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Aus Open 2021, Alcaraz e gli altri: i 5 qualificati da tenere d'occhio

Lo spagnolo, il primo giocatore classe 2003 nel main draw di uno Slam, è l'osservato speciale tra i qualificati per l'Australian Open 2021. Debutterà in un major anche l'olandese Van de Zandschulp che ha eliminato Musetti. Dopo otto anni, si rivede in uno Slam Rebecca Marino

di | 16 gennaio 2021

Ritorni, novità e prime volte. Le qualificazioni per l'Australian Open 2021 hanno regalato un variegato spettro di emozioni. Spicca la commovente tenacia e ricerca della felicità come il debutto in uno Slam di Francesca Jones, nata con quattro dita per mano per una rara sindrome: Gianluca Strocchi ha raccontato la sua storia. 

Ne abbiamo selezionate altre cinque, tra quelle dei giocatori e delle giocatrici che hanno superato le qualificazioni e sono partiti per Melbourne. Ecco i cinque qualificati da tenere d'occhio all'Australian Open 2021.

Carlos Alcaraz (Spagna)

Il primo nome sulla lista non può che essere quello del primo giocatore classe 2003 nel main draw di uno Slam. Carlos Alcaraz ha perso il primo set a Doha, ma poi è andato in crescendo. Ha sconfitto lo slovacco Filip Horanski, il russo Evgeny Karlovskiy e il boliviano Hugo Dellien. 

Allenato da Juan Carlos Ferrero, ex numero 1 del mondo e campione al Roland Garros nel 2003, Alcaraz ha iniziato il 2021 come aveva finito il 2020. L'anno scorso infatti ha chiuso la stagione con 39 vittorie in 46 partite, e tre titoli Challenger sulla terra rossa (Trieste, Barcellona e Alicante). Ha firmato una serie di invidiabili primati di precocità. E' il primo 2003 ad aver passato un turno un torneo ATP, il più giovane ad aver superato un turno in un ATP 500 e ad aver sconfitto un top-50 dopo Richard Gasquet nel 2003.

Numero 136 nel ranking di fine 2020, il più giovane tra i primi 600 del mondo, è uno dei candidati forti per le prossime Next Gen ATP Finals. Cerca di non pensare a quel che si dice di lui sui social media, ha spiegato nel corso delle qualificazioni come riporta il sito dell'Australian Open.

Ha un dritto già potente e risolutivo, non perde campo dal lato del rovescio, e ha lavorato tanto sul piano mentale in pre-season. Ha idee chiare e grandi ambizioni: vuole chiudere l'anno tra i primi 50 del mondo.

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Botic Van de Zandschulp (Olanda)

Si è qualificato anche l'olandese Botic Van de Zandschulp, il 25enne numero 156 del mondo che al primo turno ha sconfitto Lorenzo Musetti. Nel circuito maggiore, ha giocato una sola partita: ha perso contro il kazako Mikhail Kukushkin nelle Finals di Coppa Davis 2019.

Nei primi anni di carriera, ha spiegato al sito olandese AD il capitano della nazionale oranje Paul Haarhuis, il suo potenziale emergeva chiaramente. "Ma ha fatto molta fatica con tutti gli aspetti della vita da professionista - ha raccontato -. Negli ultimi diciotto mesi, però, è diventato fisicamente più forte. Questo l'ha portato a giocare meglio e ad avere più fiducia in se stesso".

Molto introverso, non regala particolari manifestazioni di gioia in campo. Non ha fatto eccezione nemmeno per la qualificazione a Melbourne. Ma, assicura Haarhuis, sta imparando ad aprirsi in campo e fuori. Si gode intanto un bel premio, con la speranza che sia solo l'inizio. 

Elias Ymer (Svezia)

Per la prima volta, entrambi i fratelli Ymer saranno al via di uno Slam. Mikael, il minore, è numero 94 del mondo ed è entrato direttamente in tabellone. Elias invece ha dovuto superare le qualificazioni vincendo un match emozionante all'ultimo turno contro Taro Daniel.

Guardare il fratello scalare la classifica, ha detto al sito dell'Australian Open, l'ha aiutato a mantenere la motivazione durante la riabilitazione per un infortunio al gomito che l'ha bloccato nel suo momento migliore, nel 2018. 

