-
Eventi internazionali

Azarenka, nientre stretta di mano con Kostyuk: "Non mi stupisce"

C'è ancora tensione dopo le polemiche prima dell'esibizione benefica pro-Ucraina. A fine partita si toccano solo le racchette. Nelle altre partite spicca l'eliminazione di Paula Badosa

di | 01 settembre 2022

C'è molto di personale tra Vika Azarenka e Marta Kostyuk. Le polemiche legata alla presenza della bielorussa, annunciata e poi esclusa, all'esibizione pro-Ucraina organizzata prima dello US Open hanno aggiunto uno strato di intensità alla partita. 

A guardare il punteggio si potrebbe dire "molto rumore per nulla". Azarenka, ex numero 1 del mondo, è scesa in campo come se in palio ci fosse il suo onore. Come se non potesse perdonarsi una sconfitta contro chi l'aveva attaccata. Prima del torneo, Kostyuk aveva dichiarato che affrontare giocatrici nate in Russia e Bielorussia è il suo modo di combattere. Batterle è il suo modo di vincerla. 

Alle parole, però, non sono seguiti i fatti. Azarenka ha vinto 62 63. A fine partita non c'è stata stretta di mano, ma solo un fugace e glaciale tocco di racchette.

Il primo set, va detto, non è stato così squilibrato come il punteggio farebbe pensare. L'ex numero 1 del mondo si è ritrovata in difficoltà in tre dei quattro turni di battuta. Kostyuk, pur capace di 16 vincenti a 9, ha pagato i 16 errori gratuiti, sei in più di Vika, due volte vincitrice dell'Australian Open e tre volte finalista allo US Open.

La ventenne ucraina Kostyuk è una delle più tenaci sostenitrici dell'idea che a russi e bielorussi dovrebbe essere vietato disputare i tornei ATP e WTA. 

"Ho interrotto tutti i contatti con i giocatori russi e bielorussi di cui ero amica, perché non hanno mai preso in considerazione l'idea di venire a parlarmi. Fanno finta che non stia succedendo niente e pretendono anche di essere loro le vittime della situazione" ha detto a Eurosport UK ad aprile.

Azarenka si era espressa contro la guerra nelle prime settimane del conflitto ma questo non aveva impedito a Kostyuk di attaccare il suo atteggiamento, anche in quanto rappresentante delle giocatrici nel Players Council della WTA.

"Con me non ha mai parlato - ha aggiunto l'ucraina spiegando il suo rifiuto a partecipare all'esibizione benefica nel giorno dell'indipendenza della sua nazione -. Forse non vengo vista abbastanza perché non sono sufficientemente in alto in classifica. Ma sono stata abbastanza attiva dal momento in cui è iniziata la guerra. Forse Azarenka non voleva parlare con me della guerra, sapendo che non ha buoni rapporti personali con noi".

Su queste premesse, è evidente che per Kostyuk non fosse un match come gli altri. Non ha giocato male, ha mostrato di avere il livello. Il desiderio di vincerlo ha finito per possederla. Voleva fin troppo questa vittoria, e come spesso capita a chi desidera qualcosa con simile intensità, è rimasta con niente in mano.

Le parole di Azarenka dopo la partita

Dopo la partita, Azarenka ha commentato la mancata stretta di mano, episodio peraltro non nuovo nel circuito quest'anno. Si era vista la stessa scena anche dopo la partita contro un'altra giocatrice ucraina, Dayana Yastremska, al torneo di Washington un mese fa.

"Non mi sorprende - ha detto Azarenka -, e non credo sia importante farne una grande questione. Io stringo sempre la mano alle mie avversarie, ma non posso obbligare nessuno a stringere la mia. E' una loro decisione. Come mi fa sentire? Non è la cosa più importante del mondo adesso".

Azarenka ha spiegato in conferenza stampa anche le motivazioni che l'avevano portata ad accettare l'invito della USTA a partecipare all'esibizione organizzata per raccogliere fondi da destinare agli aiuti umanitari per l'Ucraina.

"Pensavo che il mio gesto fosse una dimostrazione di coinvolgimento, non capisco perché non sia stato preso in questo modo. Non voglio giudicare nessuno però, né posso obbligare nessuno. Non andrò certo a chiedere 'Come osi?'. Non è il mio posto".

Al prossimo turno, Azarenka affronterà Petra Martic che ha sorpreso Paula Badosa, numero 4 del mondo. La croata ha ottenuto la seconda vittoria in carriera contro una Top 5 sul cemento.

Ex numero 15 del mondo, che ha raggiunto almeno gli ottavi in tutti gli Slam, Martic ha chiuso 67(5) 61 62. Dopo il tiebreak vinto, il tredicesimo su quindici giocati quest'anno, Badosa ha subito la maggiore aggressività della croata che ha messo a segno 20 vincenti tra secondo e terzo set, commettendo solo nove gratuiti. 

Azarenka, finalista allo US Open nel 2012 e 2013, ha vinto l'unico precedente, disputato dieci anni fa sul duro indoor a Linz.

US Open, Swiatek elimina Stephens

Avanza senza problemi la numero 1 del mondo Iga Swiatek che batte 63 62 la campionessa dello US Open 2017, la statunitense Sloane Stephens, e raggiunge almeno il terzo turno allo US Open per il terzo anno di fila.

La polacca, che al primo turno ha eliminato Jasmine Paolini, ha allungato 4-1 all'inizio di un primo set teso caratterizzato da tre break nei primi quattro giochi. 

Decisamente diverso e più lineare l'andamento del secondo parziale. Più sciolta, Swiatek ha saputo imporre da subito il suo ritmo. Ha preso il largo e tenuto a zero l'ultimo turno di battuta del match.

La numero 1 del molndo ha festeggiato la vittoria numero 52 in stagione. Nessuna giocatrice aveva vinto così tanti match in un singolo anno dal 2019.

Al prossimo turno, Swiatek affronterà Lauren Davis. La statunitense ha perso il primo set 6-0 contro Ekaterina Alexandrova ma ha cambiato la partita e chiuso 06 64 76(5) in due ore e 14 minuti

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti