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C'è tempo fino al 31 ottobre per votare online e aiutare Flavia Pennetta a entrare nella International Tennis Hall of Fame. E' la prima italiana in Top 10 nell'era Open
di Alessandro Mastroluca | 21 ottobre 2021
Flavia Pennetta può diventare la prima tennista italiana nella Hall of Fame. I tifosi possono contribuire, votando per lei sul sito vote.tennisfame.com fino al 31 ottobre. L'azzurra è seconda in questa classifica dietro Cara Black, campionessa di doppio dello Zimbabwe.
I tre candidati con più preferenze nel voto dei tifosi aggiungeranno rispettivamente il 3%, 2%, 1% ai consensi ottenuti dopo che si saranno espressi i componenti dell'Official Voting Group. Chi avrà raggiunto almeno il 75% delle preferenze alla fine del processo di voto, sarà indotto nella Hall of Fame durante la cerimonia a Newport a luglio del 2022.
Flavia Pennetta ha un traguardo storico da far valere: è la prima italiana in Top 10 nell'era Open. Prima di lei solo Annelies Ullstein Bossi era stata considerata tra le prime 10 del mondo, nella classifica del 1949 e 1950 stilata dal giornalista Lance Tingay.
Pennetta raggiunge l'elite del tennis e si aggiunge così a un gruppo che comprende leggende come Chris Evert e Martina Navratilova, Steffi Graf e Monica Seles, o le sorelle Williams, nell'estate del 2009. La lunga volata inizia con il torneo di Los Angeles, che presentava in tabellone cinque delle allora prime 10 giocatrici nel ranking WTA.
La brindisina firma due nette vittorie contro le russe Nadia Petrova e Vera Zvonareva, numero 10 e 7 del mondo, elimina in semifinale l'ex numero 1 Maria Sharapova, e in finale Samantha Stosur, rientrata proprio nel 2009 dopo essere stata fermata quasi un anno dalla Lyme, un'infezione che si trasmette con le punture delle zecche.
Pennetta story, dalla Fed Cup a New York
Il titolo di Los Angeles, fino a quel momento il più prestigioso nella sua carriera, lancia la brindisina verso il sogno della Top 10. Il culmine di quell'estate matura la settimana successiva, a Cincinnati. Pennetta inizia il torneo con appena 100 punti da recuperare in classifica su Nadia Petrova, numero 10 del mondo.
La russa perde al primo turno contro l'ucraina Alona Bondarenko. Ana Ivanovic, numero 11 quella settimana e in corsa per rientrare fra le prime 10, esce al secondo turno. Flavia è sicura a quel punto di entrare in Top 10 raggiungendo la semifinale. Batte la giapponese Ayumi Morita, l'ungherese Agnes Szavay e Venus Williams per arrivare così a giocare il decisivo quarto di finale contro la slovacca Daniela Hantuchova.
Sul 6-3 5-3, la brindisina va a servire per la semifinale e per la storia. E' un turno di battuta teso e complesso. Pennetta manca sei match point, commette il doppio fallo della partita ma alla settima occasione completa il trionfo che cambia la storia. L'azzurra perderà contro Dinara Safina, che la sconfigge per la settima volta su sette sfide. Finisce così una serie di quindici vittorie di fila. Ma è festa per l'Italia. Il 17 agosto 2009, Flavia Pennetta è Top 10 per la prima volta.
"Sono orgogliosa", racconta alla Gazzetta dello Sport, "di aver raggiunto qualcosa che nessuno aveva mai fatto. Bella sensazione, senza montarsi la testa. Sono sempre la stessa Flavia. Questo sport, come la vita, ti mette alla prova. Ci sono momenti brutti che ti aiutano a crescere e momenti belli in cui devi rimanere coi piedi per terra. Spesso in Italia ci esaltiamo troppo per una vittoria e parliamo di crisi dopo una sconfitta. Non è così". La sua storia l'ha dimostrato.
"Ho rotto un muro - ci ha raccontato nell'intervista realizzata in occasione della nomination per la Hall of Fame -. Raggiungere quel traguardo, che tante mie colleghe avevano inseguito invano e sembrava impossibile per noi italiane, è servito molto. Da un lato, mi ha fatto capire cosa stavo diventando. Dall'altro, penso sia servito a tutto il tennis italiano femminile, perché le altre hanno visto che si poteva fare. E i risultati con Francesca Schiavone, Sara Errani e Roberta Vinci sono arrivati".
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