-
Eventi internazionali

A Serena serve un cerotto per tornare a vincere dopo un anno

Serena Williams supera il primo turno a Toronto battendo la spagnola Parrizas Diaz, n.57 del mondo: non vinceva un match dal giugno del 2021, a Parigi. L’ex n.1, scivolata al n.407, ha un nuovo allenatore e va in campo con un ‘tape’ sul viso per alleviare i fastidi di una sinusite cronica che la condiziona in allenamento e in partita

di | 08 agosto 2022

Serena Williams al servizio: quella di oggi con la spagnola Parrizas Diaz è la sua prima vittoria dopo i 40 anni, compiuto lo scorso settembre

Serena Williams al servizio: quella di oggi con la spagnola Parrizas Diaz è la sua prima vittoria dopo i 40 anni, compiuti lo scorso settembre (foto Getty Images)

Erano anni che non correva così tanto per un punto. Per salvare una palla break sull'1-2 nel secondo set (dopo che aveva vinto il primo 6-3) Serena Williams ha rincorso la palla, in attacco e in difesa con quel suo carcio di muscoli ingombranti, per oltre 20 colpi prima di chiudere con un formidabile diritto vincente.

Era tanta la voglia di dimostrare di essere ancora viva che non importava il fatto di essere in campo solo per un primo turno e contro una Nuria Parrizas Diaz qualunque (con tutto il rispetto per la spagnola n. 57 del mondo che quest’anno è arrivata anche al n.45): Serena aveva deciso di dare tutto quello che aveva, come un’esordiente. Esperienza da 23 Slam, umiltà da n.407 del mondo qual è oggi a 40 anni (ne farà 41 il 26 settembre).

E alla fine Serena Williams ha vinto, 6-3 6-4, la sua prima partita da oltre un anno, dal successo al terzo turno del Roland Garros 2021 contro la connazionale Danielle Collins. Fermata poi negli ottavi di Parigi da Elena Rybakina, la più giovane delle figlie di Richard Williams, acciaccata, impacciata si era rivista in campo solo due volte: a Wimbledon il mese successivo (quando scivolò sull’erba e fu costretta a ritirarsi sul 3-3 del primo set contro la bielorussa Sasnovich per uno stiramento al tendine di un ginocchio); di nuovo a Wimbledon quest’anno, quando tentò di rientrare da protagonista ma fu fermata da Harmony Tan al termine di un match rocambolesco, vinto dalla francese 9 punti a 7 al tie-break del terzo set.

Serena Williams ha giocato a Toronto con un 'taping' sul viso, per alleviare i fastidi di una sinusite cronica (Foto Getty Images)

Quella maratona sfortunata non le ha tolto la voglia di riprovarci, anzi. Le ha evidentemente trasmesso la convinzione di poter tornare davvero competitiva, al punto che si è iscritta a un filotto di tornei da brivido: questo Wta 1000 di Toronto, il successivo Wta 1000 di Cincinnati in vista dei successivi Us Open.

Perché lo fa? Che cosa vuole dimostrare? Si diverte e basta o pensa davvero di poter ancora conquistare quel 24esimo Slam he le farebbe eguagliare il record di Margaret Court?

La risposta ce la darà sicuramente lei, a cominciare dalla prossima sfida, quella contro la vincente del confronto tra Belinda Bencic, n.12 del mondo, e Tereza Martinkova, n.71.

Intanto vederla ruggire e combattere è sempre uno spettacolo, con il servizio esplosivo (percentuali però ancora troppo basse) e l’aggressione sistematica con i colpi successivi. O subito con la risposta nei turni di battuta avversaria.

La spagnola Nuria Parrizas Diaz, n.57 del mondo (Foto Getty Images)

E’ una Serena Williams guerriera più che mai, che mette soggezione a partire dall’aspetto, con quel pezzo di “tape”, il nastro di tessuto adesivo che usano i kiniesiologi per i fastidi muscolari, sul volto. Un cerotto, che sembra una pittura di guerra, sullo zigomo, sotto l’occhio destro.

Lei lo utilizza per alleviare i fastidi di una sinusite cronica che le provoca un senso di pressione e congestione che le impedisce di allenarsi e competere senza dolore. Il ‘tape’, piazzato ad arte dal fisio, allevia il fastidio e facilita il linfodrenaggio facendo impercettibilmente trazione sulla pelle.

A Serena dà sollievo. Quello che vedono le altre è invece una guerriera maori che si avventa sulla palla tirando missili alla prima occasione.

Dopo la rottura con il coach Patrick Mouratoglou (alla vigilia del Roland Garros) e il lavoro iniziato con Eric Hechtman, l’allenatore di sua sorella Venus, Serena sembra aver trovato entusiasmo e motivazioni da vendere. Ma anche un livello di gioco più che accettabile, frutto di un evidente lavoro sul piano fisico ma anche tecnico: il diritto visto oggi contro la n.57 del mondo è parso pesante come in passato ma più sicuro, grazie a un gesto meno strappato di pura forza e più caricato e accompagnato con il corpo. Staremo a vedere: di sicuro la stagione 2022 sui campi duri americani ha ritrovato una grande protagonista.

Il tabellone del WTA 1000 di Toronto

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti