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Nella prima giornata l'azzurro, cui gli organizzatori non hanno concesso un giorno di riposo dopo il successo di ieri, cede al n.12 del mondo dopo quasi 4 ore di battaglia. Fuori anche Travaglia (finalista con Sinner nell'ATP 250), che regge un set contro Tiafoe, e Mager, che si fa sorprendere da Karatsev. Martedì tocca agli altri 6 azzurri al via: Berrettini, Sonego, Fognini, Cecchinato, Caruso e Seppi
di Tiziana Tricarico | 08 febbraio 2021
Jannik Sinner ci ha messo il cuore, ma non è bastato. La freschezza atletica era la grande incognita della vigilia dopo le fatiche della scorsa settimana ed è stata il fattore determinante della super sfida di primo turno che ha chiuso il programma della prima giornata degli Australian Open - per quanto riguarda il torneo maschile riservata ai match della parte alta del tabellone - sulla Margaret Court Arena. Il 19enne altoatesino, reduce dal secondo titolo ATP consecutivo vinto in carriera domenica al Great Ocean Road Open sempre a Melbourne, ha ceduto per 6-4 al quinto set, dopo quasi quattro ore di lotta, al canadese Shapovalov (qui il live blog del match).
Chissà come sarebbe andata se Sinner avesse avuto a disposizione un giorno di riposo come è stato concesso a Garbine Muguruza, finalista ieri a Melbourne, e non a lui e a Stefano Travaglia, anche loro protagonisti di una finale nello stadio attiguo a quello dove la spagnola ha perso con Ashleigh Barty (qui il commento).
Nella giornata inaugurale del primo Slam del 2021, scattato con tre settimane di ritardo rispetto alla data originaria per la quarantena sui campi in cemento di Melbourne Park, subito fuori anche Travaglia e Mager, eliminati rispettivamente dallo statunitense Tiafoe e dal russo Karatsev.
Era la sfida più intrigante in chiave azzurra, e sicuramente il primo turno più “hot” di tutto il tabellone, quella tra Jannik Sinner, n.32 del ranking, ed il canadese Denis Shapovalov, n.12 ATP ed undicesima testa di serie. In pratica il futuro della top ten mondiale (come minimo). Ha vinto 36 63 62 46 64, in tre ore e 55 minuti, il 21enne nato a Tel Aviv ma il 19enne di Sesto Pusteria è uscito dal campo tra gli applausi.
Tra l’altoatesino, in serie positiva da 10 match (tradotti nei titoli di Sofia 2020 e Melbourne domenica scorsa), e il mancino nordamericano, che a Melbourne giocava per la quarta volta e come miglior risultato vanta il terzo turno del 2019 (stoppato da Djokovic), non c’erano precedenti.
Jannik è schizzato meglio dai blocchi volando 3-0, con i suoi colpi potenti e profondi a creare non pochi problemi al mancino canadese che non può giocare il suo tennis preferito, quello d’anticipo. Evitato il doppio break, Shapovalov - un po’ troppo falloso con il diritto - è piano piano entrato nel match, troppo tardi però per impedire a Sinner di incamerare il primo set.
In avvio di seconda frazione il canadese ha subito rischiato grosso: ha dovuto prendere una riga per salvare una prima palla-break, giocare una bella volée di diritto per annullare la seconda ed una prima al centro per la terza prima di riuscire a chiudere (1-0). “Shapo” si è salvato anche nel terzo game (2-1) e il match si è fatto sempre più equilibrato. Nell’ottavo gioco Jannik ha concesso le prime due palle-break dell’incontro: ha salvato la prima ma non la seconda, Denis ha ringraziato e poco dopo ha pareggiato il conto dei set.
Bravo Sinner ad annullare la palla-break nel primo gioco del terzo parziale (e pure a mettere in salvo una falena, accompagnandola gentilmente fuori dal campo…): ancora di più Shapovalov che ne ha cancellate tre in quello successivo. Nel quinto game l’altoatesino con un doppio fallo ha confezionato un break/regalo per il canadese che nel settimo ha strappato nuovamente la battuta all’azzurro, complice un evidente calo fisico di quest’ultimo, chiudendo poi velocemente il set (6-2).
Anche nel quarto set “Shapo” ha approfittato di un Sinner oramai in riserva di energie ottenendo il break nel terzo gioco. Nel sesto il canadese è andato sotto 0-40, ha annullato le prime due palle per il contro-break ma non la terza (3-3). Nell’ottavo gioco Denis ancora in difficoltà al servizio ma Jannik non è riuscito ad approfittarne: in compenso nel decimo si procura tre set-point, anche con un pizzico di collaborazione del canadese che annulla i primi due ma non il terzo. Si va al quinto, e l’urlo di Sinner sul colpo lungo del canadese è più che giustificato.
