Chiudi
Giovedì alle 11, al Roland Garros, il sorteggio dei tabelloni del Torneo Olimpico di tennis. Rispetto agli eventi tradizionali sono presenti regole diverse: giocatori della stessa nazionalità devono essere necessariamente sorteggiati in quarti (o metà) differenti del tabellone
24 luglio 2024
I primi incontri saranno domenica, l’attesissima cerimonia inaugurale venerdì dalle 19.30, ma il Torneo Olimpico di tennis inizierà a prendere forma già da giovedì mattina, quando alle 11 nel Club des Loges dello Stade Roland Garros si terrà il sorteggio dei tabelloni di singolare e doppio, misto compreso dopo l’ufficializzazione di mercoledì delle 16 coppie in gara (per l’Italia ci sono Errani-Vavassori).
La curiosità è che il sorteggio dei tabelloni olimpici prevede regole differenti rispetto ai tornei tradizionali, che rendono la procedura un tantino più macchinosa del solito. Generalmente, infatti, dopo aver sorteggiato la posizione delle teste di serie (eccetto la 1 e la 2, che da regolamento vanno sempre in capo e in coda al tabellone), nel tennis si procede a estrarre liberamente tutti gli altri partecipanti, posizionandoli dall’alto verso il basso. A Parigi 2024, come già nelle precedenti edizioni dei Giochi, non sarà invece così, in quanto esistono norme ben precise che regolamentano la posizione degli atleti di una medesima nazione.
Per farla breve, prendendo come riferimento i tabelloni di singolare da 64 partecipanti e una nazione con 4 rappresentanti in gara (il massimo per ciascuna), ognuno di loro dovrà essere posizionato in un quarto di tabellone differente rispetto agli altri tre connazionali. Pertanto, in sostanza, l’Italia – come tutti gli altri paesi – ha già la certezza di non assistere a sfide fratricide almeno fino alle semifinali. Lo stesso vale per la Spagna, che con Carlos Alcaraz e Rafael Nadal ha due dei grandi favoriti per le medaglie.
Per assurdo, se al via per i colori azzurri ci fossero stati i soli Jannik Sinner e Lorenzo Musetti (accompagnati invece da Luciano Darderi e Matteo Arnaldi), la certezza di non vederli uno contro l’altro sarebbe stata addirittura estesa a una ipotetica finale, in quanto in caso di presenza di soli 2 giocatori della stessa nazione il regolamento prevede che questi vadano posizionati in metà differenti di tabellone. Qualora il numero di connazionali sia invece di 3, si procede esattamente come quando sono 4, ossia posizionandoli in quarti di tabellone differenti.
In sostanza, si può già affermare che ognuna delle quattro sezioni dei tabelloni dei singolari accoglierà giocatori di 16 nazionalità diverse: potenzialmente può accedere anche nel circuito, ma è molto raro (per non dire impossibile). Ai Giochi, invece, è la prassi.
Lo stesso regolamento vale per il sorteggio dei tabelloni di doppio, nei quali le coppie della stessa nazione in gara possono essere al massimo due. Ergo, una potenziale sfida fra connazionali è possibile solamente in finale. Curiosamente, per le due coppie maschili dell’Italia il discorso sarebbe stato identico anche con un sorteggio tradizionale, in quanto il duo Musetti/Sinner e quello Bolelli/Vavassori sono rispettivamente prima e seconda testa di serie del tabellone, dunque si sarebbero trovati comunque agli estremi opposti.
Per il resto, le regole di gioco del Torneo Olimpico sono le stesse alle quali siamo abituati nel circuito nei tornei al meglio dei tre set: c’è il tie-break in caso di 6 giochi pari al terzo, regolarmente ai 7 punti. E non c’è più, già dalla scorsa edizione di Tokyo, nemmeno la finale 3 su 5. Unica differenza è che gli sconfitti in semifinale, invece di andare a fare le valigie, potranno comunque lottare all’indomani per mettersi al collo almeno una medaglia di bronzo.
Non ci sono commenti