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Challenger

Ofner e Hijikata, i Challenger trampolino per il best ranking

L'austriaco Ofner e l'australiano Hijikata sono tra i giocatori che hanno guadagnato più posizioni nel 2023, anche grazie ai successi nel circuito Challenger

10 dicembre 2023

Sebastian Ofner (Getty Images)

Sebastian Ofner (Getty Images)

Se l'austriaco Sebastian Ofner è il terzo Top 50 che ha guadagnato più posizioni nel 2023, ben 152, il merito è anche della spinta ricevuta nel circuito Challenger nella prima metà della stagione. Passato in 12 mesi dalla posizione numero 195 alla 43, ha infatti raggiunto quattro finali prima di centrare la qualificazione al Roland Garros e spingersi fino agli ottavi di finale dopo le vittorie su Maxime Cressy, Sebastian Korda e Fabio Fognini, nel secondo match al quinto set della sua carriera.

Sconfitto da Stefanos Tsitsipas, dopo il torneo ha debuttato in Top 100. Ma non si è fermato, anzi ha trionfato ancora a livello Challenger a Salisburgo, a luglio.

Non è l'unico giocatore ad aver beneficiato delle vittorie nel circuito Challenger per cambiare volto alla stagione e alla carriera. Lo stesso si può dire di Dominic Stricker, campione a Praga e Rovereto nella prima parte di 2023 e unico svizzero con almeno cinque Challenger all'attivo prima di aver compiuto ventun anni. La fiducia guadagnata sul campo si è tradotta nell'ottavo di finale allo US Open dopo il successo al quinto set su Stefanos Tsitsipas al secondo turno. Grazie a quel risultato è diventato il più giovane svizzero in Top 100 dai tempi di Stan Wawrinka nel 2005.

Dominic Stricker (Peter Staples/ATP Tour)

I Challenger hanno lanciato anche la carriera in singolare di Rinky Hijikata, campione a sorpresa dell'Australian Open in doppio con Jason Kubler. Quel trionfo ha permesso alla coppia australiana di qualificarsi per le Nitto ATP Finals.

Ma è grazie a prestazioni consistenti nel circuito Challenger che Hijikata è entrato in Top 100 in singolare, guadagnando 94 posizioni rispetto a fine 2022 (da numero 167 a 73). L'australiano ha vinto a Burnie otto giorni dopo il successo a Melbourne poi, dopo lo US Open, ha raggiunto la finale a Cary, la semifinale a Playford e Sydney. "I Challenger sono stati molto importanti per me, non credo ci siano grandi differenze fra questi tornei e quelli del circuito ATP" ha detto.


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