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Eventi internazionali

Cincinnati: Medvedev avanza... a piccoli passi

Il n.1 del mondo vince contro il canadese con una prestazione in crescendo ma non del tutto convincente. Nei quarti di finale affronterà Taylor Fritz che ha sconfitto Rublev estromettendolo dalla Top 10

di | 18 agosto 2022

“Vincere a aiuta a vincere”. Questo vecchio adagio è probabilmente la vera nota positiva per un Daniil Medvedev non così convincente dopo il successo su Denis Shapovalov negli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Lo score conclusivo dell'incontro, 7-5 7-5 in un'ora e trequarti di gioco, fotografa piuttosto bene l'andamento di una partita discretamente equilibrata nel suo complesso, vinta dal n.1 del ranking mondiale grazie alla sua abilità nel giocare bene nei momenti importanti, quando sul 5 pari ogni punto diventa “pesante” e la tensione sale alle stelle. Qua la differenza di qualità e classe tra i due è stata lampante, tutta a favore del russo, capace di reggere la tensione, giocare in modo lucido e capitalizzare gli errori e le incertezze del canadese. 

Shapovalov infatti si conferma... Shapovalov, incapace di evolvere verso una condotta più efficace e vincente. Anche nel match di Cincinnati è restato ancorato al suo tennis tanto spettacolare quanto estemporaneo, quello di un colpitore eccezionale ma troppo legato alle sue giocate al limite, cariche  di una componente di rischio eccessiva, ancor più se al di là della rete hai un avversario tatticamente ineccepibile, lucidissimo e pronto ad approfittare di ogni incertezza come Medvedev. E nemmeno un Medvedev così spietato come nei giorni migliori. 

Il russo infatti ha disputato una buona partita, mostrando segnali evidenti di crescita rispetto alla versione opaca di Montreal e dell'esordio a Cincinnati, ma ancora lontano dal suo massimo potenziale. Chiaro che contro un rivale così falloso sia rimasto cauto, attendendo gli errori gratuiti di Shapovalov – puntualmente arrivati – ma in varie fasi dell'incontro è parso fin troppo passivo, non approfittando di situazioni favorevoli nello scambio per incidere.  

Solo il suo rovescio ha funzionato bene, sia quello di manovra, profondo e “leggero”, molto difficile da spingere in sicurezza per l'avversario, che l'accelerazione improvvisa per cambiare ritmo. Col diritto invece è parso più incerto, ha preferito cercare delle soluzioni a basso rischio piuttosto che aggredire le palle spesso non abbastanza profonde in scambio del canadese. Anche in risposta non ha brillato, nonostante Denis abbia tenuto percentuali di prime palle tutt'altro che buone.  

Il match scatta con qualche fiammata di qualità ma anche tanti errori per entrambi i giocatori, a sottolineare un avvio incerto. Medvedev commette ben tre doppi falli nel suo primo turno di servizio, ma riesce a comunque portarlo a casa; nel terzo game Shapovalov cucina una clamorosa frittata, sbagliando l'impossibile e subendo il primo break dell'incontro. Daniil ringrazia, inizia a macinare il suo tennis cerebrale con tante variazioni e scambi costruiti con traiettorie molto profonde, punendo con sicurezza ogni scelta tattica errata del suo talentoso ma incostante rivale.

Nell'ottavo game Medvedev improvvisamente ha un passaggio a vuoto, commette un paio di errori gratuiti e cede il turno di servizio con uno scambio spettacolare vinto in difesa da Shapovalov, per il 4 pari. Sul 5-5 la lotta si accende, Daniil trova la zampata vincente con una risposta passante di rovescio difficilissima, strappa per la seconda volta il servizio al canadese e si aggiudica per 7-5 il primo set.

Il secondo set scorre rapido sui turni di servizio, solo una delicata palla break annullata dal canadese nel primo game. Il match si accende di nuovo sul 4 pari, quando Shapovalov (al servizio) commette una serie di errori gratuiti in spinta col diritto e concede in totale quattro palle break. Si salva il canadese aggrappandosi alla curva mancina di servizio da sinistra, ma almeno in un paio d'occasioni il russo è rimasto fin troppo statico ad attendere l'errore di “Shapo”, che non è arrivato.

Lo strappo decisivo arriva sul 5 pari: stavolta Daniil non si fa pregare sugli errori di Denis, spinge con precisione col diritto dal centro si prende di forza il break che lo manda a servire sul 6-5. Con un turno di battuta impeccabile, tra prime palle perfette e una rasoiata col rovescio, chiude l'incontro 7-5 e vola nei quarti. 

Denis Shapovalov - foto Getty Images

Un Medvedev complessivamente non così incisivo, che ha giocato a bassi ritmi per non aizzare il canadese ma anche per non commettere errori gratuiti. Come se non si sentisse davvero sicuro dei propri colpi, con il bisogno di scambiare, di ritrovare le migliori sensazioni senza spingere al massimo sull'acceleratore. Il tutto in un torneo nel quale si trova particolarmente bene, visto che sul cemento dell'Ohio vinse il suo primo Masters 1000 nel 2019 e dopo questo successo ha portato il suo record a 13 vittorie e 4 sconfitte. Il torneo ideale per ritrovare il suo miglior tennis, a pochi giorni dall'avvio di US Open.  

Nei quarti di finale Medvedev trova Taylor Fritz, n.13 ATP, che ha sconfitto negli ottavi Rublev per 6-7 6-2 7-5. Una dura battaglia che costa assai cara ad Andrey, l'uscita dalla top10. Non ci sono precedenti tra Fritz e Medvedev, tutto lascia pensare che sarà una sfida interessante, visto che l'americano sta servendo piuttosto bene e gioca sempre il suo miglior tennis negli States. I campi di Cincinnati sono assai rapidi, quindi possono favorire il tennis verticale ed offensivo del californiano. Ma Medvedev è bravo come pochi altri nel rispondere, nel togliere ritmo agli avversari, rallentare e poi improvvisamente accelerare andando a colpire negli angoli scoperti, e Fritz è assai più temibile in attacco che in difesa. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una partita bella e non scontata.  


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