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Per i bookmakers, le candidate principali per il titolo sono Halep e Serena Williams. Ma il gruppo è ampio: Osaka, Barty, Pliskova, Kvitova, perfino Andreescu. Lo specchio di una stagione apertissima
di Vincenzo Martucci | 24 agosto 2019
Serena prima favorita, dopo una stagione così povera di risultati e ricca di difficoltà fisiche e psicologiche, con le recenti finali di Wimbledon e Toronto perse contro Halep e Andreescu (per ritiro dopo quattro game), è un attestato che si basa più sulla parola, sul passato e sulla proverbiale cattiveria agonistica. Con la spada di Damocle che le grava sulla testa legata alla enorme pressione del record Slam - a quota 23 con Margaret Smith Court a 24 -, all’età che incalza, agli acciacchi fisici sempre più insuperabili (l’ultimo alla schiena), alla stanchezza psichica di venti stagioni da protagonista (il primo Major lo firmò proprio a Fushing Meadows nel 1999) e alla tensione dei fattacci di dodici mesi fa sull’Arthur Ashe.
Con la drammatica finale persa contro la sua nemesi, Osaka, litigando con l’arbitro, in una indimenticabile crisi di nervi. Serena potrà superare tutto questo e anche le avversarie, a partire dal primo, delicatissimo, turno, contro la rivale di sempre, Maria Sharapova? Sulla sua strada troverà poi, comunque, avversarie che la sanno muovere, come Timea Bacsinszky, Su-Wei Hsieh e Anastasia Sevastova, e quindi probabilmente la numero 2 del torneo, Barty, che ha un bagaglio tecnico ancor più pericoloso per lei. Che e sempre più disperatamente aggrappata alle soluzioni perentorie e potenti.
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