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Il coach e match analyst Craig O'Shannessy ha analizzato il fattore chiave che ha deciso la finale di Miami.
di Craig O'Shannessy* | 05 aprile 2021
Un'ora. Un vincente da fondo. Un nuovo trofeo da mettere sul caminetto. Hubert Hurkacz ha sconfitto Jannik Sinner 7-6(4) 6-4 nella finale di Miami con una strategia intelligente finalizzata a chiudere Sinner nella "gabbia del rovescio" e a buttar via la chiave. Hurkacz ha conquistato il suo primo titolo in un Masters 1000 mettendo in campo una quantità sorprendente di palle e costringendo Sinner a prendere rischi e sbagliare.
Assorbi. Respingi. Difendi. Contrattacca. Uscito dritto dritto da un film di Rocky. Il match durava da 56 minuti quando Hurkacz ha tirato il primo vincente da fondo per conquistare un set point nel primo parziale.
Era un dritto vincente dopo il servizio (Servizio +1) colpito all'altezza della linea del servizio dopo una debole risposta. Una stranezza. Hurkacz avrebbe finito il match con dieci vincenti da fondo senza averne cercato praticamente nessuno. Sinner avrebbe chiuso con 12 vincenti da fondo pur avendo cercato di completare così praticamente tutti gli scambi.
La strategia primaria di Hurkacz era giocare quanto più possibile rovescio contro rovescio sul lato sinistro. La seguente grafica di Hawk-Eye chiarisce chiaramente il motore della vittoria di Hurkacz.
Hurkacz ha colpito il 56% dei rovesci nello scambio in diagonale verso il terzo di campo più esterno. Sinner ha colpito il 57% dei suoi rovesci in cross, rendendo quella diagonale la direzione primaria degli scambi in partita. Hurkacz non aveva interesse a cambiare con il rovescio lungolinea verso il potente dritto di Sinner. Infatti, ha direzionato così solo il 13% dei suoi rovesci.
Per molti versi, la strategia in quattro tempi di Hurkacz è un ritorno indietro a come andavano le partite tradizionalmente in questo sport.
Punta il rovescio prima. Poi il dritto e il servizio di conseguenza si autodistruggeranno. Quando sei entrato nella mente dell'avversario, il match è finito. Sinner l'ha detto in conferenza stampa dopo la partita.
"Ho commesso alcuni gratuiti nel tiebreak. Poi non ho servito bene soprattutto all'inizio del secondo set, e non ho risposto abbastanza profondo" ha spiegato.
Il grafico Hawk-Eye rende ancora più chiaro il piano di Hurkacz di chiudere Sinner nella "gabbia del rovescio". Hurkacz ha tirato il 54% dei suoi dritti a uscire verso il rovescio di Sinner nell'angolo sinistro, ovvero una percentuale simile al 56% dei rovesci nello stesso angolo.
Il primo obiettivo di Sinner con il dritto, invece, era il dritto di Hurkacz, e in quella direzione ha colpito con questo fondamentale il 52% delle volte. Ma invece di iniziare scambi dritto-contro-dritto Hurkacz cambiava direzione e costringeva Sinner a colpire un altro rovescio.
Sinner ha tirato il 31% dei dritti nello scambio con i piedi dentro la riga, ma solo il 15% dei rovesci. Il suo dritto è stato più letale, motivo per cui Hurkacz ha cercato di non esporsi da quel lato. Complessivamente, entrambi hanno colpito più di rovescio da fondo, ed è stato un vantaggio chiave per il polacco.
Colpi da fondo di Hurkacz
• Dritti = 47.7% (137)
• Rovesci = 52.3% (150)
Colpi da fondo di Sinner
• Dritti = 47.9% (142)
• Rovesci = 52.1% (154)
La velocità media dei colpi da fondo di Sinner è stata di 122 km/h (76 miglia orarie), decisamente più alta dei 112 km/h di Hurkacz (70 miglia orarie). Come colpisci conta. Ma dove mandi la palla conta di più.
* Craig O'Shannessy, consulente dell'ATP, della Federazione Italiana Tennis, in passato nello staff di Novak Djokovic, è il maggiore esperto mondiale di Match Analisys, di cui tratta sul suo sito Brain Game tennis. Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul sito dell'ATP