Chiudi
La tornata di qualificazione della Davis in programma tra venerdì 3 e domenica 5 febbraio presenta diversi temi interessanti e soprattutto una presenza rilevante di top players. A dimostrazione che questa competizione sta ritrovando un certo appeal
di Cristian Sonzogni | 01 febbraio 2023
Non c'è l'Italia, già promossa (tramite wild card dell'Itf) alla prima fase delle Finals, in settembre a Bologna. Ma la tornata di qualificazione della Davis in programma nel fine settimana presenta comunque diversi temi interessanti e soprattutto una presenza rilevante di top players. A dimostrazione che forse – al di là di tutte le polemiche e dei cambi di direzione in merito al format – questa competizione sta ritrovando un certo appeal tra i migliori giocatori del mondo.
CROAZIA VS AUSTRIA (4-5 FEBBRAIO)
Sotto il profilo della qualità dei partecipanti, i match da tenere d'occhio sono nel cuore dell'Europa e non vanno ricercati molto lontano da noi. Uno è quello in scena a Rijeka, un'oretta e mezza di auto da Trieste (sintetico indoor), dove la Croazia di Marin Cilic (21 Atp, ex numero 3) e Borna Coric (23 al mondo, best ranking di numero 12) partirà favorita di fronte all'Austria di Dominic Thiem (numero 3 prima dell'infortunio), sempre in cerca di un recupero sui livelli che il suo talento meriterebbe. Una rincorsa che passa anche attraverso le emozioni della Davis, malgrado la sua Austria abbia davvero poche chance di fronte ai padroni di casa, dotati pure di uno dei doppi migliori del mondo, quello composto da Mektic e Pavic.
GERMANIA VS SVIZZERA (3-4 FEBBRAIO)
L'altra sfida da copertina si gioca a Trier, in Germania, la Treviri fondata dai romani. Alexander Zverev, pure lui come Thiem impegnato nella ripresa post-infortunio, proverà a guidare un gruppo solido che conta anche su Otte, Struff e sui doppisti Puetz e Mies. Dall'altra parte, però, c'è una Svizzera che unisce gioventù ed esperienza e non è per nulla da sottovalutare, con il talento di Leandro Riedi e Dominic Stricker pronto ad esplodere e una chioccia come Stan Wawrinka a gestire la vicenda. Magari pure dal campo, se ce ne sarà bisogno. A completare la rosa, Huesler e Ritschard. Pronostico in favore dei tedeschi, ma match tutto da seguire.
NORVEGIA VS SERBIA (3-4 FEBBRAIO)
Un altro top player scende in pista a Oslo, per Norvegia-Serbia. Ma Casper Ruud (4 Atp), con tutta la buona volontà, difficilmente potrà fare miracoli accanto a compagni che ancora sono molto lontani dall'essere competitivi ad alto livello: parliamo del dignitoso Durasovic (362) e di altri tre che non stanno nemmeno fra i primi mille della classifica mondiale. I serbi non hanno Novak Djokovic – la cui partecipazione non era prevista, a prescindere dall'impegno australiano – ma hanno comunque giocatori di valore come Kecmanovic, Krajinovic, Djere: difficile che i ragazzi capitanati da Viktor Troicki si facciano sorprendere, tanto più che parliamo di cinque match in totale (quattro singolari e un doppio) e non di tre come accade nelle fasi successive della manifestazione.
UZBEKISTAN VS USA (3-4 FEBBRAIO)
Non ci sono, invece, i migliori statunitensi, anche se il team a stelle e strisce non dovrebbe comunque avere alcun problema nella trasferta di Tashkent, in Uzbekistan. Paese che ha ancora nel buon vecchio Denis Istomin – 36 anni, capitano e giocatore – una risorsa fondamentale per restare a galla. Agli americani serviranno tre punti da Tommy Paul (semifinalista a Melbourne), Mackenzie McDonald ed eventualmente da Denis Kudla, col doppio (Ram e Krajicek gli specialisti chiamati in causa) come possibile supporto. Proprio il ritorno in doppio di Rajeev Ram, escluso dalle Finals di Malaga dello scorso anno, è la vera notizia in casa Stati Uniti. Molto più delle assenze – già previste – di Fritz, Tiafoe, Korda, Brooksby, Nakashima, Shelton e compagnia.
CHI RISCHIA
Non dovrebbe rischiare molto la Francia in Ungheria, anche se Marton Fucsovics è sempre una mina vagante e anche se il team transalpino non vive certo uno dei momenti migliori della sua storia. Chi rischia – e parecchio – è invece l'Argentina, che nella fredda Finlandia potrebbe pagare condizioni ambientali difficili. I padroni di casa hanno due ragazzi giovani ed esuberanti come Emil Ruusuvuori e Otto Virtanen, mentre i sudamericani arrivano alla Espoo Arena con una formazione rabberciata: Francisco Cerundolo, Pedro Cachin, Facundo Bagnis, Andres Molteni, Maximo Gonzalez. Tutta gente che col veloce indoor ha un rapporto quantomeno complesso.
Completano il quadro Colombia-Gran Bretagna (a Cota, terra all'aperto) con Norrie e Draper nel team britannico, Cile-Kazakistan (a La Serena, terra all'aperto), Corea del Sud-Belgio (a Seul, sintetico indoor), Svezia-Bosnia (a Stoccolma, sintetico indoor), Olanda-Slovacchia (a Groningen, sintetico indoor) e Portogallo-Repubblica Ceca (a Maia, terra indoor) con Jiri Lehecka come star. Le 12 vincenti si uniranno a Canada, Australia, Italia e Spagna per comporre il gruppo di 16 squadre che darà vita alle Finals 2023. In attesa di capire se e come cambierà la competizione per l'Insalatiera negli anni successivi.
Non ci sono commenti