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Eventi internazionali

Il bello dell'Italia che riparte Tris di sorrisi azzurri

Elisabetta Cocciaretto festeggia la prima vittoria in un main draw WTA. Sara Errani, la giocatrice in attività con più partite vinte sulla terra battuta, torna a battere una top-80 dopo quasi un anno e mezzo. Paolini bella di mezzanotte. Avanti Vekic e Yastremska, fuori Mladenovic

di | 04 agosto 2020

Sara Errani al WTA Palermo

Sara Errani al WTA Palermo

Non vinceva un match WTA sul rosso da Bogotà 2019. Non batteva una top-80 da Guadalajara 2019, dal successo sulla rumena Irina-Camelia Begu. Al Country Club di Palermo, Sara Errani scatena la passione dei 327 spettatori, capienza massima consentita dal protocollo anti-Covid. E di chi segue il match in tv su SuperTennis. L'Italia che vuole darsi una nuova direzione, e magari sperare di poter uscire migliore dalla pausa forzata, ha il sorriso di Elisabetta Cocciaretto, 19 anni e un tennis maturo, che festeggia la prima vittoria WTA. E di Jasmine Paolini, che a mezzanotte e mezza batte Daria Kasatkina in una sfida segnata da scambi lunghi e ben 21 break.

"Lo sapevo che era dura, sapevo che lei mi avrebbe fatto scambiare tanto" ha detto l'azzurra, che proprio contro la russa ha centrato l'unica vittoria contro una top 20, a Praga nel 2018. Non mi aspettavo di giocare tre ore. Mi si stava affaticando la coscia, ho iniziato a servire più piano per controllare l'affaticamento. Nel terzo il servizio non ha aiutato nessuna delle due, ho risposto meglio e penso che mi abbia aiutato a breakare" ha spiegato in conferenza stampa via Zoom. Un dato su tutti: nel secondo e nel terzo set solo due game non sono andati alla giocatrice in risposta, e li ha vinti entrambi Paolini, uno per set.

"Qui a Palermo c'è un'atmosfera fantastica, qui mi piace un sacco, ho giocato bene anche l'anno scorso" ha raccontato la 24enne toscana, che ora attende Elise Mertens, quinta testa di serie con cui ha giocato solo in Fed Cup, o Aliaksandra Sasnovich. "Mi guarderò un po' il match e giocherò il doppio, penso che mi aiuterà. Ho ripreso ad allenarmi il 4 maggio - racconta - Le prime due settimane della quarantena sono state anche carine, perché a casa non ci sono mai. Poi però mi mancavano le emozioni del campo".

 

Errani è la tennista in classifica che sulla terra ha vinto di più, 179 incontri nel circuito maggiore. Del rosso conosce angoli, sfumature, risorse e scivolate. Naviga lungo tre ore di mutevolezze contro Sorana Cirstea, n.75 WTA. Si adatta a scenari cangianti, almeno quattro atti nutriti di orgoglio da esibire e sensazioni da ritrovare. La rumena interpreta il primo set come non si dovrebbe sulla terra battuta, ma si ravvede e passa dalla potenza all'amministrazione controllata. Otto game di fila allontanano le speranza di una vittoria veloce, mentre l'incontro si prolunga al terzo. Sarita, in versione combattente, rifiuta l'idea stessa della sconfitta, e nemmeno un medical time-out. La palla corta sulla palla break, preludio alla liberatoria gioia finale per il 7-5 1-6 6-4, è più di un manifesto.

“Ho dato tutto, nel finale ho avuto anche i crampi" ha spiegato a caldo. "Palermo è la mia seconda casa" ha aggiunto Errani, che qui ha vinto due titoli nel 2008 e nel 2012, il primo in finale su Flavia Pennetta che si sarebbe presa la rivincita un anno dopo. Sono undici le finali tutte italiane nella WTA, due si sono giocate al Country Club di Palermo, diventato il cuore dell'Italia del tennis che riparte dopo il lockdown. Del tennis più forte del virus e della paura. "Il torneo è gestito benissimo, sono orgogliosa che il circuito sia ripartito da qui" ha concluso Errani.  Nel prossimo turno, Errani sfiderà Krystina Pliskova, numero 69, che alle 2 di notte ha completato il 6-4 6-4 sulla greca Maria Sakkari, numero 20. "Prima del match ho anche dormito un po'" ha confessato, "il fisico non è abituato a giocare questi orari. Ma il mio servizio c'è ancora, e anche il mio rovescio ha funzionato bene. "[Errani gioca] in casa, il pubblico farà il tifo per lei. Oggi ha avuto un match duro, sarà una partita molto diversa da quella che ho vinto oggi".

