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Sul “Centrale” Matteo si aggiudica con due tie-break il derby contro Travaglia. Sulla “Grand Stand Arena” Jannik cede a Dimitrov mentre sul “Pietrangeli” Lorenzo (infortunato) lascia via libera a Koepfer
di Tiziana Tricarico | 18 settembre 2020
Dei quattro azzurri approdati negli ottavi degli Internazionali BNL d’Italia (eguagliato il risultato dell’edizione del 1979: allora erano Panatta, Bertolucci, Ocleppo e Barazzutti) solo Matteo Berrettini stacca il pass per i quarti di finale.
Sorride Berrettini che, alla quarta partecipazione, per la prima volta in carriera approda nei quarti a Roma (la seconda in un Masters 10000 dopo Shanghai 2019). Il 24enne romano, n.8 ATP e quarta testa di serie, si è imposto per 76(5) 76(1), in quasi due ore di partita, nel derby tricolore contro Stefano Travaglia, 28enne di Ascoli Piceno, n.84 ATP e in gara grazie ad una wild card, che quest’anno aveva vinto i primi suoi due match di main draw al Foro Italico.
Nel bilancio dei precedenti, tutti a livello di tornei future (i due non si affrontano da quattro anni), Travaglia è in vantaggio per 4-0 (anche se una volta Berrettini si è ritirato). “Steto” ha detto che ora sono due giocatori diversi: chissà se è solo pretattica….
Come spesso capita nelle sfide tra connazionali, non è un grandissimo match. Travaglia perde subito il servizio: Berrettini, contratto e meno incisivo del solito, restituisce il favore nel quarto gioco. Il marchigiano si salva da 0-40 nel game successivo e poi entrambi difendono i rispettivi turni di battuta con una certa tranquillità. A decidere è il tie-break: Matteo sale 3-0, 5-3, 6-4 e poi se lo aggiudica non senza problemi per 7 punti a 5.
Seconda frazione molto equilibrata: lo scossone arriva all’ottavo gioco quando Travaglia concede due palle-break: il marchigiano annulla la prima ma non la seconda, e Berrettini sale 5-3. “Steto” non ci sta: si riprende il break e riaggancia Matteo sul 5 pari. Nel dodicesimo gioco Travaglia salva un match-point e si rifugia nel tie-break: stavolta il dominio di Berrettini è netto e chiude 7 punti a 1.
Nei quarti Matteo ritroverà il norvegese Casper Ruud, numero 34 ATP (“giustiziere” di Sonego nel turno precedente): uno pari il bilancio dei precedenti con il 21enne di Oslo a segno in tre set al secondo turno sulla terra del Roland Garros lo scorso anno, e l’azzurro vincitore un paio di settimane fa al terzo turno degli Us Open, sempre in tre set.
Su palcoscenico della “Grand Stand Arena”, invece, si è chiuso il torneo di Jannik Sinner. Il 19enne di Sesto Pusteria, n.81 ATP, anche lui in tabellone con una wild card, ha ceduto 46 64 64, in due ore e 24 minuti, al bulgaro Grigor Dimitrov, n.22 ATP e quindicesima tesa di serie, semifinalista a Roma nel 2014.
Tra i due non ci sono precedenti. E tanto per mettere le cose in chiaro Jannik strappa a zero la battuta al 29enne di Haskovo già nel game d’apertura, poi annulla tre chance per il contro-break al suo avversario e sale 2-0. Nel quinto gioco Dimitrov riesce ad evitare il doppio break ma il vantaggio maturato permette comunque a Sinner di incamerare il primo parziale (6-4).
Anche in avvio di seconda frazione l’altoatesino centra il break a zero con un Dimitrov che pure alla fine del primo set aveva provato a fare qualcosa di diverso mostrandosi più aggressivo. “Grisha” stavolta però se lo riprende immediatamente e poco dopo passa per la prima volta in vantaggio nel match (2-1). Nel quinto gioco Dimitrov di nuovo in difficoltà ma si salva. Nel decimo invece una volée non definitiva ed un errore di diritto di Jannik permettono al bulgaro di pareggiare il conto dei set (6-4).
Sinner è bravo a salvare una palla-break nel secondo gioco del set decisivo ma la fatica inizia a farsi sentire e nel quarto game l’impresa non gli riesce ed il bulgaro sale 4-1. Nel nono game, però, al momento di chiudere la sfida Dimitrov concede il contro-break rimettendo in corsa l’azzurro: nel gioco successivo Jannik annulla 4 match-point, fallisce un’opportunità del 5 pari, ma poi grazie ad uno smash sotterrato in rete dall’altoatesino Dimitrov chiude 6-4.
Anche se con un pizzico di rammarico, resta l’ottimo torneo disputato da Sinner che, dopo aver lasciato all’esordio appena tre game al francese Paire, n.24 ATP, si è preso una bella rivincita sul greco Stefanos Tsitsipas, n.6 del ranking e 3 del seeding, che lo scorso anno lo aveva battuto a Roma, sempre al secondo turno.
