Jill Teichmann, la rivelazione sogna in grande

La finale del WTA di Cincinnati è un premio all'intelligenza che batte la forza. Vale per la numero 1 del mondo Ashleigh Barty, e allo stesso tempo sulla rivale Jill Teichmann, numero 76 del mondo, che eliminato Naomi Osaka, l'oro olimpico di Tokyo Belinda Bencic e Karolina Pliskova. In queste tre partite, ha messo a segno complessivamente 71 vincenti contro i 34 delle tre avversarie.

Teichmann, 24 anni, è svizzera di nazionalità ma è nata in Spagna e cresciuta a Barcellona. Avviata al tennis nel club di cui erano soci i genitori, ha vinto i suoi unici due titoli WTA sulla terra battuta, nel 2019 a Praga e Palermo: due vittorie che la portano prima al debutto in Top 100, poi al suo best ranking di numero 54. Ma rifiuta l'immagine che le hanno cucito addosso di specialista del rosso. Difficile che qualcuno potrà continuare a vederla così dopo la settimana a Cincinnati. 

In realtà già dall'estate del 2020, dopo il lockdown, la sua carriera ha preso una direzione diversa dal passato. Ad agosto di un anno fa, ha raggiunto la finale a Lexington. Ha chiuso il 2020 da numero 57 del mondo, la sua posizione migliore nel ranking di fine stagione. Quest'anno ha messo in fila i quarti al Phillip Island Trophy di Melbourne, la semifinale di Adelaide e Dubai, la sua prima in un WTA 1000, battendo Petra Kvitova, Ons Jabeur e Coco Gauff.

Dopo quel grande risultato, iniziano però cinque mesi complicati. Una serie di infortuni la frenano, tanto che da Dubai a Cincinnati non riesce mai a vincere due partite di fila. "Ma avevo comunque l'impressione di giocare a un buon livello, sono felice che le cose siano andate a posto" ha detto.

Il suo tennis prometteva bene già nei suoi anni da junior. Ex numero 3 del mondo Under 18, la svizzera ha conquistato l'oro in doppio misto all'Olimpiade giovanile di Nanchino, in Cina, nel 2014. Un'edizione a posteriori memorabile per il tennis. Tra i medagliati figurano Andrey Rublev, Karen Khachanov, Daria Kasatkina, Jelena Ostpenko.

Quel che ancora le manca è un exploit negli Slam. Nei major, infatti, ha vinto una sola partita di main draw, allo US Open del 2018. Le ha portato bene, si può dire, un incontro casuale con Roger Federer che per due volte le augura buona fortuna. Teichmann, che non ha ancora superato le qualificazioni, è sorpresa e non risponde. Dopo quell'incontro, entrerà in tabellone e batterà al primo turno la slovena Dalila Jakupovic. A New York, quest'anno, Federer non lo potrà incontrare. Ma il suo bagaglio di esperienza e fiducia le può bastare per sognare in grande.