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Memorie d’Azarenka: bella come 10 anni fa

La bielorussa, 32 anni, ha lasciato solo 9 giochi per strada nei primi turni del torneo che vinse per la prima volta nel 2012 diventando n.1 del mondo. Ora affronterà in un ottavo di finale affascinante la campionessa del Roland Garros 2021 Barbora Krejcikova

di | 21 gennaio 2022

Vika Azarenka divenne n.1 del mondo nel gennaio del 2012  vincendo gli Australian Open in finale su Maria Sharapova

Vika Azarenka divenne n.1 del mondo nel gennaio del 2012 vincendo gli Australian Open in finale su Maria Sharapova (foto Getty Images)

Un viaggio indietro nel tempo: sembra questa l’attitudine straordinaria di Viktoria Azarenka nei primi turni degli Australian open 2022. La campionessa bielorussa, 32 anni, pare aver ritrovato l’energia e la brillantezza di quell’indimenticabile 2012 in cui, proprio a Melbourne, conquistò il suo primo Slam e divenne, il 30 gennaio, n.1 del mondo.

Quale sia il fattore determinante per questa brillantezza psicofisica, forse la possibilità per la prima volta di portare con sè in Australia il figlioletto Leo (che ha compiuto 5 anni lo scorso dicembre, Vika nei primi tre turni ha espresso un ruolino impressionante.

N.25 del mondo e testa di serie n.24 del torneo, Azarenka ha lasciato solo 4 giochi all’ungherese Panna Udvardy n.98 (6-3 6-1), 3 games alla svizzera Jil Teichman, n.34 (6-1 6-2) e oggi solo 2 a Elina Svitolina, n.17 e testa di serie n.15 del torneo (6-0 6-2). Solo 9 giochi lasciati per strada contro avversarie di qualità a sancire una condizione perfetta che a Melbourne evidentemente si esalta, considerato che nella prima parte della sua carriera la giocatrice di Minsk ha trovato proprio qui i guizzi vinceti che le hanno dato appunto il primo titolo nel 2012 (battendo in finale Maria Sharapova) e il raddoppio nella stagione successiva, questa volta superando nel match decisivo la cinese Li Na.

A Parigi e a Wimbledon non è mai andata oltre le semifinali; a New York è stata stoppata 3 volte in finale, a un passo dal trionfo. Quello Australiano è per lei evidentemente davvero un Happy Slam e proverà a confermarlo dopodomani affrontando una delle favoritissime, quella Barbora Krejcikova, che ha invece faticato parecchio per venire a capo di Jelena Ostapenko.

Un terzo turno davvero nobile, quello tra la ceca e la lettone, che metteva di fronte due campionesse del Roland Garros: 26 anni Krejcikova, vincitrice a Parigi lo scorso anno, 24 anni Jelena, campionessa nel 2017.

Ne è uscito un match tirato con Ostapenko che partica comandando e conquistando il primo set e Krejcikova che non si faceva impressionare dall’aggressività della rivale e con la pazienza e gli ordinati schemi offensivi da grande doppista qual è, si riportava sotto e andava a chiudere 2-6 6-4 6-4, onorando la sua testa di serie n.4.

La sfida negli ottavi di finale tra Vika e Barbora si presenta bella pepata ma, nella parte alta del tabellone anche i faccia a faccia tra Maria Sakkari, n.5, e Jessica Pegula, n.21, o tra Paula Badosa, n.8, e Madison Keys (non compresa tra le teste di serie) non mancheranno di intensità.

In particolare la spagnola e la “rinata” statunitense hanno dimostrato oggi grande determinazione, oltre che condizione, superando rispettivamente l’ucraina Kostyuk (6-2 5-7 6-4) e la cinese Wang (4-6 6-3 7-6) al termine di match tiratissimi.

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