Dopo il medical time out chiesto per farsi massaggiare la spalla sinistra, Shapovalov si è rimesso subito a spingere centrando subito il break (game durato 14 punti) ed allungando poi sul 2-0. Nel quarto gioco l’azzurro ha fallito una chance per rientrare. Il canadese ha difeso il vantaggio fino al decimo gioco quando ha fallito un match-point cacciando fuori la volée di diritto, ha salvato una palla-break (concessa con un doppio fallo) e poi ha archiviato la pratica con un diritto lungo linea imprendibile. Bravo lui, ma onore al merito a Sinner.
Il 19enne di Sesto Pusteria - che nell’ultimo Slam disputato, il Roland Garros dello scorso ottobre, si è arreso solo nei quarti a Rafa Nadal - era alla sua seconda partecipazione al Major australiano: nel 2020 aveva raggiunto il secondo turno prima di cedere a Fucsovics.
Zero tempo per recuperare anche per Stefano Travaglia, n.60 ATP, best ranking dopo la finale al Great Ocean Road Open di Melbourne di domenica, la prima in carriera, che ha pagato caro lo sforzo. Il marchigiano ha ceduto 76(5) 62 62, in un’ora e 51 minuti, allo statunitense Frances Tiafoe, n.64 ATP, alla quarta partecipazione allo Slam Aussie dove vanta i quarti del 2019 (fermato da Nadal).
Il 29enne di Ascoli Piceno - che ha iniziato molto bene la stagione con i quarti ad Antalya e poi la già citata prima finale nel circuito maggiore - giocava per la quinta volta gli Australian Open, la terza consecutiva nel tabellone principale dove ha raggiunto il secondo turno nel 2019 partendo dalle qualificazioni prima di cedere a Basilashvili.
Contro un avversario mai affrontato in carriera Travaglia ha potuto giocare alla pari solo nel primo set, dove ha recuperato per due volte un break di svantaggio ed è riuscito a non perdere troppo campo dal lato del rovescio. Anzi il marchigiano ha avuto per primo la chance di servire per il primo parziale dopo aver strappato per la terza volta il servizio al 23enne di Hyattsville nell’undicesimo gioco: ma dopo essere arrivato a due punti dal set è stato trascinato al tie-break dove, sempre costretto ad inseguire, ha finito per cedere 7 punti a 5. Poi Travaglia è andato in riserva con le energie e c’è stata poca storia nelle altre due frazioni dove il marchigiano si è anche lamentato toccandosi ripetutamente la parte bassa della schiena.
Tiafoe troverà al secondo turno il numero uno del mondo Novak Djokovic.
Il primo a scendere in campo, però, è stato Gianluca Mager, n.96 del ranking, che nella notte italiana si è fatto sorprendere per 63 63 64, in appena un’ora e 38 minuti di gioco, dal russo Aslan Karatsev, n.114 ATP, proveniente dalle qualificazioni e per la prima volta al via nel tabellone principale di un Major.
Il ligure, che aveva vinto l’unico precedente con il 27enne di Vladikavkaz, disputato al turno decisivo delle qualificazioni del challenger di Como nel 2018, non è mai entrato in partita: ha preso un break nel game d’avvio, lo ha recuperato nel terzo gioco ma poi non è stato più in grado di strappare il servizio al suo avversario.
Il 26enne sanremese n.96 del ranking, alla seconda partecipazione all’”Happy Slam”, la prima nel main draw, ha chiuso con un bilancio di 11 vincenti e 35 errori non forzati (32 vincenti e 26 gratuiti invece per Karatsev).
Martedì giornata d’esordio per gli altri 6 azzurri in gara, tutti inseriti nella parte bassa del tabelone.
Sorteggio insidioso per il numero uno azzurro Matteo Berrettini, n.10 del ranking e nono favorito del torneo, che debutta contro il sudafricano Kevin Anderson, 34enne di Johannesburg sceso al n.81 del ranking ma top ten solo un anno e mezzo fa prima dell’ennesimo infortunio, alla tredicesima partecipazione a Melbourne dove ha raggiunto gli ottavi per tre edizioni di fila (2013-2015). Tra i due non ci sono precedenti.
Il 24enne romano, protagonista nell’ATP Cup, è invece alla quarta partecipazione consecutiva allo Slam Aussie dove solo lo scorso anno ha raggiunto il secondo turno (stoppato in cinque set da Sandgren).
Confronto inedito anche quello tra Fabio Fognini, n.17 del ranking e 16 del seeding, ed il francese Pierre-Hugues Herbert, 29enne di Schiltingheim n.84 ATP, alla nona presenza nel Major Aussie (miglior risultato il terzo turno del 2019 e del 2016, in quest’ultimo caso partendo dalle qualificazioni).
Da parte sua il 33enne di Arma di Taggia, protagonista nell’ATP Cup, gioca per la 15esima volta di fila agli Australian Open dove ha raggiunto per tre volte gli ottavi (2020, 2018 e 2014).
Non ci sono precedenti nemmeno tra Lorenzo Sonego, n.35 del ranking e 31 del seeding, e lo statunitense Sam Querrey, n.52 ATP. Il 33enne californiano di San Francisco, che gioca a Melbourne per la 15esima volta, non è mai andato oltre il terzo turno raggiunto peraltro in sei occasioni, l’ultima proprio lo scorso anno.
Il 25enne torinese - per la prima volta testa di serie in uno Slam - è alla quarta partecipazione, la terza nel main draw dove ha raggiunto il secondo turno nel 2018 (sconfitto da Gasquet) partendo dalle qualificazioni.
Un qualificato è il primo ostacolo di Salvatore Caruso, n.78 del ranking, che trova dall’altra parte della rete lo svizzero Henri Laaksonen, n.139 ATP, che gioca per l’ottava volta - ma solo la seconda in main draw - lo Slam australiano (miglior risultato il secondo turno del 2019). Il 28enne di origini finlandesi (è nato a Lohja) si è però aggiudicato in due set l’unico precedente con il siciliano, disputato nei quarti di finale del challenger di Roma Garden nel 2019.
Per il 28enne di Avola è la quinta partecipazione agli Australian Open, la terza nel main draw dove finora non ha mai vinto un match.
Marco Cecchinato, n.82 del ranking, debutta contro lo statunitense Mackenzie McDonald, n.192 ATP, mai affrontato in carriera. Il 25enne californiano di Piedmont (ma vive ad Orlando, in Florida), in gara con il ranking protetto, è alla sua quarta partecipazione al tabellone principale di Melbourne dove per due volte ha raggiunto il secondo turno (2019 e 2018, in quest’ultimo caso partendo dalle qualificazioni).
Il 28enne palermitano gioca invece per l’ottava volta lo Slam australiano, la quarta nel tabellone principale dove non ha mai superato un turno.
Infine per il veterano azzurro Andreas Seppi, n.108 del ranking, primo turno contro l’uruguaiano Pablo Cuevas, n.72 ATP, che gioca gli Australian Open solo per la nona volta (ha superato un turno solo nel 2016, 2018 e 2019). L’altoatesino è in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei precedenti con il 35enne originario di Concordia, in Argentina: Andreas ha vinto in due set in semifinale a Kitzbuhel nel 2010 ed al primo turno del Masters 1000 di Parigi-Bercy nel 2015 mentre Pablo si è imposto - sempre in due set – negli ottavi di Umago nel 2014.
Il 36enne di Caldaro gioca a Melbourne Park per la 16esima volta di fila (sempre nel main draw): il suo miglior risultato sono gli ottavi, raggiunti in quattro occasioni (2018, 2017, 2015 - l’anno in cui sconfisse anche Federer -, e 2013). Per Seppi è il 62esimo Slam giocato consecutivamente (il 63esimo complessivo).
RISULTATI
“Australian Open”
Grand Slam
Parigi, Francia
8 - 21 febbraio, 2021
$71.500.000 - cemento
SINGOLARE
Primo turno
Frances Tiafoe (USA) b. Stefano Travaglia (ITA) 76(5) 62 62
(11) Denis Shapovalov (CAN) b. Jannik Sinner (ITA) 36 63 62 46 64
(q) Aslan Karatsev (RUS) b. Gianluca Mager (ITA) 63 63 64
(31) Lorenzo Sonego (ITA) c. Sam Querrey (USA)
Marco Cecchinato (ITA) c. Mackenzie McDonald (USA)
(9) Matteo Berrettini (ITA) c. Kevin Anderson (RSA)
(16) Fabio Fognini (ITA) c. Pierre-Hugues Herbert (FRA)
Salvatore Caruso (ITA) c. (q) Henri Laaksonen (SUI)
Andreas Seppi (ITA) c. Pablo Cuevas (URU)
DOPPIO
Primo turno
Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) c. (12) Jeremy Chardy/Fabrice Martin (FRA)
Lorenzo Sonego/Andrea Vavassori (ITA) c. Romain Arneodo/Benoit Paire (MON/FRA)
Stefano Travaglia/Laslo Djere (ITA/SRB) c. (wc) Andrew Harris/Alexei Popyrin (AUS)
(Alt) Gianluca Mager/Yoshihito Nishioka (ITA/JPN) c. (8) Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (FRA)