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"Ero distrutto fisicamente - ha detto lo spagnolo - e all'inizio del quinto non pensavo di potercela fare. Trattamenti di favore? No, non ne ho avuti". Ma Shapovalov non è d'accordo: "Già è dura affrontarlo, se poi gli arbitri gli concedono dei vantaggi..."
25 gennaio 2022
Rafael Nadal torna a disputare una semifinale agli Australian Open. L’ex numero 1 del mondo ha battuto Denis Shapovalov in cinque set e si prepara a dare l'assalto al secondo titolo down under. Nel femminile brilla Madison Keys, che lascia appena cinque giochi alla Krejcikova.
RAFAEL NADAL
“Ero distrutto fisicamente – ha dichiarato Nadal in conferenza stampa – e aver ribaltato la situazione nel quinto set è stato un piccolo miracolo. Il servizio ha funzionato bene e ogni turno di battuta che riuscivo a tenere era una piccola vittoria. L’obiettivo era questo: cercare di non perdere il servizio e aspettare l’occasione giusta in risposta. Non giocavo con continuità da diverso tempo e aver resistito con questo caldo, in queste condizioni, è stato molto difficile. Adesso eccomi qui. Dopo tutto ciò che ho passato essere in semifinale significa molto per me. Sono davvero molto felice”.
“La discussione tra Shapovalov e l’arbitro? Mi sono avvicinato alla rete per chiedere cosa stesse succedendo. So di aver preso del tempo extra alla fine del primo set per cambiarmi e sistemare ogni cosa sulla sedia. In casi simili, con molto caldo e tanta umidità, l’arbitro concede altro tempo perché è impossibile giocare con i vestiti in quelle condizioni. È in quel momento che Denis si è arrabbiato, perché il giudice di sedia ha chiamato il tempo e io avevo bisogno di altri trenta secondi. Dopo aver perso il primo set Denis voleva ripartire subito, lo capisco, ma più avanti si renderà conto che alcune dinamiche fanno parte della partita”.
“Credo che in campo nessuno meriti un trattamento migliore degli altri. Non voglio questo e non sento di avere trattamenti di favore. È una cosa che spesso si tende a pensare dei giocatori migliori ma poi, in campo, non è così. Ho grande rispetto di Carlos Bernardes, penso sia un grande arbitro. Mi dispiace per Denis, ha giocato un gran match e non è facile perdere una partita come questa. Ci siamo spinti entrambi oltre il nostro limite, eravamo davvero provati fisicamente. Gli auguro il meglio, davvero. Anch’io ho fatto molti errori quando ero più giovane. Tra qualche anno capirà che oggi non aveva ragione”.
Ora due giorni di riposo. “Sì, saranno importanti i due giorni. Sono stato nell'altra posizione un sacco di volte nella mia carriera, giocando partite molto lunghe e poi dover riscendere in campo dopo un giorno. Questa volta aiuta il fatto che ho giocato il lunedì. È sempre così nei Grandi Slam".
"Monfils o Berrettini? Sarà comunque molto dura. Gael ha iniziato la stagione in modo incredibile. Penso che stia giocando in modo fantastico. Non ha perso un set qui e ha vinto un torneo ad Adelaide. Tutti sanno che Gael, quando gioca bene, è pericoloso. Matteo, è uno dei migliori giocatori del mondo già da un po'. È molto solido. Ho bisogno di giocare al 100% e al massimo livello se voglio continuare ad avere possibilità di lottare, essere competitivo e cercare di arrivare in finale”.
Il rapporto tra Rafa e l’Australia. “Giocare qui mi piace da sempre. Il modo in cui l'organizzazione tratta i giocatori, non solo i top player, ogni singolo giocatore, non è paragonabile con nessun altro Slam. Il modo in cui tutti i giocatori sono supportati da Tennis Australia è incredibile. Dobbiamo soltanto esserne grati. Il pubblico è fantastico, trasmette tanta energia. Adoro il Paese a 360 gradi. Sono stato a Brisbane, Adelaide, Perth. Penso sia un Paese di sportivi, gente che capisce davvero di sport e ne ama l’essenza in generale”.
“Gli ultimi sei mesi sono stati lunghi davvero, pieni di dubbi su tante cose. Ora sto bene e non penso molto a ciò che potrà accadere in futuro. La mia felicità non dipende dal vincere uno Slam in più degli altri o che gli altri ne vincano uno più di me. Mi piace giocare e spero di continuare a farlo per più tempo possibile. Sono grato alla vita, sono fortunato. Se Federer o Djokovic chiuderanno la carriera con più Slam di me non ci saranno problemi. Godiamoci le cose belle e quanto di importante abbiamo fatto per questo sport”.
DENIS SHAPOVALOV
Dopo aver recuperato due set di svantaggio, il canadese sembrava avere la partita in mano. “È molto dura da digerire in questo momento. All’inizio del quinto set sentivo di aver un buon numero di possibilità di portare il match a casa ma così non è stato. Fisicamente sto bene, ma perdere fa davvero schifo. Nel complesso è stato comunque un buon torneo”.
“La discussione con Bernardes (il giudice di sedia, ndr)? Qualunque cosa io abbia detto è figlia del momento e di un po' di frustrazione. Ci sono state delle incomprensioni sul calcolo dei secondi, la pausa per andare al bagno e il trattamento medico. Rispetto tutto ciò che Rafa ha fatto in carriera e credo sia un giocatore incredibile ma esistono le regole e valgono per tutti. Già non è facile affrontarlo, se anche gli arbitri lo favoriscono diventa ancora più dura. Ha avuto un trattamento di favore. Negli altri match che ho disputato il ritmo è stato più veloce perché gli arbitri sono stati più attenti al tempo. Un trattamento medico ed un toilet break nella stessa pausa non dovrebbero essere ammessi”.
Sul piano del gioco. “Ho iniziato il match molto nervoso. Non giocavo da tempo sulla Rod Laver Arena e la tensione si è fatta sentire. Sono soddisfatto per non aver mollato ed essere stato in grado di combattere anche quando le cose non stavano andando bene. Avrei potuto servire meglio, è vero, ma essere riuscito ad alzare il livello al momento giusto mi dà grande fiducia. Spesso ci si sente in soggezione davanti ai ‘Big Three’ e anche il pubblico, a volte, non aiuta. La gente dovrebbe capire che entrambi i protagonisti in campo stanno dando il massimo, non solo le leggende”.
MADISON KEYS
“Sono molto felice di essere di nuovo in semifinale qui dopo tanto tempo. Ho giocato una partita solida oggi, cercando di restare concentrata su ogni singolo punto. La chiave? Riavvolgere il nastro e ripartire subito da zero quando si commettono errori. Un match si può perdere e allo stesso tempo si possono fare passi avanti importanti nel proprio gioco. La cosa fondamentale è saper riconoscere quando le cose non stanno andando nel modo giusto, al di là del punteggio”.
Per l’americana sarà la semifinale numero cinque a livello Slam. “Mi auguro di aver imparato qualcosa dalle partite giocate in passato, di aver messo da parte esperienza. Quei match però sono già stati disputati e ogni sfida è completamente diversa dalle altre. L’Australia? È un posto fantastico per iniziare la stagione. Adoro il caldo e qui mi sento davvero a mio agio. Gli appassionati di tennis ci trasmettono energia e sensazioni incredibili, si vede che amano davvero questo sport. Gli Australian Open sono un torneo fantastico, a mio avviso è lo Slam preferito dai giocatori. L’atmosfera è davvero unica”.
Sono ben 157 i vincenti giocati dalla Keys nel torneo fino a questo momento. “Qualunque cosa io stia facendo, sta funzionando bene. L’obiettivo è quello di trovare la giusta misura, senza avere fretta eccessiva di chiudere il punto. Sono una Madison diversa da quella che giocò la semifinale qui nel 2015. Sette anni in più sono tanti. A prescindere dall’avversaria, la sfida più importante la giocherò con me stessa”.
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