Bronzetti e la maglia azzurra: “Orgogliosa di far parte di questo gruppo”

Una serena tranquillità nel raccontarsi, anche con un filo di timidezza, che è esattamente l’opposto della grinta e della determinazione che sfodera in campo. Lucia Bronzetti ha iniziato l’anno con il “best ranking”, n.50 WTA, siglato sull’onda di un fantastico 2022 e con i punti conquistati grazie alle vittorie con la squadra azzurra in United Cup. Poi la stagione non è certo proseguita nel migliore dei modi tra sorteggi “tosti” e partite stregate (che si sono trasformati in sette sconfitte di fila al primo turno).

Fino all’altra settimana quando, dopo aver deciso di tornare a giocare nel circuito ITF per mettere un po’ di partite nelle gambe, la 24enne riminese di Villa Verucchio ha raggiunto (senza perdere un set) la finale nel 60mila dollari sul veloce indoor di Croissy Beaubourg, battendo tra le altre anche la russa Pavlyuchenkova, prima di farsi rimontare dalla britannica Burrage.

Scesa al n.79 della classifica WTA, la romagnola è pronta a trarre nuove energie dalla maglia azzurra e da questo impegno con la Nazionale nella trasferta di BJK Cup a Bratislava, dove venerdì e sabato prossimo, sul veloce indoor della “NTC Arena”, l’Italia guidata da Tathiana Garbin affronta la Slovacchia con l’obiettivo di staccare il pass per le Finals di novembre.

-Cosa significa per te la maglia azzurra?

“Per me è un grande onore rappresentare l’Italia: era un sogno che avevo fin da bambina. E sono davvero orgogliosa di far parte di questo gruppo. E’ un’opportunità per crescere. Ed è una settimana in cui si può lavorare al meglio per prepararsi anche in vista del resto della stagione: dopo Bratislava giocherò un altro ITF da 60mila dollari a Bellinzona e poi il WTA 1000 di Madrid”.

-Dopo un 2022 scoppiettante, un 2023 finora non all’altezza….

“Entrando direttamente nei main draw incontro subito giocatrici molto forti: lo scorso anno partendo dalle qualificazioni potevo ingranare ed arrivavo in tabellone già rodata. Comunque sono fiduciosa, so che sto lavorando tanto e bene con il mio coach Francesco Piccari e con il preparatore atletico Maria Luisa Sette. Mi sento migliorata: è solo una questione di tempo. I tape? Beh, qualche doloretto c’è sempre, ma i tape in ogni caso fanno parte di me”.

-Che rapporto hai con le colleghe del tour?

“Ho legato soprattutto con le altre giocatrici italiane e spesso siamo a cena insieme. Con le straniere è più difficile perché ognuna ha il suo team”.

-Obiettivi per quest’anno?

“Giocare più partite possibile ed alzare il livello del mio gioco”.

-Sogno nel cassetto?

“Vincere uno Slam! Va bene uno qualsiasi…. I tornei che preferisco? Sicuramente Palermo e gli Australian Open”.

-Il colpo che ruberesti ad una collega?

“Mi piacerebbe avere il servizio di Rybakina: vincere i game di battuta sarebbe molto più semplice!”.

-Non si vive di solo tennis ma anche di film, libri, musica…

“Mi piacciono le serie tv come ‘Casa di carta’ e ‘Prison Break’. Non ho troppo tempo per leggere ma mi piacciono i romanzi mentre per quanto riguarda la musica ascolto molto quella italiana ma anche la pop. Se sono particolarmente tesa prima di un match a volte mettere le cuffiette mi rilassa”.

-Piatto preferito?

“Pizza, senza dubbio. In cucina me la cavo il minimo indispensabile ma diciamo che preferisco sicuramente mangiare piuttosto che cucinare…”.

-Il look?

“In campo gonnellino e canotta: fuori per lo più resto sportiva con jeans, maglietta e felpa. Però ultimamente mi piace vestire un po’ più elegante”.

-La vacanza ideale?

“Al mare con tutta la famiglia - anche se sarebbe un’organizzazione piuttosto complicata - o con gli amici. Magari alle Maldive”.

-Il ricordo più bello?

“La vittoria contro Garcia quest’anno nei quarti a Palermo in un match terminato alle 2.30 di notte. E mio fratello, mio padre con un amico ed io che, passate le 3, abbiamo festeggiato mangiando Crepes…”.

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