Era arrivato al numero 105 del mondo, si era qualificato per l'Australian Open e il Roland Garros, poi però si è dovuto fermare. Dopo un intervento chirurgico al gomito, ha fatto fatica a rialzarsi.

Fuori dai primi 200 del mondo, Ymer ha scommesso di nuovo su se stesso. Ha completato la preparazione invernale a Dubai, i primi risultati si sono visti a Doha. Non vuole guardare al passato, ha spiegato. Ma solo stare nel momento e pensare al futuro.

Clara Burel (Francia)

Nel tabellone femminile, ci sarà la diciannovenne francese Clara Burel, che si è fatta notare a settembre con il terzo turno al Roland Garros. Fuori dalla top-500 ad agosto, in tabellone a Parigi con una wild-card, è destinata ad avvicinare le prime 200 del mondo grazie alla qualificazione per Melbourne.

All'inizio, ha detto al sito dell'Australian Open, dopo il lockdown sentiva di non giocare benissimo. Poi però gli allenamenti hanno pagato, qualcosa è scattato e gli orizzonti si sono visibilmente allargati.

Rebecca Marino (Canada)

Come quella di "Fran" Jones, anche la storia di Rebecca Marino merita di essere raccontata. La canadese non giocava uno Slam dall'Australian Open del 2013. Perse al primo turno contro Peng Shuai e un mese dopo lasciò il tennis: era caduta in depressione perché vittima di cyberbullismo. E' rientrata a fine 2017, si è fermata di nuovo nel 2018 per un infortunio al piede a cui si è aggiunta la morte del padre per un tumore. Dopo un anno e mezzo, è ripartita per il terzo tempo della sua carriera. 

A Dubai, ha giocato particolarmente bene, servizio e dritto sembrano di nuovo quelli dei giorni migliori. Se Kim Clijsters ha giocato lo scorso US Open a otto anni dall'ultimo Slam, Marino può pensare almeno di passare un turno.

Gli altri qualificati

Nel tabellone maschile si sono qualificati anche due ex top-20 come il serbo Viktor Troicki e Bernard Tomic. E' entrato nel main draw Aslan Karatsev, che ha vinto 32 delle ultime 38 partite giocate. Hanno sorpreso il belga Kimmer Coppejans e il portoghese Frederico Ferreira Silva.

A Melbourne, debutterà in uno Slam il russo Roman Safiullin, vincitore dell'Australian Open junior nel 2015. Hanno superato le qualificazioni ancche lo svizzero Henri Laaksonen, lo spagnolo Mario Vilella Martínez, Quentin Halys, Michael Mmoh, Tomas Machac, Maxime Cressy e Sergiy Stakhovsky.

Nel tabellone femminile, l'Italia ha celebrato la qualificazione di Sara Errani e di Elisabetta Cocciaretto: saranno dunque cinque le azzurre nel main draw, e non erano così tante in uno Slam da quattro anni.

Ci sarà anche la rivelazione dell'ultimo US Open, la bulgara Tsvetana Pironkova, al suo quarto torneo dopo un'assenza di tre anni in cui ha dato priorità al figlio e all'azienda di moda che ha fondato. 

Non ha deluso le attese la prima testa di serie delle qualificazioni, Kaja Juvan. Incuriosisce la presenza della russa Savinykh, della figlia d'arte Olga Danilovic che ha vinto un titolo WTA nel 2018 e debutterà in un major a Melbourne, e della diciottenne USA Whitney Osuigwe. Dopo undici sconfitte nelle precedenti 12 partite, ha superato le qualificazioni con tanto di rimonta da sotto 2-6 2-5 all'ultimo turno contro Mihaela Buzarnescu.

Si conferma il periodo  positivo di Mayar Sherif, che ha vinto 29 delle ultime 35 partite disputate: l'egiziana aveva attirato l'attenzione della stella del Liverpool Mohammed Salah all'esordio in un major al Roland Garros. 

Infine, saranno a Melbourne anche Greet Minnen, Timea Babos, Mayo Hibi, Chloe Paquet e Liudmila Samsonova. 

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