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Eventi internazionali

Monte-Carlo, Korda piega Alcaraz: il manifesto del tennis "Next Gen"

Sebastian Korda infligge ad Alcaraz la terza sconfitta stagionale. Forte di 34 punti su 44 discese a rete, si riscatta della sconfitta nella finale delle Intesa San Paolo Next Gen Finals dell'anno scorso

di | 13 aprile 2022

Ha l'eleganza del padre Petr, un gioco di volo da attaccante d'antan e un borsone rosso che ai nostalgici fa venire in mente Stefan Edberg. Sebastian Korda ha soprattutto un tennis pulito e completo, mantenuto lungo tre ore di partita sfiancante contro Carlos Alcaraz, con l'imprevisto aggiuntivo di un vento costante. Lo spagnolo, che pur non vincendo aveva dimostrato capacità di adattamento non da poco a Miami in una giornata più adatta al windsurf, ha finito per incassare la terza sconfitta della stagione. 

Korda ha riscattato la sconfitta nella finale delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, che si conferma a posteriori l'annuncio di due grandi carriere. Ha chiuso 7-6(2) 6-7(5) 6-3 con 34 punti su 44 discese a rete. Un indizio, se messe in fila, di un gioco contemporaneo, vario, offensivo.

Di fronte all'energia più muscolare di Alcaraz, al mix di potenza e di velocità nella copertura del campo, tanto più impressionante se in avanti e in diagonale per passare dalla difesa al contrattacco, Korda ha risposto con il meglio del suo repertorio. A proposito di risposta, ha provato a non perdere campo contro la prima, a prendere l'iniziativa subito nello scambio con un ricorso frequente al rovescio lungolinea.  

A rete, Korda ci è andato non perché costretto, ma per verticalizzazioni consapevoli, preludio a volée ben preparate e altrettanto ben eseguite anche con la palla bassa.

Korda da urlo, buon sangue non mente

Korda, che sul rosso ha già vinto il suo primo e finora unico titolo ATP a Parma, ha estratto il meglio del suo repertorio. Eppure Alcaraz nei primi due set ha avuto più occasioni per chiudere: di fatto, nonostante lo statunitense abbia disputato probabilmente uno dei suoi match migliori, lo spagnolo avrebbe potuto vincere in due set.

Nel primo set Alcaraz ha rimontato da 2-4 a 5-4 e due volte ha servito invano per chiudere il parziale. Il tiebreak del primo set ha un po' spostato gli equilibri emotivi della partita. Korda l'ha chiuso a suo favore, ma nel secondo si è trovato sotto 0-3. Alcaraz ha preso meglio le misure, ha rischiato di più ma nel momento di chiudere ha avuto un po' di fretta. E' successo in quasi tutti i quattro set point non sfruttati, tre sul 5-4  e uno nel tiebreak, prima di riuscire ad allungare al terzo.

Un po' come Novak Djokovic, Alcaraz ha allungato gli scambi nel tiebreak, aggiungendo in più puntuali variazioni con la palla corta. Nel terzo set, la sfida non è mai scesa di tono. Il duello è muscolare e cerebrale, un duello finalizzato a dilatare gli spazi, stringere gli angoli, esaltare il tocco per valorizzare l'anticipo. Un tennis che viene direttamente dal futuro. Un tennis che, sul rosso, Korda ha interpretato meglio di Alcaraz nello scambio da dietro. Nel confronto di geometrie, infatti, lo spagnolo ha puntato di più sulla forza e la profondità, lo statunitense sull'ampiezza e sugli angoli.

Non sorprende dunque, per lo sviluppo della partita, che Alcaraz abbia vinto più punti negli scambi brevi, durati meno di quattro colpi (74 a 66). Korda, però, ha fatto la differenza laddove è stata richiesta una costruzione più paziente. I 62 punti contro 47 negli scambi terminati in cinque colpi o più hanno fatto la differenza.

"E' stato molto bello vincere oggi" ha detto Korda, che ha completato il match con 43 vincenti a 24 e 54 errori contro 36. "Sono rimasto calmo, ho continuato a credere nella mia risposta. E' stata durissima, ogni volta che colpivo la palla si muoveva. E' stato un match folle".

La sua prima volta a Monte-Carlo proseguirà contro Taylor Fritz, tutt'altro che convincente all'esordio contro la wild-card di casa Lucas Catarina, giocatore da Futures fuori dai primi 400. Il campione di Indian Wells ha sconfitto 6-3 4-6 6-4 l'ex Top 5 Marin Cilic. Sarà una curiosa prima volta da avversari per Korda e Fritz, che a Monte-Carlo disputano in coppia il torneo di doppio.

MONTE-CARLO, IL QUADRO DEGLI OTTAVI

Si completa il quadro degli ottavi di finale. In una sfida fra mancini lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas ha centrato sul Court des Princes il quarto successo in altrettanti confronti con il britannico Cameron Norrie. Ramos-Vinolas, che a Montecarlo giocò nel 2017 la sua unica finale in un Masters 1000, ha chiuso 6-4 2-6 6-4 e completato così l'ottava vittoria in carriera su un Top 10. Negli ottavi affronterà il polacco Hybert Hurkacz, numero 14 del mondo, che ha sconfitto 6-3 4-6 6-4 lo spagnolo Pedro Martinez.

Avanza anche Casper Ruud che a 23 anni ha potuto far valere la maggiore esperienza contro il danese Holger Rune, protagonista l'anno scorso alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano, che nei due precedenti aveva facilmente battuto in due set. "Holger ha giocato bene, molto più aggressivo rispetto ai nostri due incontri in passato, non mi ha permesso di controllare la partita come avrei voluto" ha detto Ruud dopo il successo 7-6(5) 7-5 sul Court Rainier III. Rune, condizionato nel finale dai crampi, ha ottenuto comunque buone conferme anche sul rosso dopo aver raggiunto lo scorso lunedì il best ranking di numero 79. Ruud, che due settimane fa a Miami ha centrato la prima finale in un Masters 1000 in carriera, sfiderà ora il bulgaro Grigor Dimitrov, numero 29 del mondo.

Agli ottavi anche Zverev, che punta a vincere l'unico Masters 1000 sulla terra rossa ancora assente dalla sua bacheca. Se dovesse riuscirci arriverebbe a 125 punti da Medvedev e 235 da Djokovic in classifica. Per un posto nei quarti il tedesco sfiderà Pablo Carreno Busta. Negli ultimi accoppiamenti, David Goffin incontrerà Alejandro Davidovich Fokina e Stefanos Tsitsipas sfiderà Laslo Djere.


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