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Per il momento il challenger di Phoenix è il masters 1000 di Miami sono confermati. Le prime reazioni dei nostri giocatori che si stavano allenando a Indian Wells per giocare le qualificazioni. Marcora: “Io sono residente a Milano, di certo non rientrerò”. Il Garden Center sarà comunque a disposizione dei giocatori per gli allenamenti fino al 16 marzo. punti ottenuti al BNP Paribas Open nel 2019 per il momento non dovrebbero scalati ai giocatori
di Alessandro Nizegorodcew | 10 marzo 2020
“Il dipartimento di sanità pubblica della contea di Riverside ha dichiarato lo stato di emergenza per la Coachella Valley dopo un caso verificato di Coronavirus (Covid-19) a livello locale. Di conseguenza, il BNP Paribas Open 2020 di Indian Wells non si svolgerà a causa delle preoccupazioni concernenti la sicurezza dei partecipanti all’evento e degli spettatori. La decisione è stata presa dal Center for Disease Control (CDC) e dallo Stato della California”.
I tennisti presenti a Indian Wells, in attesa di prendere parte al primo Masters 1000 della stagione, hanno ricevuto questa email dall’Atp nel tardo pomeriggio del giorno 8 marzo (quando in Italia erano quasi le 3 del mattino).
“Sinceramente nessuno di noi si aspettava la cancellazione del torneo – ha raccontato Roberto Marcora, che era pronto a scendere in campo nel torneo di qualificazione – ed è stata per tutti una grande sorpresa. In questi giorni al Tennis Garden sembrava di trovarsi in una bolla dorata: nessuno, tranne noi giocatori italiani, ha affrontato l’argomento coronavirus. Cosa fare ora? Io sono residente a Milano, quindi l’unica certezza è che non tornerò a casa, soprattutto in un momento come questo”.
Sino a poche ore prima della cancellazione non vi era alcuna avvisaglia di cancellazione.
“È tutto iper tranquillo – raccontava Salvatore Caruso – e le uniche raccomandazioni sono di lavarsi le mani e tenere una distanza di un metro”.
Nessun controllo particolare all’aeroporto di Los Angeles ieri notte (primo pomeriggio in California) per chi arrivava in volo dall’Italia. Lorenzo Sonego, Gianluca Mager e Stefano Travaglia sono entrati negli Stati Uniti senza alcuna verifica extra.
Fortunato invece Fabio Fognini, avvisato della cancellazione del torneo a pochi minuti dalla partenza del suo volo da Barcellona.
L’Atp ha comunicato in queste ore che, al momento, sono confermati sia il torneo challenger di Phoenix che il Masters 1000 di Miami, ma la situazione è ovviamente in continuo divenire. “Non possiamo fare altro che navigare a vista – ha spiegato Marco Gulisano, assistant coach di Matteo Berrettini -. Sicuramente il team rimarrà in California in attesa di qualche certezza in più”. Il trasferimento a Miami non è infatti banale: sei ore di volo e tre di fuso orario; nessuno vuole effettuare un nuovo spostamento senza una minima conferma.
Il Tennis Garden di Indian Wells, infatti, sarà aperto agli allenamenti sino al 16 marzo, così da dare la possibilità ai tennisti professionisti di avere il tempo per prendere le decisioni più consone e ponderate.
Come funziona per i punti Atp? I punti conquistati a Indian Wells nel 2019 non dovrebbero essere scalati ai giocatori, ma per il momento dovrebbero essere congelati.