-
Eventi internazionali

Serena, Azarenka, Pironkova: a New York vince il cuore di mamma

Sotto gli occhi della piccola Alexis Olympia la Williams s’impone in rimonta su Sloane Stephens. Lo US Open 2020 vede protagoniste altre madri: Pironkova, al primo torneo in tre anni, domina Vekic e centra gli ottavi senza aver perso un set, Azarenka, al 50° Slam, supera la teenager polacca Swiatek

di | 06 settembre 2020

La "Band of mothers" suona a New York. E le suona ad avversarie più giovani costrette ad accettare la sconfitta. Vince Serena Williams, 26 62 62 a Sloane Stephens. Si incontravano per la settima volta, la prima dal Roland Garros 2015. La 38enne ex numero uno del mondo ha conquistato il sesto successo su sette incroci con la connazionale, ribadendo l’esito delle unico precedente allo US Open, negli ottavi dell'edizione 2013. Sei le vittorie in sette incontri per la 23 volte campionessa Slam, che ha conosciuto la sola battuta d’arresto con la Stephens nei quarti dell'Australian Open 2013. Dopo quella partita, ha raccontato proprio Sloane in un'intervista per ESPN a maggio di quell’anno, i rapporti con Serena si sono deteriorati, aggiungendo che comunque non erano molto stretti nemmeno prima e di aver preferito Kim Clijsters a Serena.

In quello che era il suo 72esimo incontro di terzo turno negli ultimi 75 Slam giocati la minore delle sorelle Williams è stata in palese difficoltà per un set e mezzo: contratta, tanto da respirare anche in modo affannoso, e in evidente imbarazzo ogni qual volta l’avversaria, campionessa a New York nel 2017 e quinta non testa di serie a vincere uno Slam nell'era Open, riusciva a muoverla sul campo. Sotto 62, sul 2-2 con un doppio fallo concedeva una pericolosissima palla break, ma si è tolta d’impaccio aggrappandosi proprio al servizio. E’ stato il momento di svolta. Come se si fosse tolta un peso da dentro, Serena ha pian piano ritrovato il suo tennis, strappando lei la battuta alla rivale (4-2) e chiudendo 62. Sullo slancio è volata 4-1 (parziale di otto game a 1), con Stephens a perdere certezze e anche partita, dovendo rimandare l’appuntamento con la 70esima vittoria in un Major. Ora il bilancio di Sloane è di 17 vittorie e 36 sconfitte contro top 10.

Come sono riuscita a cambiare volto alla partita? Semplicemente mi sono detta che non volevo perdere in due set e mi spronavo a lottare e guadagnare punti e game”, la spiegazione di mamma Williams nell’intervista sul campo, sorridendo e salutando la piccola Alexis Olympia arrivata in tribuna ad assistere al suo successo.

Serena (104 vittorie e 13 sconfitte il suo record nello Slam di casa) negli ottavi ritroverà Maria Sakkari, testa di serie numero 15, che l’ha stoppata la settimana scorsa su questi stessi campi (l’americana aveva invece vinto in Hopman Cup). La greca ha dominato 63 61 Amanda Anisimova, testa di serie numero 22, una delle tre teenager ad aver superato due turni in questa edizione dello US Open, così da raggiungere gli ottavi in uno Slam per la seconda volta in carriera.

Victoria Azarenka, due volte finalista allo US Open, ha iniziato il suo 50mo Slam perdendo sette game nelle prime due partite. Ne cede sei contro Iga Swiatek che puntava a diventare la prima polacca negli ottavi a Flushing Meadows quattro anni dopo Agnieszka Radwanska. Ma la sostanza non cambia. Vince 64 62, è agli ottavi senza perdere un set, destinata a migliorare ancora la sua attuale classifica, che è già la sua più alta dopo la pausa per maternità. Swiatek ha tirato sette vincenti nei primi otto minuti di partenza, ma dallo 0-2 Azareka si è presa il centro della scena. "Mi sono messa alle spalle la paura di fallire" ha detto dopo il successo al secondo turno.

Al quarto turno sfiderà Karolina Muchova, testa di serie numero 20: 63 26 76(7) il punteggio con cui la ceca è riuscita a spuntarla sulla rumena Sorana Cirstea (mai oltre il terzo turno allo US Open) rimanendo in corsa nella seconda settimana di uno Slam per la seconda volta in carriera, dopo Wimbledon 2019.

Viktoria Azarenka

Tsvetana Pironkova è una delle mamme del tour

Non finisce di stupire anche un'altra delle nove madri iscritte nel main draw, ovvero Tsvetana Pironkova. La bulgara, al primo torneo in tre anni, dopo aver eliminato Garbine Muguruza, rifila analogo trattamento pure a Donna Vekic, testa di serie numero 18, che ha commesso 31 gratuiti e vinto appena cinque game. Pironkova vince 64 61  (quarto successo in altrettanti scontri diretti) e raggiunge gli ottavi senza aver ancora perso un set. Non si spingeva alla seconda settimana in uno Slam dal Roland Garros 2016 e allo US Open addirittura dal 2012.

"E' cambiato tutto, niente è come prima" ha detto Pironkova nel corso del torneo. "Sono felice di essere qui, felice che mio figlio abbia l'opportunità di vedermi. E' bello scendere in campo senza tutta la pressione che mi mettevo. Prima vincere era per me una questione di vita o di morte. Ora c'è semplicemente il divertimento di essere in campo".

Attende di misurarsi con Alize Cornet. La francese, al 57esimo Slam in carriera, insegue il primo quarto di finale nei quattro principali tornei in calendario (un record). Cornet era avanti 76(4) 32 quando Madison Keys, testa di serie e finalista nel 2017, si è dovuta ritirare. Fino a quel momento, la partita stava proseguendo senza break. La statunitense ha completato il primo parziale con il 21mo gratuito per poi richiedere un medical time out. Si è fatta massaggiare il collo, ma il sollievo si è rivelato solo momentaneo.

"Madison non è una di quelle giocatrici che si ritirano facilmente, si vedeva che era fisicamente in difficoltà all'inizio del secondo set" ha detto Cornet, che ha firmato la terza vittoria contro una top-15 nel 2020. Pironkova l'ha sconfitta due volte su tre, Cornet ha vinto lo scontro meno datato a Indian Wells 2011.

Sofia Kenin continua la tradizione positiva contro Ons Jabeur. Con il 76(4) 63 a New York, ha battuto la tunisina quattro volte su cinque, l'ultima nei quarti all'Australian Open, prima di conquistare il suo primo titolo Slam. Punta a ripetersi allo US Open 2020, in cui ha festeggiato le 20 vittorie Slam in carriera.

Testa di serie numero 2, Kenin è una delle undici statunitensi al terzo turno, come non accadeva dal 1992. "Conosco bene il gioco [di Jabeur] e in effetti ha fatto un'ottima partita. Sapevo che se avessi mantenuto la calma e il mio livello di tennis, sarei riuscita a breakarla". Ed è andata esattamente così. Jabeur, giocatrice araba con la più alta classifica di sempre, diventata a Melbourne anche la prima ai quarti di un major, ha chiuso con 10 ace a zero e 35 vincenti a 13. Ma la somma non fa il totale, e Kenin può festeggiare il primo ottavo di fila nello Slam di casa.

Lo giocherà contro la belga Elise Mertens, capace di regolare 75 61 la teenager Cathy McNally che aveva vinto due partite di fila in un main draw WTA solo a Washington nel 2019. La belga, che ha raggiunto le 22 vittorie stagionali, punterà a ripetere i quarti di finale del 2019.

 
Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti