-
Eventi internazionali

Coppa Davis, 3-0 all'Argentina: la Croazia può sognare i quarti

La Croazia batte l'Argentina e resta in corsa per la qualificazione ai quarti di finale a Malaga. Decisive le vittorie di Borna Gojo e Borna Coric. Nikola Mektic e Mate Pavic completano il 3-0

di | 17 settembre 2022

Coppa Davis a Bologna, Borna Gojo in azione (Foto Sposito)

Coppa Davis a Bologna, Borna Gojo in azione (Foto Sposito)

La Croazia resta in corsa per un posto nei quarti di finale, l'Argentina invece torna a casa con tre sconfitte in tre partite. E' il verdetto della penultima giornata di incontri per il girone A di Coppa Davis alla Unipol Arena di Bologna. Dopo i primi due singolari è 2-0 Croazia. Borna Gojo, numero 164 ATP, ha portato alla Croazia il primo punto battendo 61 36 63 Sebastian Baez, n.37 ATP. Poi Borna Coric (n.26 ATP) ha sconfitto 64 76 Francisco Cerundolo (n.27 ATP). In doppio, infine, Nikola Mektic e Mate Pavic hanno sconfitto 62 75 Maximo Gonzalez e Horacio Zeballos.

Nel quinto confronto in Coppa Davis, la Croazia ottiene dunque la prima vittoria sull'Argentina. Le due nazionali non si incontravano in Coppa Davis dalla storica finale del 2016 in cui l'Argentina ha festeggiato il primo trionfo nella principale competizione a squadre del tennis maschile.

La Croazia insegue la quarta qualificazione per i quarti di finale da quell'edizione. La otterrà comunque, a questo punto, se l'Italia batterà la Svezia domani oppure la Svezia dovesse vincere 2-1 contro gli azzurri.

Dopo il primo singolare, Gojo ha raccontato le modifiche al suo tennis dopo le prime non convincenti prestazioni a Bologna. "Ho cambiato tutto il mio gioco per adattarmi alle condizioni. Sono contento di aver finalmente portato un punto alla mia squadra" ha detto Gojo, che l'anno scorso aveva vinto tre dei quattro singolari disputati in Coppa Davis ma a Bologna ha perso i primi due, contro l'azzurro Lorenzo Musetti e lo svedese Elias Ymer.

Decisivi, a posteriori, i tre gran servizi con cui si è salvato da 0-40 nel primo game del terzo set. "Il mio tennis si basa molto sul servizio - ha detto in conferenza stampa -. Oggi sento di aver servito meglio, sentivo complessivamente meglio il campo. E' stata una bella giornata per me".

In Coppa Davis nelle ultime due stagioni ha giocato alcune delle sue partite migliori.

"Giocare per la mia nazione è l'unico obiettivo che per me conta nel corso di una stagione. Quando gioco in Coppa Davis, mi diverto, mi sento orgoglioso e responsabile, riesco a dare il 180%. Tutti i miei compagni a Bologna questa settimana sanno le difficoltà che ho avuto, a volte non mi sono sentito al meglio. Peccato che ci sta sempre mancando qualcuno, Borna Coric quest'anno e Marin Cilic quest'anno". 

Gojo protagonista in Coppa Davis

Nelle sue prestazioni in Coppa Davis, ha aggiunto, influisce anche il grande orgoglio sportivo suo e della Croazia. "Conosco la storia della mia nazione, molte persone hanno sacrificato tanto per darci la nazione che abbiamo - ha detto dopo la partita -. Quando sento l'inno e vedo la bandiera, sono pronto a tutto. Perché non riesco ad avere lo stesso spirito quando gioco nei tornei? Non lo so ma mi piacerebbe avere la risposta. Ci provo, mi impegno tanto, ma quando giochi i Challenger a volte sei solo tu e l'allenatore, non c'è tanto pubblico. E' difficile mantenere la motivazione, stai solo perdendo soldi settimana dopo settimana. E allora ti chiedi: 'Perché faccio tutto questo?'. Sono intorno al numero 160 del mondo, non posso guadagnare davvero se non gioco in Coppa Davis o negli Slam. E' dura, ma credo che sto migliorando. Ci arriverò nei major e riuscirò a giocare ancora meglio per la mia nazione".

 

La Croazia saluta i suoi tifosi a Bologna dopo l'ultimo match del girone di Coppa Davis (Foto Sposito)

Coric: "Farò il tifo per l'Italia... da casa"

"Sono contento del mio livello di gioco, lo ero anche dopo la partita che ho perso contro Matteo Berrettini. Per me su questa superficie è uno dei migliori cinque, dieci al mondo: perdere con lui ci sta. Oggi è stata la mia partita migliore, dal punto di vista fisico, mentale e del tennis. Ho raggiunto il picco in quello che direi era il match più importante" ha detto Coric dopo la partita.

Visto lo scenario di classifica, la Croazia a questo punto farà il tifo per l'Italia. E anche lui. "Guarderò la partita a casa, a Zagabria, con il mio vino e una tv grande. Posso riposarmi domenica e lunedì perché è stata una settimana molto dura" ha spiegato.

Proprio dal punto di vista dell'impegno fisico Coric è partito per un lungo discorso in cui ha difeso il nuovo formato della Coppa Davis, se osservato dal punto di vista dei giocatori. "Per quanto riguarda l'atmosfera, è chiaro che sarebbe stato diverso giocare a Zadar o a Zagabria davanti a 10 mila tifosi. La sensazione è diversa, può succedere di tutto: da questo punto di vista preferisco la vecchia Coppa Davis" ha sottolineato.

"Ma da giocatore, il vecchio formato richiedeva molto - ha proseguito Coric -. Sapevo che avrei perso quattro settimane e non sarei riuscito a giocare nelle successive. Per cui se arrivavi in finale, perdevi otto o nove settimane in un anno. Da giocatore, questo formato mi piace di più, mi dà più possibilità di lavorare sul mio corpo e riposare a volte quando ne ho bisogno. Poi non stiamo giocando al meglio dei cinque set e fa una grande differenza. A volte la vecchia Coppa Davis mi manca. Poi penso che ho cinque o sei settimane in un anno per essere meglio preparato e allora questo formato mi piace di più".

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti