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Montpellier, il primo titolo del "rapper" Bublik: Zverev ko

Il kazako, russo di nascita, conquista il primo titolo in carriera. Il tedesco ambiva a diventare il settimo giocatore in attività con 20 trofei in bacheca

di | 06 febbraio 2022

L'ispirazione e la costanza al servizio spinge Alexander Bublik al primo titolo ATP in carriera. A Montpellier, il kazako ha sconfitto 6-4 6-3 Alexander Zverev che inseguiva il ventesimo successo nel circuito maggiore. Sarebbe diventato il settimo giocatore in attività a raggiungere questo traguardo.

Bublik ha imposto il suo tennis fin dall'inizio ed è arrivato nel giro di 70 minuti a completare la sua prima vittoria in carriera contro un Top 5. Già vittorioso contro Zverev, e sempre in due set, a Rotterdam l'anno scorso, Bublik ha servito otto ace e perso solo quattro punti quando ha messo in campo la prima.

Disturbato dai brusii in tribuna, infastidito da alcune chiamate dei giudici di linea che non ha potuto rivedere vista l'assenza di tecnologie come Hawk-Eye a Montpellier, il tedesco ha perso il filo della partita e commesso troppi errori soprattutto dal lato del diritto. Il modesto 31% di punti vinti al servizio con la seconda ha reso ancora più complicata la finale per il tedesco.

"Sono molto felice di festeggiare il mio primo titolo di fronte al pubblico francese che mi ha tanto sostenuto - ha detto Bublik -. Poi significa tanto averlo ottenuto battendo Sascha: siamo cresciuti insieme, è un grande campione".

Fino ad oggi Bublik, numero 35 del mondo, era il terzo giocatore meglio classificato a non aver mai vinto un torneo nel circuito maggiore. Il primato, non proprio desiderabile, rimane di Felix Auger-Aliassime (n.9), seguito dal sudafricano Lloyd Harris (34). Dalla prossima settimana, sarà numero 31 del mondo, il suo nuovo best ranking, appena dietro un certo Roger Federer.

Bublik e i tatuaggi di Eminem

Russo di nascita, Bublik ha iniziato a giocare a due anni con il padre. Ha una forte passione per il basket, anche perché il suo padrino è un allenatore di pallacanestro. Ma ha scelto il tennis.

Ex top 20 da junior, il russo Bublik nel 2017 ha scelto di giocare per il Kazakistan perché deluso dalla Federazione russa che non l'aveva aiutato nonostante fosse il terzo o quarto miglior giocatore della nazione. 

Ha accettato l'offerta del Kazakistan ma ha continuato a vivere a San Pietroburgo, città di emozioni forti e improbabili ispirazioni. Non tutto è lineare, né freddamente razionale, nel tennis di istintive ispirazioni e di forti aspirazioni di Bublik.

“Nemmeno io so che colpo giocherò finché la palla non mi arriva vicino” diceva qualche anno fa. “Non ho un piano, penso a cosa giocare appena prima di colpire”. Contro Zverev, soprattutto al servizio, i pensieri hanno disegnato una trama di gioco davvero irresistibile.

Nel suo stile spiccano i vistosi tatuaggi sulle braccia. Sull'avambraccio sinistro ha scelto di scriversi sulla pelle due versi di Eminem:“Non mi spezzerai. Mi renderai semplicemente più forte di prima” e “Sii sempre un leader, non un follower”.

Le ha scelte non solo perché il rap gli piace e negli anni ha costruito rapporti di amicizia con i principali esponenti della scena di San Pietroburgo.

Il suo motto è racchiuso in queste frasi, in cui ostenta la sua volontà di non seguire le mode, di non adeguarsi alle aspettative degli altri. Vuole fare quel che ritiene giusto seguendo solo le voci di dentro. Ha perso, e oggi ha vinto, con le sue idee e senza compromessi.

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