invece sbaglia molto di più quando c'è da manovrare. Vince il secondo set e inizia il terzo con un break di vantaggio che matura con l'aiuto di Nardi che costruisce bene un punto da chiudere a rete ma poi mette larga la volée di rovescio a campo aperto. 

L'italiano, però, può contare su un evidente vantaggio competitivo sul piano del tocco e lo fa valere per guadagnarsi il contro-break immediato. E' l'inizio della fase più emozionante e ingarbugliata della partita. Nardi riesce ad allungare il set al tie-break,sale 4-0 poi 5-2 ma non chiude. Tseng risale fino al 6-5 e costringe Nardi a un diritto all-in sul match point: la palla danza due volte sul nastro poi ricade appena al di là. Nardi scampa l'ultimo pericolo e due punti più in là festeggia la vittoria.

Questa finale segna l'autentico lancio per la collaborazione con Giorgio Galimberti, che Nardi ha scelto a fine 2023 per avviare la nuova fase della sua carriera.

"Dal punto di vista tecnico e tattico c'è da migliorare la prima di servizio e l'uscita dal servizio. Luca infatti tante volte gioca un colpo neutrale dopo il servizio. Ma un giocatore universale come lui ha il dovere di prendere in mano il gioco con il primo colpo in uscita dal servizio. Stiamo lavorando anche sulla precisione dei colpi per le verticalizzazioni e sul prendere la rete con il cambio in lungolinea" diceva Galimberti a dicembre a SuperTennis. Migliorie, aggiustamenti che si sono visti con continuità nel suo percorso di questa settimana in India, insieme a un progresso altrettanto significativo dal punto di vista del fisico e della resistenza.

Nell'altra semifinale Nagal, che ha accusato problemi alla spalla, si è imposto anche grazie a un clamoroso errore a suo favore. L'indiano, che è stato anche avanti 5-1 nel secondo set e ha controllato per lunghi tratti la partita, ha infatti ottenuto il punto che l'ha portato a un punto dalla vittoria grazie a una chiamata sbagliata e decisamente "casalinga". Il suo diritto dal centro finisce largo per diversi centimetri, il replay è chiarissimo, ma il giudice di linea lo valuta buono. Il giudice di sedia non inverte la decisione nonostante le proteste di Svrcina e nonostante il colpo fosse rimbalzato sul lato lungo più vicino alla sedia dell'arbitro.

Svrcina, che sparacchia a rete l'ultimo colpo, giocato con l'evidente e comprensibile frustrazione, stringe comunque la mano all'avversario, rimasto assolutamente indifferente di fronte alla decisione che gli ha assegnato un vantaggio ingiusto, e all'arbitro prima di lasciare il campo. 

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