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"Avere l’opportunità di giocare una parte delle Finals in casa - spiega Binaghi - in un momento nel quale i nostri ragazzi hanno concrete chance di lottare per la vittoria finale, era un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Da Torino inizia un ciclo di 4-5 anni che ha come obiettivo quello di vedere finalmente la nostra Nazionale competitiva ad altissimi livelli"
02 novembre 2021
Le Davis Cup by Rakuten Finals sono alle porte, con l'Italia chiamata a essere protagonista. Non solo sul campo ma pure dietro le quinte, visto che due dei gironi preliminari si giocheranno a Torino. Per chiudere il mese più entusiasmante della storia del tennis italiano. Non può che essere orgoglioso dunque Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis.
UN'OCCASIONE DA NON PERDERE
“Permettetemi di iniziare facendo le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al dottor Stefano Lo Russo, neo-eletto sindaco della meravigliosa città di Torino, ora diventata anche capitale del nostro sport. Non potevamo permetterci di perdere l’occasione di portare in Italia il nuovo format della Coppa Davis, con ben 6 nazioni che si contenderanno un posto in semifinale tramite i due gironi e i successivi quarti di finale. Non potevamo perdere questo evento anche perché lo dovevamo alla Regione Piemonte e all’assessore allo sport Fabrizio Ricca, che ci è stato vicino e ci ha dato il contributo necessario per poterci aggiudicare questa gara. In più, non potevamo perderla anche perché, prima ancora che per i risultati agonistici, noi siamo conosciuti da tempo nel mondo del tennis come ottimi organizzatori. Lo dimostrano gli Internazionali BNL d’Italia, più volte premiati dall’ATP e prossimi a ricevere un upgrade da una a due settimane; lo dimostrano le Next Gen ATP Finals di Milano e anche i due ATP 250 organizzati quest’anno in Italia. Nel nostro palmarès organizzativo credo ci siano ottimi successi”.
APRIAMO UN CICLO DI 4-5 ANNI
Anche sul campo, tuttavia, l'Italia sarà chiamata a farsi notare. Perché mai come oggi il nostro movimento rappresenta un esempio da seguire in tutto il mondo.
“La cosa più importante - continua il presidente Binaghi - è che non potevamo perdere questo evento visto ciò che i nostri giocatori stanno facendo dentro e fuori dal campo. Avere l’opportunità di giocare una parte delle Finals in casa, in un momento nel quale i nostri ragazzi hanno concrete chance di lottare per la vittoria finale, era un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Giocheremo a Torino la Coppa Davis, la manifestazione più antica e secondo me più prestigiosa nel mondo dello sport, vinta da 15 nazioni differenti fra le quali l’Italia. Ci presentiamo con delle legittime ambizioni, con una squadra nuova, un capitano nuovo e dei giocatori esordienti. L’Italia presenterà un mix fra esperienza e gioventù, dunque può sognare. Da Torino inizia un ciclo di 4-5 anni che ha come obiettivo quello di vedere finalmente la nostra Nazionale competitiva ad altissimi livelli in una competizione come la Coppa Davis”.
VINCERE LA DAVIS, IN PROSPETTIVA UN OBIETTIVO
Difficile scegliere un momento, per rappresentare il 2021 del tennis italiano.
“Il 2021 è stato un anno positivo per tanti sport. Noi come Federazione Italiana Tennis abbiamo ottenuto risultati mai raccolti in passato nella nostra storia, come la finale di Wimbledon. Ma oltre a questo possiamo godere di un mix particolare, perché i risultati sportivi arrivano nel momento in cui il nostro Paese presenta degli eventi importantissimi, mai visti prima sul nostro territorio. Una combinazione straordinaria che fa sì che sia il tennis, sia il fratellino padel, che ormai tanto piccolo non è più, stiano diventando gli sport più popolari che ci sono nel nostro Paese. Stiamo uscendo dalla pandemia molto più forti di prima, e credo che il capitano Filippo Volandri e i nostri ragazzi ce la metteranno tutta per dimostrare a Torino e a tutti i nostri appassionati che dobbiamo continuare a sognare. Vincere la Coppa Davis, in prospettiva, può essere un nostro obiettivo”.
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