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Musetti verso un sogno a Parigi: la "prova del Nole"

Novak Djokovic domina Khachanov e sarà l'avversario di Lorenzo Musetti nel suo primo quarto di finale in un Masters 1000 a Parigi Bercy

di | 04 novembre 2022

Per la terza volta in poco più di un anno, Lorenzo Musetti incrocia Novak Djokovic. A Parigi il carrarino si è annunciato con l'ottavo di finale al primo Slam, il Roland Garros 2021, e due set contro il serbo belli come una promessa,rimpianti come i fiori non colti. In mezzo la sfida a Dubai, prima partita del 2022 del serbo dopo l'espulsione dall'Australia, che Djokovic ha vinto più nettamente.

A Bercy il serbo si è liberato senza problemi di Karen Khachanov, l'unico avversario ad averlo sconfitto in finale a Parigi-Bercy, nel 2018. Ma c'è un motivo se da allora il russo, in campo come atleta neutrale, non ha alzato altri trofei e Djokovic ne ha messi in bacheca 18, vincendo tra gli altri sette Slam e sei Masters 1000. Il 64 61 dà la misura di una partita senza storia, mai davvero in discussione.

Dopo la partita, come già a Dubai, il serbo ha avuto parole di ammirazione per Musetti. "E' miglioratissimo sul duro - ha detto -, questa settimana ha vinto partite importanti. Ha grande talento, ha tutto nel suo gioco. Può attaccare, sa difendere bene e si muove molto bene. Conosco bene il suo gioco, mi aspetto una bella sfida”.

Per la terza volta in meno di un anno, dunque, Djokovic ne misurerà doti e ambizioni. Troverà, però, un Musetti molto diverso, forte della prima vittoria in carriera su un Top 5, quel Casper Ruud arrivato alla fine della stagione con l'anima in riserva e le gambe che non partono. Ha così raggiunto il primo quarto di finale in un Masters 1000 e proseguito un lavoro di affinamento dei colpi e razionalizzazione delle strategie particolarmente utile sul duro.

Sta giocando sempre meglio sulla superficie che in passato gli piaceva meno di tutte, ha ammesso. "Penso che posso giocare molto bene sul veloce e questo è un vantaggio per me perché la maggior parte dei tornei si disputerà su questa superficie" ha detto Musetti che sul duro ha vinto il secondo titolo ATP a Napoli, battendo Matteo Berrettini nella seconda finale tutta italiana in un torneo non su terra battuta. La sua stagione, e in fondo la sua carriera, è cambiata però sul rosso, nella finale di Amburgo contro l'attuale numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.

Le certezze, da allora, sono aumentate eccome. A Bercy, ha proseguito Musetti, "avevo innanzitutto l'obiettivo di finire bene la stagione. Di sicuro, quando inizio un ATP 500 o un Masters 1000 ora mi pongo l'obiettivo di lottare per il titolo. Solo quando ci credi veramente, poi raggiungi questi risultati. E dall'anno prossimo dovrà essere così anche negli Slam".

In questo passaggio di tempo Djokovic è l'avversario più difficile ma per certi versi il più indicato per misurare le ambizioni di Musetti, che sarà protagonista per la seconda volta alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals.

Per capire se hai le spalle abbastanza larghe da competere per il titolo nei grandi tornei, è con i migliori che devi misurarti. E Djokovic, che vince almeno due titoli all'anno da 17 stagioni di fila, vanta il primato di finali ATP disputate dal 2018 a oggi (30). Ed è l'unico giocatore nato negli anni Ottanta, insieme a Rafa Nadal, ad aver centrato una finale in un torneo di categoria almeno ATP 500 dopo il lockdown.

Djokovic o Musetti, il percorso: Tsitsipas o Paul in semifinale

Il vincente tra Djokovic e Musetti incontrerà in semifinale Stefanos Tsitsipas o Tommy Paul. Il greco, tornato nei quarti di finale a Bercy per la prima volta dal 2019, ha sconfitto 63 76(3) il francese Corentin Moutet, capace di battere Cameron Norrie in un match finito oltre le tre di notte- Una bella reazione dopo essere stato cacciato dalla Federazione francese, che dunque non gli metterà più a disposizione coach e strutture, per i suoi comportamenti fuori dal campo.

Tsitsipas, uno degli otto qualificati per le Nitto ATP Finals in programma a Torino dal 13 al 20 novembre, ha raggiunto i quarti per la 14ma volta in stagione. Matematicamente è ancora in corsa per finire il 2022 da numero 1 del mondo insieme a Rafa Nadal e Carlos Alcaraz, che però chiuderebbe ogni discorso vincendo il titolo a Bercy.

"Sono felice perché oggi dovevo vedermela contro un avversario e contro tutto il pubblico - ha detto Tsitsipas -. Ho giocato un match solido, sono rimasto super concentrato su ogni punto".

Paul, che nel corso del torneo aveva eliminato Rafa Nadal, ha superato 64 64 Pablo Carreno Busta e centrato così il secondo quarto di finale in un Masters 1000 in carriera. 

Il 2022 si conferma il suo anno migliore, nato sulla scia del primo titolo ATP vinto a Stoccolma alla fine della scorsa stagione. Il lavoro con il coach Brad Stine, iniziato nel 2019 quando era numero 114 del mondo, sta pagando eccome. Numero 31 ATP dopo aver toccato un best ranking di numero 28 quest'anno ha sorpreso Zverev a Indian Wells, ha raggiunto per la prima volta gli ottavi in uno Slam a Wimbledon e in un Masters 1000 in Canada, dove ha battuto tra gli altri Alcaraz.

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