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Nel “Western & Southern Open”, settimo Masters 1000 stagionale, tocca a Sinner, decima testa di serie, ai qualificati Musetti e Sonego ed al lucky loser Fognini. Guidano il seeding Medvedev e Nadal
di Tiziana Tricarico | 16 agosto 2022
I progressi, tanti, rispetto al ko contro Carreno-Busta (comunque in settimana di grazia) a Montreal si sono visti. E questo è già parecchio incoraggiante. Ma una prestazione complessivamente buona non è bastata a Matteo Berrettini, uscito subito di scena anche nel “Western & Southern Open”, settimo ATP Masters 1000 in calendario, dotato di un montepremi di 6.280, 880 che si sta disputando sui campi in cemento di Mason, un sobborgo di Cincinnati, in Ohio (combined con un WTA 1000).
Nella notte italiana il 26enne romano, n.15 del ranking e 12 del seeding - inserito nella parte alta del draw, quella di Medvedev, a segno nell’edizione del 2019 - ha ceduto 76(3) 46 76(5), dopo una battaglia di quasi tre ore, allo statunitense Frances Tiafoe, n.25 ATP. Una partita vivace e spettacolare, giocata bene da entrambi, ma con l’americano un filo più determinato e coraggioso ai limiti dell’incoscienza, spinto dal tifo (peraltro più che corretto) del pubblico di casa.
Foe lets it flow ?? @FTiafoe edges Matteo Berrettini in three entertaining sets, 7-6(3) 4-6 7-6(5). #CincyTennis pic.twitter.com/EIbp9b1EGN
— Tennis TV (@TennisTV) August 16, 2022
Matteo aveva vinto l’unico precedente con il 24enne di Hyattsville, Maryland, disputato al primo turno degli Internazionali d’Italia sulla terra di Roma nel 2018. L’azzurro ha dovuto annullare due palle-break in avvio ma poi entrambi hanno difeso con una certa autorità i rispettivi turni di servizio fino al decimo gioco quando Tiafoe, con un doppio fallo (il primo dal match), ha concesso la prima palla-break/set-point, cancellandola poi con una robusta prima di servizio ed agganciando Berrettini sul 5 pari. Ha finito per decidere il tie-break che lo statunitense ha iniziato con un doppio fallo ma che ha chiuso in crescendo, grazie anche a due ace, aggiudicandoselo per 7 punti a 3.
Tiafoe ha continuato ad essere molto centrato al servizio anche in avvio di secondo parziale fino al quinto game quando un paio di risposte del romano ed un doppio fallo finale dell’americano hanno consegnato il break a Berrettini (3-2). Matteo ha cancellato con una bella prima la chance per il contro-break confermando poi il vantaggio con il settimo ace dell’incontro (4-2).
Nel decimo gioco il tennista allenato da coach Vincenzo Santopadre si è dovuto affidare di nuovo alla prima di servizio per annullare una palla-break ma poi è riuscito a pareggiare il conto dei set (6-4).
Nella frazione decisiva entrambi hanno cercato di ottenere il più possibile dal servizio (cosa riuscita al meglio all’americano che ha perso in tutto cinque punti): nel sesto gioco Matteo è stato costretto ad annullare due palle-break e a recuperare da 15-50 (3-3). Sempre grazie a “santa prima di servizio” il romano ha cancellato una palla-break nell’ottavo game (4-4).
Nel dodicesimo gioco la palla-break era anche un match-point ma Tiafoe, al termine di uno scambio rocambolesco, ha messo in corridoio di un niente il passante di rovescio incrociato stretto. Ha deciso un altro tie-break che entrambi hanno giocato bene ma che Tiafoe ha giocato meglio, soprattutto il settimo punto quando si è attaccato a rete dopo una risposta incisiva ottenendo il mini-break (4-3): lo statunitense sul 6-3 si è procurato altre tre match-point, Berrettini ha annullato i primi due (6-5) ma sul terzo - il quarto complessivo - il suo diritto è finito in rete (7-5).
A Matteo non sono bastati 12 ace (contro 3 doppi falli) ed una miglior percentuale di prime in campo (62%) perché il suo avversario di ace ne ha tirati 16 (contro 2 doppi falli, entrambi in momenti delicatissimi) ed ha avuto percentuali migliori sia di punti vinti con la prima (83%) che con la seconda di servizio (66%). Tiafoe è stato più bravo in risposta ma Berrettini ha salvato tutte e otto le palle-break concesse (lo statunitense una su due). Entrambi hanno messo a segno 34 vincenti e la differenza l’hanno fatta gli errori gratuiti: 38 per l’azzurro, 25 per l’americano. Ad ogni modo per il romano una sconfitta... incoraggiante.
In tabellone ci sono altri quattro azzurri, tutti in campo nel tardo pomeriggio e nella prima serata italiana. Janik Sinner, n.12 del ranking e 10 del seeding, che oggi compie 21 anni, è stato sorteggiato al primo turno contro l’australiano Thanasi Kikkinakis, n.75 ATP, proveniente dalle qualificazioni, con la possibilità abbastanza concreta di ritrovare al secondo turno lo spagnolo Carreno Busta che lo ha eliminato a Montreal.
Lorenzo Musetti, n.33 ATP, promosso dalle qualificazioni, fa il suo esordio nel main draw contro il croato Borna Coric, n.152 ATP, in gara con il ranking protetto (nessun precedente).
Fabio Fognini, n.61 ATP, ripescato come lucky loser, affronta lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, n.40 ATP, battuto in dieci delle 12 sfide precedenti.
Infine Lorenzo Sonego, n.56 ATP, anche lui qualificato, trova dall’altra parte della rete la wild card di casa Ben Shelyon, n.229 del ranking (anche in questo caso non ci sono precedenti).