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Eventi internazionali

Ritiro Federer, Ljubicic sorprende tutti: "Dopo Wimbledon 2019..."

In un'intervista concessa a Sky l'ultimo coach di Federer, suo rivale da giocatore, spiega perché ha cambiato il gioco. E svela se Roger si sarebbe ritirato in caso di trionfo a Wimbledon 2019

di | 16 settembre 2022

Roger Federer e Ivan Ljubicic (foto Getty Images)

Roger Federer e Ivan Ljubicic (foto Getty Images)

Roger Federer lascia il tennis dopo 1526 partite giocate nel circuito maggiore, di cui 1251 vinte, dopo aver conquistato 103 titoli compresi 20 Slam. Lascia con 310 settimane da numero 1 del mondo. Ma i numeri, ha detto a Sky Sport Ivan Ljubicic, prima suo avversario e suo coach negli ultimi anni di carriera, "non sono la prima cosa che mi viene in mente parlando di Federer. Lui ha cambiato questo sport, ha portato la continuità e alzato il livello per tutti quelli che sono arrivati dopo, i Djokovic, i Nadal, i Murray. E che, come naturale, in qualche caso lo hanno anche superato".

Federer, ha spiegato Ljubicic, "ha provato a rientrare nel circuito, ha fatto di tutto per tornare a vincere perché è quello che gli interessa. Noi lo ricordiamo e lo conosciamo come un giocatore elegante e soprattutto vincente".

Da quando il tennis è diventato uno sport molto più stancante dal punto di vista atletico, sembrava impensabile poter continuare a vincere anche oltre anni. "Quello che Federer è riuscito a fare non era pensabile prima. Io mi sono ritirato a 33 anni e mi sentivo vecchio".

Secondo Ljubicic, lo svizzero ha cambiato questo sport attraverso una continuità senza precedenti. "Perché Federer ha cambiato il tennis? Per me è stato il primo che ha dominato il tennis 52 settimane all'anno - ha detto -. Mi ha impressionato l'energia con cui gestisce le situazioni difficili. Ricordo nel 2005, nel 2006 abbiamo giocato tante volte contro e ogni volta usava una tattica diversa. Da allenatore lo trovai un po' sfiduciato, non vinceva uno Slam da quattro anni. Non abbiamo mai lavorato su un colpo specifico ma sul gioco, su colpire più piatto, lui è un giocatore d'attacco che quando difende deve stare vicino al campo".

Grazie, Roger: il meglio della sua magica carriera

Una gioia durata solo fino alla finale, fino a quei due match point non sfruttati contro Novak Djokovic. "Una partita indigeribile ancora oggi" ha detto Ljubicic, convinto però che Federer non avrebbe comunque deciso di lasciare il tennis, come molti pensavano alla vigilia, nemmeno in caso di vittoria. "Roger non ha mai cercato la ragione per smettere. Lui ancora oggi vuole giocare, vuole vincere. Il tennis è la sua vita, smette perché il suo corpo gli sta dicendo che non riesce ad essere competitivo come vorrebbe essere". Ma come scriveva Garcia Marquez "non piangere perché qualcosa finisce. Sorridi perché è successa".


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