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Swiatek, Pegula, Sakkari: tre modi diversi di avanzare a Melbourne

Le favorite n.1, n.3 e n.6 del torneo fanno un altro passo avanti ma se per la polacca e l’americana è quasi ordinaria amministrane, la greca deve lottare con la qualificata russa Shneider

18 gennaio 2023

Quando piove a Melbourne solo i favoriti sono certi di poter giocare: Iga Swiatek, Jessica Pegula e Maria Sakkari, rispettivamente teste di serie n.1, n.3 e n.6 del torneo, hanno approfittato del tetto chiuso delle grandi arene dove erano in programma i loro match per staccare il pass per il terzo turno.

La pratica non è stata di ordinaria amministrazione per tutte e tre: se Swiatek e Pagula se la sono cavata in due set, per Sakkari il confronto con la qualificata russa Diana Shnaider si è rivelato un impegno serio: 2 ore e 33 minuti di partita per un 6-3 5-7 6-3 finale che lascia qualche dubbio sulla condizione della n.6 della classifica mondiale.

Autorevole invece la prestazione della leader assoluta. Per lei sulla Rod Laver era in programma un confronto tra ventunenni: ha prevalso su Camila Osorio, numero 84 del ranking, per 6-2, 6-3 in 1 ora e 24 minuti.

"È stato un incontro molto intenso e piuttosto fisico", ha però tenuto a sottolineare Swiatek a fine match. "Molto più duro di quanto dica il punteggio".

Iga Swiatek e Camila Osorio alla stretta di mano (Foto Getty Images

Swiatek e Osorio hanno avuto carriere giovanili di altissimo livello più o meno nello stesso periodo. L'anno dopo la vittoria di Swiatek a Wimbledon (2018), Osorio aveva conquistato gli US Open (2019) diventando numero 1 del mondo junior.

Una volta passata al professionismo Osorio ha vinto il suo primo titolo Wta due anni fa, in patria a Bogotà, e raggiungendo altre due finali. Nell'aprile dello scorso anno ha raggiunto la il suo best ranking: n. 33 del mondo.

L'abilità di Osorio di allungare gli scambi e di cambiare la direzione della palla all’ultimo momento, giocando molto bene lungolinea, ha permesso alla colombiana di tenere testa alla numero 1 del mondo in tanti game tiratissimi. Osorio ha addirittura strappato il servizio alla Swiatek per tre volte, persino quando la polacca ha servito per il match sul 6-2, 5-1. Ma Swiatek non ha tremato e chiuso poco dopo. A fare la differenza la potenza della n.1 che ha piazzato ben 13 vincenti con il diritto.

Jessica Pegula (Foto Getty Images)

Anche Jessica Pegula è riuscita a chiudere in due set: ha battuto Aliaksandra Sasnovich in un Grande Slam per la seconda volta in cinque mesi.

Dopo aver superato la bielorussa n.38 del mondo, per 6-4, 6-4 nel secondo turno degli US Open a settembre, Pegula si è ripetuta con il punteggio di 6-2, 7-6(5) nello stesso turno a Melbourne raggiungendo così i sedicesimi di finale per la nona volta negli ultimi 10 major.

Sotto il tetto della Rod Laver Arena, Pegula ha portato a termine l’impegno in 91 minuti, al termine di un tie-break piuttosto tirato, dopo aver fallito la possibilità di chiudere più in fretta servendo per il match sul 6-2, 5-4. 

"A New York era finita 6-4 6-4 - ha detto Pegula a Rennae Stubbs di ESPN dopo la partita - ma sentivo che quisarebbe potuta andare diversamente. Quindi ero pronta ad approfittare del suo primo eventuale passaggio a vuoto e sono contenta di essere riuscita a chiudere la partita in due set".

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