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La decisione di sospendere tutte le manifestazioni sportive in Lombardia e Veneto costringe gli organizzatori a cancellare la finale del Challenger di Bergamo. L'emergenza mondiale ha avuto un forte impatto anche sullo sport.
23 febbraio 2020
L'emergenza coronavirus in Lombardia coinvolge anche il tennis. Non si giocherà infatti la finale del Challenger di Bergamo, prevista per le 17, tra Illya Marchenko e Enzo Couacaud. Entrambi riceveranno i punti (48) e il prize money (3650 euro) assegnati per il raggiungimento della finale.
“Noi abbiamo fatto tutto il possibile, anche perché i giocatori spingevano per scendere in campo” ha detto il direttore del torneo Marco Fermi. "I primi a chiamarmi, una volta appresa la notizia, sono stati i nostri title sponsor, Gabriele e Giuseppe Magoni – dice Gabriele Merelli del comitato organizzatore – e hanno confermato il loro appoggio, anche per il futuro. Hanno compreso l'eccezionalità della situazione e sono al nostro fianco. Purtroppo, data la gravità della situazione, questa è la decisione corretta”.
“Spiace moltissimo, soprattutto dopo aver combattuto duramente per tutta la settimana" – ha spiegato Marchenko, che prevede di giocare il Challenger di Pau e la Coppa Davis contro Taiwan. Deluso anche Couacaud. "Peccato, perché venivo da una splendida settimana – ha detto – adesso anche io andrò a Pau per il torneo Challenger. La mia programmazione non cambia, credo che queste siano decisioni che spettano ai governi e alle città, non certo al mondo del tennis”.
Le decisioni del Consiglio dei Ministri in merito alle manifestazioni sportive di oggi in Lombardia e Veneto hanno portato, tra le altre, alla cancellazione di quattro incontri del campionato di Serie A di calcio: Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Inter-Sampdoria.