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“Non credo – spiega Marozsan – che cambierà qualcosa nella mia vita. Sarò sempre lo stesso ragazzo di prima, solo che magari adesso mi chiederanno qualche autografo e qualche foto in più. Fino a ieri potevo girare il Foro Italico serenamente senza essere fermato da nessuno..."
15 maggio 2023
“Il mio nome è Fabian Marozsan, salve a tutti”. Si conquista subito la simpatia della sala stampa, l'ungherese che ha appena giocato la partita della vita. 23 anni, nato a Budapest, Fabian ha eliminato dal torneo il favorito Carlos Alcaraz eppure non tradisce una emozione particolare. “Non credo – spiega – che cambierà qualcosa nella mia vita. Sarò sempre lo stesso ragazzo di prima, solo che magari adesso mi chiederanno qualche autografo e qualche foto in più. Fino a ieri potevo girare il Foro Italico serenamente senza essere fermato da nessuno...”.
“Ho cominciato a giocare a 5 anni - prosegue - e devo tutto a mio padre, che mi ha messo in mano una racchetta e mi ha insegnato i primi colpi. Il mio obiettivo qui a Roma era vincere un match nelle qualificazioni, adesso sono andato più avanti e sono felice di quello che ho ottenuto. È il mio primo torneo in tabellone nel Tour e meglio di così non poteva andare. Contro Alcaraz ho giocato un match perfetto, c'è poco altro da dire. Mi è uscito tutto quello che volevo, niente altro da aggiungere”.
Tra i vari colpi eccezionali giocati dall'ungherese, spicca uno splendido drop shot. “La palla corta è un colpo che uso spesso, è sempre stato nel mio repertorio. Sulla terra la uso maggiormente rispetto ai campi veloci, ma oggi non l'ho utilizzata più del solito. In certe occasioni mi è tremato un po' il braccio, ma forse anche il mio avversario non era tranquillo. Quando ero sotto per 1-4 nel tie-break ho cercato solo di mettere la palla in campo e vedere cosa accadeva”.
Non veniva da un periodo brillantissimo, Fabian. “Ho giocato il Challenger 175 di Cagliari, perdendo contro Shelton ma giocando un buon tennis. In precedenza invece avevo avuto qualche problema, non stavo giocando particolarmente bene. Ero confuso, non sapevo bene cosa fare in campo. Ho pensato che avrei dovuto cambiare qualcosa, anche nel mio team forse. Qui a Roma in realtà mi è andata bene, perché nelle qualificazioni avevo quasi perso contro Skatov, ero sotto 5-4 e il mio avversario ha servito per il match. Poi qualcosa è cambiato, ed eccomi qui”.
“Il mio idolo? È sempre stato Rafael Nadal. So bene che abbiamo degli stili di gioco molto diversi, ma per lui era e rimane il migliore in questo sport”.
CARLOS ALCARAZ
“Mi ha messo in condizioni scomode, mi ha costretto a giocare male”. Carlos Alcaraz sceglie queste parole per rendere merito al suo avversario, Fabian Marozsan, che lo ha appena eliminato dagli Internazionali BNL d'Italia 2023. “Ha giocato una splendida partita – aggiunge l'iberico – e soprattutto ha saputo mantenere il livello per tutta la durata del confronto, qualcosa che non è affatto scontato per un ragazzo che viene dai Challenger. Io non ero nella mia migliore giornata, d'accordo, ma a un certo punto davvero non sapevo cosa fare. Juan Carlos (Ferrero, ndr) mi diceva di provare a entrare maggiormente nello scambio, il punto è che semplicemente non ci riuscivo”.
“Non lo conoscevo molto, avevo solo seguito qualche suo risultato nei Challenger e sapevo che poteva giocare bene. Ma mi ha sorpreso vedere che livello possa tenere, davvero molto molto alto. Avanti così entrerà nei top 100 presto (nella classifica live è 114, ndr). In realtà ho lottato e il secondo set avrei potuto vincerlo, mi sono trovato a pochi punti dal terzo, e poi avanti per 4-1 nel tie-break. Ma non è bastato, piccoli dettagli hanno fatto la differenza a suo favore”.
“Parigi? Ora riposerò qualche giorno, il che è sempre utile. Poi tornerò a casa ad allenarmi per essere perfettamente pronto per il Roland Garros. Essere la testa di serie numero 1 sarà un'esperienza nuova ma molto stimolante. Dall'altro lato, cambierà poco, certamente non mi aiuterà a vincere le partite”.
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