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L'Italia che riparte si riunisce, almeno in una rappresentanza locale e globale insieme, per ufficializzare il ritorno del tennis. Alla cerimonia sul Centrale partecipano il direttore Oliviero Palma, il presidente del circolo Giorgio Cammarata, Fabrizio Sestini, Director Tournament Relations Europe & Southern Asia / Pacific WTA. Con loro il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il consulente anti-covid del torneo, professore Antonio Cascio. Intervengono l'assessore del turismo, dello sport e dello spettacolo della regione Sicilia, Manlio Messina, e Camila Giorgi.

Si specchia nella gioia di Elisabetta Cocciaretto, con il suo incedere giovane da non scambiar per leggerezza, se non per quella calviniana della pensosità. Non solo ha completato un'autorevole prima vittoria nel circuito WTA, l'ha fatto contro una top 50 di indecifrabile temperamento, Polona Hercog, finalista a Palermo nel 2011 e seconda giocatrice in tabellone con più successi sul rosso nel circuito. 
Indecifrabile è spesso un aggettivo abusato per lo stile dei tennisti e delle tenniste in cui l'umore sia più intensamente percepibile della ragione. Incostante, fortemente chiaroscurale, Hercog lo è senza dubbio. Difficile da battere quando è in giornata, ma le capita sempre meno di frequente, si appesantisce di dubbi nascosti dai tatuaggi. Tuttavia, bisogna sempre riuscire a farglieli venire, a farla pensare, togliendo ritmo e sicurezze. Una bella spinta per una giovane di 19 anni. Il modo in cui è maturata la prima vittoria non può che far piacere. Avanti di un break nel primo, l'azzurra viene ricacciata al tiebreak e lo domina. Sotto di un break nel secondo, vince 21 degli ultimi 25 punti e tutti gli ultimi cinque giochi.

Elisabetta Cocciaretto al WTA Palermo

Il livello ora si alza. Al secondo turno affronterà la croata Donna Vekic, n. 24 WTA e sesta testa di serie, che ha vinto la prima partita della seconda parte del 2020. "È strano tornare a competere, soprattutto all'inizio - ha raccontato Vekic in conferenza stampa, organizzata in video conferenza via Zoom -. Ieri mi sentivo nervosa, e anche oggi prima di scendere in campo. Dopo i primi due game mi sono rilassata e sono riuscita a concentrarmi".

Sorpresa dal punteggio così netto, Vekic ha spiegato che si è giocato con tanto vento. "La palla andava un po' dove voleva" ha detto, "ma sono contenta che non ho dimenticato come si gioca a tennis e come si vincono partite".
Al secondo turno anche Ekaterina Alexandrova, che supera 5-7 6-0 6-1 Kiki Mladenovic, ancora senza successi in singolare nel 2020.  E la testa di serie n. 7, l’ucraina Dayana Yastremska (n. 25 al mondo) che, in un’ora e 45 minuti, ha avuto la meglio sulla spagnola Sara Sorribes Tormo (n. 83) per 6-3 6-4. "E' difficile da descrivere la sensazione del ritorno in campo. Sono molto felice, ma è stato difficile giocare, perché dopo tanti mesi di pausa forzata ti dimentichi quasi le emozioni della competizione. Poi però inizia la partita e cambia tutto, ed è stato come se avessi giocato fino alla settimana scorsa" ha spiegato in conferenza stampa.

Entrano invece nel main draw Nulla da fare la slovena Kaja Juvan, 7-6 6-1 a Martina Trevisan, l'argentina Nadia Podoroska, la russa "d'Italia" Liudmila Samsonova e la bielorussia Aliaksandra Sasnovich. Come lucky loser, invece, ripescata la francese Oceane Dodin, sorteggiata al primo turno contro la slovena Tamara Zidansek.

Martedì 4, seconda giornata del Palermo Ladies Open, in campo le prime due teste di serie. Prima Marketa Vondrousova, n.2, contro Juvan. Poi Petra Martic, n.1 del tabellone, contro la belga Alison Van Uytvanck, n. 57 al mondo. Subito dopo debutterà Camila Giorgi contro la svedese Rebecca Peterson. 

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