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Gli Internazionali BNL d’Italia sono stati il teatro del salto di qualità del torinese che ha battuto Thiem e Rublev e fatto tremare Djokovic, riportando un italiano in semifinale 14 anni dopo Volandri. Lì si è capito che il tennis azzurro maschile stava voltando pagina
di Vincenzo Martucci | 14 dicembre 2021
Una finale Nadal-Djokovic, la sesta a Roma della rivalità dal 2005, col decimo trionfo del più forte campione di sempre sulla terra rossa contro i cinque urrà del campione di gomma. L’albo d’oro degli IBI 2021 al Foro Italico fa festa a dispetto delle limitazioni di pubblico per il Covid-19, con l’ingresso solo dagli ottavi e al 25% della capienza dell’impianto.
La finale è l’ennesima consacrazione di una tappa mondiale di prima qualità, un classico sulla terra rossa europea, con un epilogo davvero imprevedibile: Rafa, in difficoltà tecno-fisica prima del torneo, in difficoltà dopo il secondo set del derby contro Nole I di Serbia e anche all’inizio del terzo quando salva una palla-break, all’improvviso sprinta inesorabile sul rivale che paga maggiormente le doppie fatiche del sabato, con quarti e semifinali nello stesso giorno per via della pioggia. Dando un segnale che poi risulterà decisivo e gli prosciugherà il serbatoio a un passo dal Grande Slam: a 34 anni più scatti consecutivi contro i primi della classe stroncano anche il super-eroe di Belgrado.
Infatti, Nadal supera in due set Zverev ed Opelka, mentre Djokovic se la cava ma con tanta più fatica negli equilibratissimi match contro Tsitsipas e poi contro Sonego. Contro il greco, Novak è anche fortunato: sfrutta la sospensione del venerdì sera, quand’è sotto di un break, per rientrare in partita e poi cambia ancora marcia nel terzo set - contro Stefanos l’altalenante che serve per il match sul 5-4 -, e s’impone infine con l’eloquente 4-6 7-5 7-5, siglato da 42 vincenti a 38.
Non fa in tempo di rifiatare, però, che deve ancora dare il meglio di sé per spegnere il sogno di Lorenzo Sonego, primo semifinalista a Roma dopo l’impresa di addirittura 14 anni fa dell’attuale Direttore tecnico FIT e capitano di coppa Davis, Filippo Volandri.
Proprio il ragazzo di Torino, che s’è costruito pezzo a pezzo con umiltà ed abnegazione alla scuola di Gipo Arbino, scrive una delle pagine più entusiasmanti del Rinascimento del tennis italiano che verrà superata solo dalle prestazioni ancor più eccezionali della coppia Berrettini-Sinner. Dopo un inizio di stagione non trascendentale, “Lollo” firma il secondo titolo ATP, il primo sull’amata terra rossa, al “250” di Cagliari, battendo Simon, Hanfmann, Fritz e Djere, e concede il bis in doppio insieme ad Andrea Vavassori.
A Montecarlo si fa male a un dito, così a Roma arriva ancora più carico e supera Monfils e Mager, poi fa il colpaccio contro Dominic Thiem, il numero 4 del mondo, il finalista di due Roland Garros consecutivi, annullandogli un match point sulla strada dell’indimenticabile 6-7 6-4 7-6. E nei quarti insiste, col suo gioco anomalo, pieno di rischi e di difese estreme, eliminando in rimonta Andrey Rublev, 7 del ranking, reduce del successo su Nadal e Ruud e quindi della finale a Montecarlo.
Con le sue imprese, Sonego allontana i riflettori dagli altri azzurri, più attesi di lui sulla ribalta del più importante torneo nazionale. A cominciare dal “romano de Roma” Matteo Berrettini che, sulla scia della finale persa a Madrid contro Zverev, anche se in altura e in condizioni totalmente differenti, una volta sulla terra di casa, vince in rimonta nel delicatissimo esordio contro Basilashvili, domina Millman ma negli ottavi si spegne dopo un set ancora contro Zverev.
Da parte sua, Jannik Sinner, dopo la bella battaglia con Rafa nei quarti del Roland Garros 2020, rimane deluso dal nuovo test di secondo turno contro il Maciste di Majorca: perde in due set, così saluta prematuramente il torneo alla pari dell’amico Lorenzo Musetti, impotente contro il gigante Opelka. Come i due giovanissimi, contro Humbert e l’infortunato Hurkac, passano un turno anche le wild card Travaglia e Mager (contro Paire e De Minaur), mentre Fognini e Caruso non passano nemmeno quello (contro Nishikori e Goffin).
Sonego si merita comunque tutte le attenzioni anche per come si comporta nell’impossibile sfida al numero del mondo, Djokovic: gli cancella due match point, gli strappa il secondo set al tie-break e si arrende da impavido guerriero 6-3 6-7 6-2. Tanto da meritarsi l’abbraccio a rete di Nole che proprio non ci sta a perdere ancora contro quel diavolo di italiano dopo lo sgambetto dell’anno prima a Vienna.
L’allievo di Gipo Arbino Sonego è uno degli esempi più fulgidi di ottimo giocatore che si costruisce con tanto lavoro ed applicazione, partendo da base atletiche buone (“i piedi veloci e l’altezza”, suggerisce il suo mentore) ma non eccezionali, un esempio che qualsiasi aspirante stregone dovrebbe tener ben presente, guardando alla classifica da “top 20” e alle sue caratteristiche, talmente fungibili da garantirgli due titoli ATP su due superfici così diverse come l’erba e la terra rossa, e da renderlo competitivo anche sul cemento, persino su quello indoor, come dimostrerà anche in coppa Davis a Torino.
Se l’albo d’oro del tabellone maschile si fregia della finale più nobile, fra Nadal e Djokovic, quello femminile può comunque sfoggiare il nome di Iga Swiatek, che l’anno scorso aveva conquistato il Roland Garros.
Nel match decisivo la polacca rifila un clamoroso 6-0 6-0 alla finalista uscente, Karolina Pliskova, a coronamento di un torneo convincente durante il quale domina anche Elina Svitolina, soffre solo nel primo set contro baby Coco Gauff e ne concede appena uno, alla ceca Barbora Krejcikova, che subito dopo le toglie la corona di nuova regina del Roland Garros. Ahinoi, al femminile c’è davvero troppa poca Italia: Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto e Camila Giorgi, ammesse in tabellone solo con la wild card della Federtennis, cedono tutte al primo turno. La nuova sfida azzurra è però partita.
Gli Internazionali BNL d'Italia 2021 saranno il tema al centro della puntata odierna di "Reloaded", il programma di SuperTennis che fino al 31 dicembre vi terrà compagnia, ogni giorno alle 21.00, per rivivere i grandi temi e le imprese dei principali protagonisti della stagione appena conclusa.
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