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L'intervista del romano dopo la vittoria contro Coric, la sua prima in Coppa Davis dal preliminare del 2019 in India
di Alessandro Mastroluca, da Bologna | 14 settembre 2022
Matteo Berrettini ha firmato il punto della vittoria per l'Italia contro la Croazia. Vendetta è servita, dunque, dopo la sconfitta nei quarti di un anno fa a Torino. A Bologna bastano Musetti e Berrettini, che in singolare battono Borna Gojo e Borna Coric per completare il successo azzurro.
Dal punto di vista della continuità, ha detto Berrettini a SuperTenniX dopo il 67 62 61 contro il numero 1 croato Coric campione a Cincinnati in agosto, "è stata la mia partita migliore dopo il COVID. Penso comunque di aver giocato partite di alto livello anche allo US Open". L'azzurro è stato infatti costretto a saltare Wimbledon per aver contratto il virus dopo essere arrivato a Londra ed essersi anche allenato con Nadal sul Centrale, concesso per la prima volta nella storia del torneo per un allenamento.
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E' un Berrettini orgoglioso, sbarbato e felice, quello che si presenta alle nostre telecamere dopo la partita. "In Davis non ho giocato tanto e non avevo giocato mai in Italia - ha spiegato -. C'era un'atmosfera pazzesca. Non sono partito bene, ma ho cercato di migliorare durante la partita". Una partita, ha sottolineato Berrettini anche in conferenza stampa, "da vincere più con la testa e il cuore che con il tennis".
All'inizio, aggiunge Berrettini, "ho faticato con il diritto la palla si gonfia molto. Se non sei perfetto con piedi e busto la palla non va. E sei teso le cose si accentuano. Dopo il primo break subito ho continuato afare il mio gioco, so che è quello che paga".
Dopo il primo set, la partita è cambiata. "Mi sono adattato meglio alle condizioni di gioco, mi sono preso un po' di tempo ma era normale. Sentivo che l'adrenalina stava crescendo, che il livello stava arrivando. Per me era importante vincere anche perché la Croazia ha un doppio forte".
Ma a questo punto la sfida di Bolelli e Fognini contro Nikola Mektic e Mate Pavic non è determinante per l'esito finale del confronto. Ma vincerlo resta importante perché i singoli incontri contano per definire l'ordine di classifica fra nazioni in caso di parità a tre.
"In Coppa Davis ogni punto va conquistato, conta anche il doppio - ha concluso Berrettini -. Dobbiamo pensare una partita alla volta, da domani testa all'Argentina".
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