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Cincinnati perde… le teste: adesso chi vincerà?

Fuori subito Nadal, testa di serie n.2; eliminati a sorpresa i protagonisti delle ultime settimane (Ruud n.5, Hurkacz n.8 e la mina vagante Nick Kyrgios) il torneo si presenta agli ottavi di finale aperto come non mai. E Jannik Sinner non parte battuto con nessuno. Oggi con Auger-Aliassime comincerà a giocare le sue carte

di | 18 agosto 2022

Simone Vagnozzi e Darren Cahill, coach e supercoach di Jannik Sinner nel suo angolo a Cincinnati

Simone Vagnozzi e Darren Cahill, coach e supercoach di Jannik Sinner, nel suo angolo a Cincinnati (Foto Getty Images)

Come dopo una grandinata: l’ATP Masters 1000 di Cincinnati si risveglia il giorno degli ottavi di finale dopo un 'mercoledì nero' per teste di serie e grandi favoriti.

Chi poteva aspettarsi che la wild card statunitense Ben Shelton, campione universitario Usa già al secondo anno di studi, potesse rifilare un secco 6-3 6-3 a Casper Ruud, testa di serie n.5 e grande protagonista anche della stagione sui campi duri americani?

Chi credeva davvero che Borna Coric, nonostante il bilancio in parità nei precedenti faccia a faccia, potesse anche solo mettere in difficoltà il rientrante Nadal, testa di serie n.2? Invece l’ha addirittura battuto, dopo tre set di battaglia, svuotando la parte bassa del tabellone del principale favorito e invitando a rivedere la valutazione della sconfitta al primo turno contro di lui del nostro Lorenzo Musetti almeno quanto va rivalutata quella di Lorenzo Sonego contro Shelton.

Mai come questa volta il tabellone maschile di un “combined” appare scombussolato alla pari di quello che succede molto frequentemente nel corrispettivo al femminile. Mai come al Southern&Western Open 2022 il pronostico si apre così tanto già agli ottavi di finale, specie se si considerano gli altri due augusti capitomboli di ieri, quelli di Hubert Hurkacz (testa di serie n.8 battuto da John Isner) e di Nick Kyrgios (che non è testa di serie ma mina vagante, superato in due set da Taylor Fritz) grandi protagonisti delle ultime due settimane.

Così basta osservare gli accoppiamenti degli ottavi, dall’alto verso il basso, per capire che, assente Djokovic per i soliti motivi (il suo non essere vaccinato contro il covid-19) e caduto Nadal, si aprono spazi inediti per sognare un titolo di prestigio, uno dei preferiti di Roger Federer che lo ha conquistato 7 volte (Non tutti lo sanno ma si tratta di uno dei tornei più antichi del mondo, con la prima edizione che risale al 1899):

D. Medvedev – D. Shapovalov

T.Fritz – A. Rublev

S.Tsitsipas – D. Schwartzman

S. Korda – J.Isner

B. Shelton – C. Norrie

M.Cilic – C.Alcaraz

J. Sinner – F. Auger-Aliassime

R. Bautista Agut – B. Coric.

Sulla carta un favorito ci sarebbe: il n.1 del mondo Daniil Medvedev che ha già assaggiato il sapore della vittoria in Ohio nel 2010. In questo momento però il russo non pare il Terminator sui campi in duro che ha fatto incetta di titoli nelle ultime stagioni. E la sua potenziale sequenza di avversari è tutt’altro che tenera: prima Shapovalov, poi il vincente di Fritz-Rublev ed eventualmente in semifinale chi uscirà dalla sezione presidiata da Stefanos Tsitsipas. Non proprio una passeggiata: pare più invece un serio banco di prova per saggiare le condizioni di Medvedev in vista degli Us Open, dove ha un titolo (e 2000 punti ATP) da difendere.

Nella parte bassa del tabellone si può dire che, quantomeno, tutti partano alla pari. Shelton e Coric sono a loro volta mine vaganti, ma nessuna delle altre teste di serie può dirsi decisamente favorita sulle altre. Carlos Alcaraz, che è la n.3, deve ancora dimostrare continuità sui campi duri e ha perso gli ultimi due scontri diretti con Jannik Sinner, che oggi si metterà alla prova contro Felix Auger-Aliassime (n.7 del tabellone) contro il quale ha perso l’unico precedente, quest’anno sulla terra battuta di Madrid.

Era un altro Sinner (in rodaggio dopo il cambio di allenatore) e un altro Auger-Aliassime, quello che avrebbe raggiunto i quarti a Roma (battuto da Djokovic) e poi avrebbe costretto al quinto set Rafael Nadal negli ottavi la Roland Garros. Non si possono nemmeno sottovalutare l’esperienza di Marin Cilic e due ossi durissimi come il britannico Norrie e lo spagnolo Bautista Agut, entrambi in ottima forma.

Lo spettacolo si annuncia interessante, mai come questa volta uno spettacolo di varietà. Chi vincerà?

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