Nel tardo pomeriggio sul “Pietrangeli” è uscito di scena anche Lorenzo Musetti, costretto ad alzare bandiera bianca dopo 5 match vinti di fila tra “quali” e main draw. Il 18enne di Carrara, n.249 ATP, proveniente dalle qualificazioni, è stato sconfitto per 64 60, in 70 minuti, dal tedesco Dominik Koepfer, n.97 del ranking, anche lui qualificato, che nel turno precedente aveva eliminato a sorpresa in due set il francese Gael Monfils, n.9 ATP e quinta testa di serie.
Nel loro primo confronto è il 26enne mancino di Furtwangen - che ha firmato anche lui al Foro i suoi primi successi in carriera nel tabellone principale di un “1000” - a partire meglio grazie ad un break al terzo gioco. Il toscano fallisce due chance per il contro-break nel sesto gioco sbagliando due risposte di fila, una di diritto ed una di rovescio, ed il tedesco sale 4-2. Musetti ha un’altra chance nel decimo gioco ma Koepfer non si distrae ed archivia l primo set per 6-4. Al cambio campo Lorenzo chiede l’intervento del trainer per un risentimento alla spalla destra.
La situazione non migliora in avvio di seconda frazione con Musetti che cede di nuovo la battuta, fallendo poi due chance per il contro-break e consegnandosi al suo avversario con un drop-shot in rete per il 3-0 Koepfer. Lorenzo non è ha più da spendere ed il tedesco non trova più alcuna resistenza (6-0).
Resta comunque la splendida avventura del tennista toscano a Roma. Promosso dalle qualificazioni (nel turno decisivo si era aggiudicato il “derby green” con l’amico/rivale Giulio Zeppieri, n.345 ATP), Lorenzo all’esordio nel main draw ha eliminato lo svizzero Stan Wawrinka, n.17 ATP, uno che al Foro Italico vanta la finale nel 2008 (stoppato da Djokovic) ed ancora una semifinale nel 2015 (fermato da Federer), firmando la sua prima vittoria in carriera a livello ATP (il primo classe 2002 a riuscirci). E grazie al successo in due set al secondo turno sul giapponese Kei Nishikori, n.35 ATP, è diventato il più giovane tennista negli ottavi di un Master 1000 sulla terra da Nadal nel 2003 ad Amburgo (che di anni ne aveva 16). Resta solo un pizzico di rammarico per non aver potuto lottare fino in fondo per un posto nei quarti. Ma c’è di che essere più che soddisfatti.
RISULTATI
“Internazionali BNL d’Italia”
ATP Masters 1000
Roma, Italia
14 - 21 settembre, 2020
€ 3.854.000 - terra
SINGOLARE
Primo turno
(wc) Salvatore Caruso (ITA) b. (q) Tennys Sandgren (USA) 36 63 76(4)
(q) Marco Cecchinato (ITA) b. Kyle Edmund (GBR) 36 76(7) 62
(q) Lorenzo Musetti (ITA) b. Stan Wawrinka (SUI) 60 76(2)
(4) Matteo Berrettini (ITA) bye
(wc) Stefano Travaglia (ITA) b. Taylor Fritz (USA) 64 76(4)
Lorenzo Sonego (ITA) b. Nikoloz Basilashvili (GEO) 63 61
(7) Fabio Fognini (ITA) bye
(15) Grigor Dimitrov (BUL) b. (wc) Gianluca Mager (ITA) 75 61
(wc) Jannik Sinner (ITA) b. Benoit Paire (FRA) 62 61
Secondo turno
(1) Novak Djokovic (SRB) b. (wc) Salvatore Caruso (ITA) 63 62
Filip Krajinovic (SRB) b. (q) Marco Cecchinato (ITA) 64 61
(q) Lorenzo Musetti (ITA) b. Kei Nishikori (JPN) 63 64
(4) Matteo Berrettini (ITA) b. (q) Federico Coria (ARG) 75 61
(wc) Stefano Travaglia (ITA) b. Borna Coric (CRO) 76(2) 75
Casper Ruud (NOR) b. Lorenzo Sonego (ITA) 63 64
Ugo Humbert (FRA) b. (7) Fabio Fognini (ITA) 75 76(4)
(wc) Jannik Sinner (ITA) b. (3) Stefanos Tsitsipas (GRE) 61 67(9) 62
Terzo turno (ottavi)
(q) Dominik Koepfer (GER) b. (q) Lorenzo Musetti (ITA) 64 60
(4) Matteo Berrettini (ITA) b. (wc) Stefano Travaglia (ITA) 76(5) 76(1)
(15) Grigor Dimitrov (BUL) b. (wc) Jannik Sinner (ITA) 46 64 64
Quarti
(4) Matteo Berrettini (ITA) c. Casper Ruud (NOR)