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La 21enne britannica, vincitrice degli Us Open nel 2021, si è guadagnata un posto negli ottavi a Indian Wells, dove ad attenderla ci sarà il test più severo in assoluto: la numero 1 Iga Swiatek. “Sono felice e orgogliosa - ha spiegato la giocatrice di origini rumene - di aver vinto un match duro come quello contro la Haddad Maia"
14 marzo 2023
Qualche buon segnale, nella seconda parte del 2022, era già arrivato. Ma è da partite vinte in lotta, come quella contro Beatriz Haddad Maia (13 Wta), che si capisce il valore attuale di Emma Raducanu. La 21enne britannica, vincitrice degli Us Open nel 2021, si è guadagnata un posto negli ottavi di finale a Indian Wells, dove ad attenderla ci sarà il test più severo in assoluto: la numero 1 del mondo Iga Swiatek.
“Sono felice e orgogliosa - ha spiegato la giocatrice di origini rumene - di aver vinto un match come questo. È stata durissima, ma ce l'ho fatta. In certi momenti ho giocato a un livello davvero alto, in particolare nel primo e nel terzo set. Nella fase finale entrambe siamo cresciute, è stato un buon incontro. Anche per questo, fa ancora più piacere averlo vinto, anche se ero già felice di essere sul campo e poterlo vivere”.
“Ho mancato alcuni match-point prima di chiudere, e per me è stato un bel test di resistenza emotiva. A questo livello non puoi metterti lì e aspettare che la tua avversaria commetta un errore. Sarebbe un atteggiamento sbagliato. È importante riuscire a restare aggressivi anche quando le occasioni volano via. Certo, su un match-point, quando lei ha colpito la riga, mentre la palla era in volo ho pregato che uscisse. Ma nel complesso ho mantenuto calma e concentrazione facendo ciò che dovevo fare per vincere”.
I problemi che l'avevano bloccata, anche sotto il profilo fisico, sembrano quasi del tutto dimenticati. “Fisicamente - conferma Emma - mi sento bene. Ho dovuto fare i conti con gli infortuni, è vero, ma adesso le cose vanno molto meglio. Mi sento sempre meglio, e anche dopo sfide lunghe come questa non avverto problemi. Questo è un dettaglio particolarmente importante, una cosa che mi dà fiducia”.
Da quando è apparsa nel Tour maggiore, parliamo di Wimbledon 2021, la tennista britannica è diventata un punto di riferimento soprattutto per la stampa, che da lei si attende risposte (possibilmente da titolo) su ogni argomento. “Cosa cambierei nelle regole del tennis? Forse il tempo tra un punto e l'altro: dovrebbe essere più flessibile, a seconda dello scambio che si gioca e delle condizioni. Perché a volte, quando fa così caldo e produci uno sforzo importante, tornare a servire dopo appena 25 secondi è qualcosa di eccessivo anche per degli atleti ben preparati”.
Gli States, in particolare New York, sono stati il suo battesimo Slam. Ma il feeling tra Emma e l'America è forte e genuino. “Adoro stare negli Stati Uniti. Adoro guidare ed è un piacere poterlo fare qui, su strade così ampie e senza l'incubo del parcheggio. È tutto molto comodo, funzionale. Anche la gente è molto amichevole e mi ha accolto sempre con grande affetto. Il problema forse è guidare dal lato sbagliato – o giusto che dir si voglia – della strada. Ho avuto bisogno di tempo per abituarmi ma adesso non è più un problema”.
Al prossimo turno, dunque, per Emma Raducanu ci sarà la numero 1 del mondo Iga Swiatek, in uno dei match più attesi della settimana. Per la favorita, successo in due set, non senza rischi, contro Bianca Andreescu.
IGA SWIATEK
“Prima del torneo - ha spiegato la polacca - ho pensato che avrei avuto bisogno di passare qualche momento di ansia e stress, per confrontarmi con queste situazioni difficili e poter crescere. Nel match contro Bianca sono stata accontentata. Ne ho approfittato anche per avere qualche opinione dal mio coach, visto che a Doha e Dubai non era venuto. Niente di complicato, semplicemente una diversa visione del match da una diversa prospettiva: per me questo è molto importante”.
C'è un solo precedente fra le due, col successo della attuale numero 1. “La partita che abbiamo giocato a Stoccarda mi è stata utile per conoscerla, perché in precedenza non mi ci ero mai nemmeno allenata, non sapevo come usciva la palla dalla sua racchetta. Lì era terra indoor, qui è cemento outdoor, ma le condizioni di gioco sono più lente a Indian Wells. Da quell'incontro è passato tanto tempo e quello che dovrò fare è adattarmi alle condizioni del momento. Sarà una sfida che si giocherà molto sulla componente tattica”.