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Simona Halep è risultata positiva al Roxadustat a un controllo durante lo US Open. Le controanalisi hanno confermato il verdetto. "Le quantità sono bassissime, non ho mai consapevolmente barato" ha scritto sui social la rumena
di Alessandro Mastroluca | 21 ottobre 2022
L'International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha comunicato di aver temporaneamente sospeso l'ex numero 1 del mondo Simona Halep. La rumena aveva comunque comunicato che non sarebbe tornata in campo nel 2022.
L'ITIA, si legge nella nota dell'agenzia, ha squalificato Halep per una violazione dell'articolo "7.12.1 del Programma Anti-Doping del 2022 (TADP). L'ITIA ha comunicato alla giocatrice la violazione lo scorso 7 ottobre per presenza di una sostanza proibita nel campione (articolo 2.1 del programma) e utilizzo di una sostanza vietata senza una valida esenzione terapeutica (articolo 2.2).
"Halep, numero 9 del mondo, ha formito un campione durante lo US Open lo scorso agosto. Il campione è stato suddiviso in due, A e B. Nel campione A è stato individuato FG-4592 (Roxadustat), contenuto nella lista delle sostanze vietate dalla WADA, l'agenzia mondiale antidoping".
La rumena, prosegue la nota, "ha esercitato il suo diritto all'analisi del campione B, che ha dato lo stesso esito".
Il roxadustat è un principio attivo usato contro l'anemia. Come riporta l'Agenzia Europea per i Medicinali, il roxadustat aumenta i livelli di emoglobina e attiva la risposta naturale del corpo ai ridotti livelli di ossigeno nel sangue.
Halep ha affidato la sua reazione alla notizia della squalifica ai suoi profili social. "Oggi inizia la partita più dura della mia vita: una battaglia per la verità - ha scritto -. Mi hanno comunicato che sono risultata positiva al Roxadustat in quantità estremamente basse. E' lo shock più grande della mia vita.
— Simona Halep (@Simona_Halep) October 21, 2022
"Per tutta la mia carriera, non mi è mai passato per la mente di barare, nemmeno una volta, perché va contro tutti i valori con cui sono stata educata. In una situazione così ingiusta, mi sento confusa, tradita. Combatterò fino alla fine per dimostrare di non aver mai assunto consapevolmente alcuna sostanza proibita, e ho fiducia che presto o tardi la verità emergerà. Non è una questione di titoli o di soldi. E' una questione di onore e del mio amore sviluppato negli ultimi 25 anni con il tennis"