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L'azzurro è il protagonista del servizio di copertina del numero di luglio-agosto della rivista GQ
di Alessandro Mastroluca | 24 giugno 2021
Jannik Sinner è il protagonista del servizio di copertina del prossimo numero della rivista GQ.
Dalla Val Pusteria al sogno olimpico di Tokyo, l'altoatesino si è raccontato a Giovanni Audiffredi, che lo ha descritto come "un danzatore solista, un cigno che ogni tanto spapera ma va perdonato, un ragazzo con la rana proporzionato come quello scolpito da Charles Ray".
Sinner, ha aggiunto, "ha una naturale aurea carismatica che lo pone al centro dell’interesse mediatico, unita a un equilibrio e una a maturità esistenziale fuori dal comune".
Il miglior teenager nella classifica mondiale racconta gli inizi con lo sci, e la passione per il calcio che rivive in qualche allenamento per la coordinazione.
Descrive il primo impatto con l'accademia di Riccardo Piatti a Bordighera, e l'immediata sensazione di volerci rimanere.
Anche se voleva dire vivere in casa di Luka Cvjetkovic, allenatore croato con due figli e un cane.
"Non ho mai pensato di tornare indietro" spiega Jannik. "Noi gente di montagna siamo un po’ diversi. Per noi la cosa migliore è lavorare, andate dritto all’obiettivo senza perdere troppe energie".
Per questo, sintetizza, se non vuoi perdere c'è una strada migliore delle altre: non credere mai di aver già vinto.