-
Eventi internazionali

Donne: a Melbourne con la finale Rybakina-Sabalenka tornano a comandare i muscoli

La russa-kazaka già regina di Wimbledon e la bielorussa alla prima finale Slam sono grandi atlete dal gioco potente che parte da un super-servizio. I numeri e la forma di quest’anno favoriscono la più anziana, ma…

di | 27 gennaio 2023

Aryna Sabalenka, n.5 del mondo e Elena Rybakina, n.25, finaliste a Melbourne (Foto Getty Images)

Aryna Sabalenka, n.5 del mondo e Elena Rybakina, n.25, finaliste a Melbourne (Foto Getty Images)

Con Ash Barty e poi anche con Iga Swiatek al numero 1 del mondo sembrava che il tennis donne stesse andando verso una evoluzione diversa rispetto a quella degli uomini, bypassando la potenza pura. Le semifinali degli Australian Open riportano invece in auge il gioco possente, muscoli e velocità, quindi fisico prorompente e decisivo, più che tocco, variazioni e volée, proponendo all’ultimo ostacolo la 23enne regina di Wimbledon, Yelena Rybakina, russa con passaporto kazako, e la 24enne bielorussa Arina Sabalenka, che arriva per la prima volta all’esame più difficile dopo troppe bocciature e tre semifinali Slam.

 

LETARGO

Dopo la sbornia sull’erba di Londra, Yelena dalle lunghe leve, bocciata nelle passioni iniziali, ginnastica e pattinaggio su ghiaccio, per i 184 centimetri d’altezza, è transitata attraverso più fasi: dalle grandi promesse giovanili - ha vinto anche il trofeo Bonfiglio di Milano - alle delusioni fra le ‘pro’, tanto da meditare il ritiro fino a 6 mesi prima del trionfo ai Championships e poi eclissarsi quasi totalmente fino a questa nuova esplosione di Melbourne. Con chissà quali accorgimenti del nutrizionista/preparatore atletico, Fabio Buzzanca, che equilibra composizione corporea e idratazione e le concede qualche scappatella (pizza, pasta e cioccolato) solo quando stacca la spina dal Tour.

Oggi ha messo giù 30 vincenti (9 ace, da aggiungere ai 35 nei precedenti 5 match) con 21 errori gratuiti. Ha dominato i suoi turni di servizio facendo viaggiare la palla a una media di 178 all’ora, con punte a 191 che solo Coco Gauff riesce a tenere. “Ho cominciato a service così bene e con tanta continuità dal 2019, quando ho cominciato ad allenami con Stefano (il croato Vukic) e abbiamo fatto tanti cambiamenti nella tecnica guadagnando potenza ed efficacia. Così oggi è la mia arma principale, anche grazie all’esperienza di Wimbledon che mi sta aiutando in Australia evitandomi le sorprese. Dopo l’anno scorso a Londra tutto è più facile”.

SERVIZIO

Nel giorno del riscatto, con la prima agognata promozione a un finale Slam, Aryna Sabalenka, la candida non riesce a togliersi il sorriso di faccia: “Ma davvero ho colpito così forte di dritto contro Linette che tenevo le medie di un uomo? A me sembrava di tirar piano…”. Fin qui, “La tigre” ha collezionato 441 punti, 196 vincenti, cioé il 47.34%: una percentuale eccezionale.

Anche lei, come Rybakina, domina il servizio (ha perso solo 6 turni di battuta nel torneo su 55), contro il 10/62 della russa/kazaka. Che fa più punti sia con la prima (58 a 55%) che con la seconda (54 a 53%), vincendo in parallelo anche nei servizi-vincenti: 53% Rybakina, 42% Sabalenka. Parliamo di numeri stratosferici di due grandi attaccanti da fondocampo. Che comunque compensano i cali. Contro la numero 1 del mondo, Swiatek, nel quarto turno, Rybakina ha perso due volte la battuta ma ha piazzato il 32% di servizi vincenti e, in semifinale, contro Victoria Azarenka, ha ceduto la battuta tre volte ma ha ottenuto il 36% di prime vincenti. 

SORPRESA

Se Rybakina ha stentato prima di Wimbledon e poi ha “dormito”, aggiudicandosi il torneo di Portorose e poco più, Sabalenka aveva cominciato il 2022 con 2 sconfitte ad Adelaide collezionando 18 doppi falli contro Kaja Juvan e 21 contro Rebecca Peterson. Un anno dopo, agli Australian Open ha commesso 22 doppi falli, ma in tutto il torneo, dimostrando, grazie all’aiuto di un ingegnere biomeccanico, di aver neutralizzato la Kryptonite che l’abbatteva anche psicologicamente.

Le cose le vanno talmente bene che dal via del 2023 ha vinto 10 match su 10 e 20 set su 20. Rispolverando il filotto del 2020-2021 con 15 successi di fila e i titoli WTA di Ostrava, Linz e Abu Dhabi, lasciando per strada appena 4 set.

Perciò Aryna si presenta al duello con Rybakina con fin troppa fiducia, forte anche della classifica (numero 5 contro 25), del 3-0 nei precedenti (ma sempre in 3 set) e di un controllo delle emozioni davvero nuovo per lei: “Mi sto forzando di gridare meno dopo un bel punto come dopo un brutto colpo, cerco di tenermi di più le cose dentro, restar calma e pensare al prossimo punto, limitando al massimo le emozioni negative”. Dopo lo sfogo-chiave con lo psicologo: “Devo prendermi le responsabilità e conviverci, ho capito che i problemi devo risolvermeli da me, nessun altro può farlo al posto mio”. E’ il momento dei muscoli: è il momento della Tigre?

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti